Il Nagalase nel sangue e la terapia con GcMaf

Pochi giorni fa mi è arrivato dal laboratorio analisi di Civitavecchia il referto del Nagalase che misura l’attività di un enzima secreto in quantità superiori al valore di riferimento nel caso di tumori o infezioni virali attive (HIV, EBV, ecc.). Come sapete io sono stato colpito dal virus Epstein-Barr e purtroppo non ho mai avuto una remissione completa. Il mio rapporto CD4/CD8 è inferiore ai valori normali (1) e sono purtroppo afflitto dalla sindrome della stanchezza cronica (CFS).

Il mio referto del Nagalase.

Il valore riscontrato nel mio campione di sangue è 1,80 contro un range di 0,32-0,95. Purtroppo devo ancora completare degli esami molto costosi (sicuramente il DNA Adducts) prima di poter avere un riscontro ed una possibile terapia, dopo mille e mille che non hanno funzionato. Potrei facilmente sapere se una terapia funziona, non solo riscontrando in me stesso minore stanchezza ma soprattutto vedendosi ristabilire negli esami di tipizzazione Il linfocitaria il corretto rapporto CD4/CD8.

Il risultato fuori dalla norma del Nagalase potrebbe essere una buona notizia, infatti di solito è indice del fatto che una terapia con GcMaf possa funzionare, ed è questa al momento l’unica speranza che ho di stare meglio. Prevedo di iniziare la terapia di GcMaf verso la fine di quest’anno (purtroppo anch’essa abbastanza costosa).

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Ma cos’è il Nagalase ? Ho tentato di tradurre in italiano dal sito http://www.europeanlaboratory.nl/documents/Nagalase%20in%20bloed%20eng.pdf?PHPSESSID=77bf658f4449ace6a4b3e677207fe700.

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Il Nagalase è un test per monitorare l’efficacia della terapia per il cancro e alcune infezioni virali, incl. HIV , EBV (Epstein-Barr) ecc.

Nagalase NEL SIERO / PLASMA
Il test misura l’attività di alfa-N-acetilgalattosaminidasi (Nagalase) nel sangue.

Nagalase è un enzima extracellulare matrice degradante che è secreto in quantità maggiori del normale dalle cellule cancerose nel processo di invasione tumorale. E ‘anche un componente intrinseco della proteina di rivestimento di vari virioni, come HIV, virus di Epstein-Barr (EBV), herpes zoster e il virus dell’influenza. Così, è secreto dalle cellule infettate da virus.

Il Nagalase procede alla deglicosilazione della  proteina DBP che si lega alla vitamina D3 (per l’uomo meglio conosciuta come proteina Gc). La proteina Gc è il precursore per il fattore attivante i macrofagi (MAF). La proteina Gc è composta da un trisaccaride costituito da una doppia ramificazione di N-acetilgalattosamina e galattosio e terminazioni di acido sialico. Attraverso la deglicosilazione, il trisaccaride (completo) viene rimosso dalla proteina Gc. Questo  proteina Gc deglicosilata non può più essere convertita in MAF.

Normalmente il  MAF è prodotto dalla proteina GC mediante rimozione sequenziale della terminazione di acido sialico e galattosio da beta-galattosidasi e sialidasi, selettivamente, con N-acetilgalattosamina come lo zucchero rimanente. L’attivazione dei macrofagi per fagocitosi e la presentazione dell’antigene sono il primo passo nella cascata sviluppo immunitario. Se il precursore viene perso si apre la strada alla immunosoppressione.

L’aumento dell’attività Nagalase è stato rilevato nel sangue di pazienti con un’ampia varietà di tumori, come il cancro della prostata, della mammella, del colon, del polmone, esofago, stomaco, fegato, pancreas, rene, vescica, testicolo, utero e ovaio, mesotelioma, melanoma, fibrosarcoma, glioblastoma, neuroblastoma e vari tipi di leucemia. (1, 3,4).  Per vari tipi di tumori, sono stati riscontrati differenti livelli di attività Nagalase .(7) Risulta che la capacità secretoria del tessuto tumorale individuale varia tra tipi di tumore a seconda delle dimensioni del tumore, messa in scena, e il grado di malignità o invasività .(7) L’aumento attività Nagalase non è stato rilevato nel sangue di individui sani (1).

L’attività Nagalase è direttamente proporzionale alla massa tumorale attiva (1,2, 9). Vari studi correlano livelli nagalse con massa tumorale suggeriscono che la misurazione di questo enzima in grado di diagnosticare la presenza di lesioni cancerose al di sotto di livelli rilevabili da altri metodi (1). Nelle analisi diagnostiche effettuate In studi di ricerca, l’attività Nagalase diminuita fino quasi al livello di controllo dei pazienti senza tumore un giorno dopo la rimozione chirurgica dei tumori da pazienti oncologici, suggerendo che il valore di emivita di nagalse è inferiore a 24 ore. (1, 6). La breve emivita di Nagalase è preziosa per la prognosi della malattia durante varie terapie (1,5).

Il Nagalase è il componente intrinseco della proteina di rivestimento gp160 dei virioni HIV e dell’involucro della proteina emoagglutinina (HA) del virus dell’influenza. Attività Nagalase è la somma delle attività enzimatiche svolte sia da virioni HIV e delle proteine “tolte dall’involucro” (scusate la traduzione penosa,NdR) (.)4

ALTRE MALATTIE IMMUNITARIE
L’aumentata attività di Nagalase è stato rilevata nel sangue di pazienti con la malattia autoimmune lupus sistemico eritematoso (8).

INDICAZIONI DI PROVA
Il Nagalase nel sangue è un test sensibile per monitorare l’efficacia della terapia nel cancro e certe infezioni virali, compreso l’HIV. A causa della breve emivita del Nagalase, il metodo è adatto per il monitoraggio virale di vari tipi di terapia. La grande sensibilità del test può aiutare il medico / oncologo ad ottenere una migliore comprensione della terapia e per perfezionare il trattamento.

Nota: i valori possono essere influenzati da alcuni farmaci utilizzati nei cinque giorni che precedono prelievo di sangue. Il consumo di farmaci deve essere indicato sul questionario presentato con il modulo di richiesta.

EDIT: le persone che conosco con CFS non hanno avuto alcun beneficio dalla terapia con GcMAF.

 

BIBLIOGRAFIA

1. Korbelik M., VR Naraparaju and N Yamamoto. The value of serum alfa-N-acetylgalactosaminidase measurement for the assessment of tumour response to radio- and photodynamic therapy. British Joumal of Cancer (1998) 77(6), 1009-1014

2. Reddi AL et al. Serum alpha-N-acetylgalactosaminidase is associated with diagnosis/prognosis of patients with squamous cell carcinoma of the uterine cervix. Cancer Lett. 2000 Sep 29;158(1):61- 4.

3. Yamamoto N. and Urade M. Pathogenic significance of alpha-N-acetylgalactosaminidase activity found in the hemagglutinin of influenza virus..Microbes Infect 2005 Apr;7(4):674-81. Epub 2005, Mar 22.

4. Yamamoto N. Pathogenic significance of alpha-N-acetylgalactosaminidase activity found in the envelope glycoprotein gp160 of human immunodeficiency virus Type 1. AIDS Res Hum Retroviruses. 2006 Mar;22(3):262-71.

5. Yamamoto N. Immunotherpy for prostate cancer with GC Protein-derived macrophage-activating factor, GcMAF. Translational Oncology. Vol 1, no 2 june 2008, [pp 65-72.

6. Yamamoto N et al. Therapeutic efficacy of vitamin D3 binding protein derived macrophageactivating factor for prostate, breast and colon cancers. Cancer Res. Proc. 38; 31 (1997)

7. Yamamoto N. et al. Deglycosylation of serum vitamin D3-binding protein leads to immunosuppression in Cancer Patients. Cancer Research 56 : 2827-2831, june 15, 1996

8. Yamamoto N. et al. Deglycosylation of serum vitamin D3-binding protein by alpha-N- acetylgalactosaminidase detected in the plasma of patients with systemic lupus erythematosus. 1997, Clin. Immunol Immunopathol. Mar;82(3):290-8,1997

9. Yamamoto N. et al. Prognostic Utility of Serum a-N-Acetylgalactosaminidase and Immunosuppression Resulted from Deglycosylation of Serum Gc Protein in Oral Cancer Patients. Cancer Research 57, 295-299, 1997

10. Yamamoto, Nobuto (Philadelphia, PA). Preparation of potent macrophage activating factors derived from cloned vitamin D binding protein and its domain and their therapeutic usage for cancer, HIV-infection and osteopetrosis.

 

Stanchezza cronica, tanti tentativi e ancora niente.

Dopo il protocollo di Aviano (cortisone, Nicetile, antiossidanti e vitamina B12) che non ha dato frutti, la rimozione delle otturazioni in mercurio e la disintossicazione dai metalli pesanti, il ciclo completo con SSRI (inutili anche se l’umore era alle stelle), oltre un mese di strettissima cura anticandida senza cereali, zuccheri e cibi acidificanti (che non mi ha dato più energie nemmeno temporaneamente)  , nemmeno l’eliminazione delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS) mediante il doloroso doppio intervento di uvulopalatoplastica a freddo e tonsillectomia ha migliorato la mia condizione di stanchezza cronica.

Oggi, dopo circa 40 giorni dall’intervento, e solo dopo pochi giorni che finalmente non ho più un dolore tremendo mentre sbadiglio (il che, avendo la stanchezza cronica, avviene spessissimo) , all’ultima visita di controllo mi è stato detto che se la causa della mia stanchezza cronica (in particolare della forte sonnolenza post-prandiale e di un sonno non ristoratore) fosse stata causata dalle apnee ostruittive nel sonno, avrei dovuto vedere già dei grandi miglioramenti, e se così non è, purtroppo la causa della mia stanchezza cronica non è da ricondursi alle apnee notturne.

Dire che sono sconsolato ed amareggiato è dire niente. Bisogna viverci, con la stanchezza cronica, per capire quanto “povera” sia la qualità della nostra vita, nonostante la nostra grande voglia di vivere , di avere relazioni sociali, di godere delle tante cose meravigliose che il mondo che ci circonda ci dà.

Da agosto , rinunciando al 10% dello stipendio, ridurrò di altrettanto l’orario settimanale. Oggi, quando la dottoressa mi ha visitato e mi ha chiesto come va al lavoro , mi ha detto:” Quindi lei uscirà prima dal lavoro per andare a letto. Capisco che non sia una bella situazione”.

Bilancio a 10 mesi dalla rimozione delle otturazioni in amalgama e dall’inizio dell’integrazione Mineral Test contro la stanchezza cronica

Sono passati oramai 10 mesi dalla rimozione delle otturazioni in amalgama e dal’inizio dell’integrazione mirata per disintossicarmi da mercurio ed alluminio della Mineral Test, percorso che ho seguito per curare la stanchezza cronica di cui soffro (e anche da un sistema immunitario molto debole, evidenziato dal basso rapporto CD4/CD8).

Il basso rapporto CD4/CD8 del mio sistema immunitario

Purtroppo, come per alcune altre persone che hanno intrapreso percorsi ancora più “potenti”, come la terapia chelante , non ci sono stati miglioramenti evidenti. Questo non vuol dire che non continuerò per gli altri due anni che mi sono prefisso il percorso di disintossicazione. Finchè non vedrò selenio uscire dal mineralogramma, continuerò la cura, tra l’altro economica e senza alcun effetto collaterale.

Questo non vuol dire però che terapia chelante o chelazione “dolce” (integrazione mirata) non siano utili o lo siano stati per molte persone, alcune delle quali ho avuto il piacere di conoscere personalmente ! Probabilmente questa terapia mi servirà per diminuire in futuro il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative, e quindi sono molto contento di aver imparato cose nuove e di aver ricomposto un puzzle di cui avevo i pezzi da tempo ma che non riuscivo a collocare nel mio quadro generale di grande debolezza della salute e del sistema immunitario.

La mia speranza per una minor sonnolenza diurna e post-prandiale rimane ora, peraltro come ampiamente riconosciuto dalla medicina tradizionale, l’intervento di tonsillectomia e uvulopalatoplastica, visto il forte grado di ipertrofia tonsillare e la posizione palatale, confermati da due strutture ospedaliere differenti e da due esami di polisonnografia che hanno diagnosticato una OSAS (sindrome delle apnee ostruttive nel sonno) di livello di gravità medio-grave (ottobre 2012).

Aggiornamento del 2015: tutte queste cose si sono rivelate inutili nel mio caso e non hanno impedito un sensibile peggioramento della sintomatologia della mia CFS tra il 2010 ed il 2015, dalla fatica neurologica alla tremenda sonnolenza. L’unico vero rimedio , nei giorni in cui posso usarlo, è  il Provigil.

Piccolo resoconto dei rimedi contro la stanchezza cronica

Come i lettori del mio blog avranno potuto leggere, non mi sto dando per vinto nella ricerca di una soluzione al problema della mia stanchezza cronica che mi dà grandi problemi sia al lavoro nelle giornate più lunghe, sia nelle relazioni sociali, praticamente assenti se di sera (la notte rimane off-limits).

L’evento che ha fatto cambiare tutto è stata una forte infezione da mononucleosi nel 1998, e da lì ho avuto sempre una sonnolenza diurna e una stanchezza persistente, ma dal 2008 ho avuto un peggioramento sistemico e generale, a partire dall’intolleranza al glutine, una aumentata stanchezza , sensazione di freddo, e molte altre cose che qui non scrivo, che mi hanno fatto pensare ad una intossicazione da mercurio subacuta dovuta anche alle cinque otturazioni in amalgama contenenti mercurio che avevo in bocca. Insieme a questo, con la mononucleosi, la sindrome di Gilbert.

Da circa otto mesi sto seguendo un programma di disintossicazione da alluminio e mercurio, che il mineralogramma ha mostrato che ho in grandi quantità, ma ad ora non ho notato alcun miglioramento , tranne forse una minore tendenza ad ammalarmi.

Negli ultimi giorni poi la stanchezza cronica è diventata terribile , e così mi sono ricordato che da circa un mese ho sospeso il Candinorm , i fermenti lattici specifici contro la Candida Albicans, un lievito che si trova normalmente nel nostro corpo ma che nel caso di intossicazione da mercurio si trasforma nella forma fungina e dà problemi un po’ a tutto il corpo , dalla stanchezza all’intolleranza al glutine, addirittura a forme depressive (trovate tutto su internet).

Volevo dirvi che le seguenti prove che ho fatto, sulla base di testimonianze e  consigli medici, hanno avuto esito negativo: SSRI (Cipralex), Glutatione perlinguale, Cellfood antiossidante in gocce, Sam-e (adenosinmetionina) 400mg + Vitamine gruppo B.

Tra le cose invece che ho trovato che certamente mi danno una mano ci sono i fermenti lattici Candinorm , specifici contro la Candida Albicans, che contengono anche selenio e biotina. Già, selenio, il principale antagonista del mercurio, perchè è noto che questo lievito/fungo, dannosissimo in grandi quantità, si diffonde in caso di intossicazione dal mercurio. Sarò felice di avere le testimonianze di chi come me è affetto da CFS ed è anche intossicato da metalli pesanti.

Particolarmente interessante il racconto che mi ha passato il mio amico Davide Cremona che sta seguendo un master tra Tarragona e Barcellona su un caso di stanchezza cronica probabilmente correlato proprio a questo fungo, adottando una dieta molto molto rigida.

Metionina , un aiuto per il fegato con la sindrome di Gilbert

Questa volta devo ringraziare papà che qualche settimana fa mentre pranzavamo a tavola,  mi ha contraddetto dicendo che non è vero quello che si dice sulla sindrome di Gilbert, ovvero che non ha effetti negativi sulla digestione, sulla stanchezza e così via. Mi sono documentato e ho letto un sacco di cose interessanti, e soprattutto qualche strada che ancora non ho percorso e che potrebbe darmi buoni risultati.

Nel sito dedicato alla Sindrome di Gilbert , ma anche in altri siti, si legge che un aiuto nella sindrome di Gilbert può essere dato da una integrazione di Metionina , normalmente disponibile in forma di s-adenosilmetionina, insomma, il famoso Sam-e . Dico famoso perchè è da qualche tempo che , nonostante sia utilizzato come antidepressivo , agisce sul fegato e non sul cervello e non dà nessuno degli effetti collaterali degli antidepressivi SSRI; una correlazione fegato-cervello che raramente viene trovata. Inoltre, ho letto poco fa, è un agente chelante . Chelante ? Ma che strano…. sto facendo una cura disintossicante dal mercurio (di cui ho la prova dell’intossicazione), ho la sindrome di Gilbert ed una delle integrazioni per riequilibrare la sindrome di Gilbert è anche un ottimo chelante ? Nel sito qui sopra si dice “Con questo aminoacido il corpo umano amplifica le sue possibilità depurative facilitando lo smaltimento di sostanze tossiche per l’organismo come molti metalli ed in particolare il mercurio. Se l’azione della metionina è coadiuvata dall’integrazione del selenio, allora le proprietà depurative sembrano migliorare ancora.”

Un estratto del secondo mineralogramma del mio capello, ricevuto pochi giorni fa.

Già, il famoso selenio di cui, nonostante la integrazione, continuo avere carenza assoluta; evidentemente, come mi è stato confermato dal dr. Rossi della Mineral Test, viene utilizzato per eliminare mercurio dal corpo. Sono convinto che con tenacia e proseguendo su questa strada, migliorerò la mia salute e potrò tornare ad avere il sorriso anche dopo le quattro del pomeriggio. Qui sotto , il giorno prima del mio ritorno a Treviso, nella spiaggia di Es Cavallet, Ibiza.

A Ibiza, l'8 ottobre 2012.

Intossicazione da mercurio ed alluminio: il secondo mineralogramma

E’ arrivato ieri dalla Mineral Test il referto del secondo mineralogramma dei miei (pochi) capelli: mercurio in netta diminuzione , diminuzione dell’alluminio, “esplosione” del Nichel. Sono contento di questi primi risultati anche se devo dire che la mia stanchezza cronica non è per niente diminuita, soprattutto nell’ultimissimo periodo, ma credo che c’entri anche una brutta bronchite e una faringite recenti ; la polisonnografia che ho fatto pochi giorni fa ha mostrato un peggioramento del livello di ostruzione delle vie aeree del sonno, passato da lieve a medio-grave, perfettamente compatibile con l’infiammazione che avevo in gola nel momento dell’esame.

Ora dopo due settimane di aerosol con la magica triade (Fluibron, Clenil e Broncovaleas) , sto un po’ meglio. A giorni riceverò l’integrazione mirata, ovvero l’elenco della preparazione di antiossidanti per continuare la disintossicazione. Anche questa volta risulto avere un basso livello di selenio, probabilmente perchè viene utilizzato per espellere il mercurio. Ho provato, incoraggiato dal basso livello del mercurio riscontrato, a provare a prendere l’acido alfa lipoico insieme agli altri sali minerali dell’integrazione mirata (Rame 0,5 mg/die, Zinco 5 mg/die, Selenio 0,05 mg/die, Vitamina C (Acerola titolata 50%) 800 mg/die, per 3 mesi), voglio provarlo per alcuni giorni prima di scrivere qui le mie sensazioni. Purtroppo però , checchè ne dicano alcuni, esistono studi che spiegano che l’acido alfa lipoico da solo non possa drenare il mercurio dal cervello e dai reni, e con il DMSA ho avuto brutti effetti collaterali.  Uno stesso studio che spiega i grandi vantaggi dell’utilizzo dell’acido alfa lipoico, ammette infatti :”There was disconcerting evidence from this study, however, that ALA may also alter the tissue distribution of mercury and other heavy metals. Although levels of inorganic mercury andmethylmercury in the kidney dropped significantly, levels of inorganic mercury also increased significantly in the brain, lung, heart, and liver tissue. Methylmercury levels had also increased in the brain, intestine and muscle of the rats given ALA. The same phenomenon occurred in rats exposed to cadmium and given the same doses of ALA. Levels of cadmium in the liver dropped (where cadmium is most frequently stored) but increased in the kidney and muscle. The same was true in rats given copper and ALA; all tissues examined had increased levels of copper, except for the liver (where copper usually accumulates) where levels had dropped. In all cases the pattern was the same; the tissues that concentrated the metal (blood, spleen, and kidneys in the case of methylmercury) had reduced concentrations, while other tissues appeared to have a greater concentration.”. Conclude quindi che, proprio per evitare che il mercurio di sposti dagli organiche ne hanno di più a quelli che ne hanno di meno, “In the absence of data from human trials, however, it can only be suggested that ALA be used as an adjunct to chelation with the standard dithiols, DMPS and DMSA”. Ad ogni modo tempo al tempo.


In compenso ho realizzato un link che trovate qui a destra, “Andamento mineralogramma” con un grafico interattivo dell’andamento degli esami dei minerali tossici riscontrati nell’analisi tissutale. Purtroppo , e non me lo nascondo, l’origine dei miei mali insieme ad una intossicazione da mercurio (la mia prima allergia al thimerosal, ovvero i sali del mercurio , risale al 1993 ma ho tolto le otturazioni solo vent’anni dopo) sta nella mononucleosi che presi nel 1998. Sul sito americano dedicato alla sindrome di Gilbert (altra patologia che ho e  che è nata più o meno all’età di 24 anni) , si legge che chi ce l’ha ha quattro volte di più la possibilità di sviluppare la CFS , ovvero la sindrome da stanchezza cronica, che ho io. E ancora spiega che ci sono dei trigger , ovvero degli eventi, che possono scatenare questa mutazione genetica, uno dei quali , insieme agli antibiotici, è guarda caso l’Epsteinn-Barr Virus, “l’infezione che mi ha cambiato la vita” come ho scritto in un post di questo blog.

Ibiza in ottobre

E così anche quest’anno sono riuscito a vivere la magia dell’isola di Ibiza nell’ultimo fine settimana dell’anno in cui l’isola vive, quello dei “cierre” , delle chiusure delle discoteche.
A differenza della vicina Mallorca infatti, con la chisura delle discoteche quasi tutte le spiagge, i chiringuitos, gli hotel , chiudono, e un’isola che oltre a un clima davvero meraviglioso offre ad ogni appassionato di musica un’esperienza straordinaria, si spegne, anche se per pochi mesi. (qui sotto , lo spettacolare e per me sorprendente ogni volta paesaggio della spiaggia di Ses Salines, a Ibiza).

Nessun appostamento, semplicemente quello che ti dona la spiagga di Ses Salines in un pomeriggio di inizio ottobre, ad Ibiza.

Certo, Ibiza ha molto altro da offirire, ma per chi come me ama il sole ed il mare accompagnati dalla musica e da tanta gente da tutto il mondo, era l’ultima occasione. E dopo tre giorni di freddo e pioggia in marzo, ecco che ho potuto vivere dei giorni meravigliosi , con temperature intorno ai 30 gradi , un sole che riscaldava il cuore e la mente, ed una compagnia meravigliosa.

A Sa Trinxa, il chiringuito della stupenda spiaggia di Ses Salines

Nel sabato in cui l’Amnesia (dove il Matinee Group fa il sabato notte per tutta la stagione) è rimasta aperta da  mezzanotte alle tre del pomeriggio (ed il sottoscritto è invece rimasto poche ore , perdendosi 3/4 dei dj ma soddisfattissimo di quello che ha visto e sentito) , festeggiavamo anche il cinquantesimo compleanno di Any, la mia amica di Barcellona, insieme a Ruth, il suo fidanzato francese Tom, altre due amiche di Any e due ragazzi ed una ragazza di Valencia. (qui sotto, i preparativi per la sangria che abbiamo preparato ioe Tom).
Preparando la sangria de cava per la festa di compleanno di Any

Purtroppo la mia stanchezza cronica non mi ha fatto sconti, e così venerdì sera non sonoandato al Privilege (la discoteca più grande di Ibiza) nella festa multicolore del Supermartxe , nè la domenica alla chiusura dello Space (che aveva degli orari che qui in Italia mi potevo solo sognare, ovvero dalle 16 del pomeriggio…fino alle sei del mattino dopo).

Che rimpianto non essere stato nella mia discoteca preferita di Ibiza, lo Space !

Già , avere tutte quelle occasioni a due passi, volerle viverle e avere un fisico che non mi teneva in piedi mi ha rattristato moltissimo.Però il sabato sera non potevo mancare alla chiusura di Matinée Group all’Amnesia !

All'Amnesia, con Any e Yuko

 

Nella meravigliosa spiaggia di Es Cavallet, a Ibiza

Sono oramai tre anni che vado a Ibiza ma non ero mai stato alla spiaggia di Es Cavallet, e così le mie amiche mi ci hanno portato . Un mare meraviglioso, e cosa di meglio avrei potuto trovare che , sullo sfondo, una festa in barca con decine di persone a ritmo della house. L’avevo già scritto in un precedente post, e lo confermo: Ibiza è l’isola che ha tutto.
Qui sotto, la bravissima Vanessa Klein canta “Pray”, uno delle tracce che gli affezionati del Matinée Group conoscono a memoria, all’Amnesia di Ibiza:

Apnee notturne e stanchezza diurna

La polisonnografia che ho rifatto pochi giorni prima di partire per Ibiza (primi giorni di ottobre 2012) ha mostrato una sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS) di livello medio-grave. In pratica, durante il sonno REM , il cervello riceve poco ossigeno e mi sveglio perchè non respiro anche per due minuti.

estratto polisonnografia ottobre 2012

L’intervento al setto di febbraio di quest’anno, che avrebbe potuto essere risolutivo, non lo è stato , e d’altra parte con un grado di ipertrofia tonsillare 3 su 4 e una posizione palatale Mallampati-Friedman 3 su  4 , sarebbe stato difficile. Quello che non mi aspettavo è che la situazione fosse addirittura peggiorata.

Io con l'apparecchio per la polisonnografia montato

Ovviamente non mi accorgo di tutto questo se non per il fatto che la mattina mi sveglio già stanco, come se non avessi mai dormito. E’ per questo che intorno a febbraio mi verranno tolte le tonsille e rifatto il palato (in termine tecnico si chiama uvulopalatoplastica). Spero con questo di avere finalmente più energie di giorno e l’anno prossimo di poter vivere il primo evento dell’estate, che sarà a Madrid con il mio grande amico Danilo che vive lì, come le persone della mia età.

Latticini , salute e calcio

[..] I testi di medicina ci dicono che il modo migliore di ottenere calcio è bere latte. Il messaggio è diretto in particolare alle donne , a causa dei crescenti livelli di osteoporosi. Tuttavia, il latte non è il modo migliore di ricavare calcio. Nel corpo in realtà viene assorbito soltanto il trenta per cento del calcio di 220 g di latte. La pastorizzazione distrugge la fosfatasi e senza questo enzima il nostro organismo non è in grado di utilizzare il fosforo. Senza fosforo, non è possibile utilizzare il calcio.
Riflettiamoci: siamo l’unica specie che beve il latte di un’altra specie.  Come fanno le mucche a ricavare il calcio ? Non bevendo latte di un’altra specie, bensì mangiando erba (se vengono allevate in condizioni decenti).
Alimenti vegetali come semi di sesamo, mandorle, broccoli , carote e verdure a foglia verde scuro sono ricchi di calcio, alcuni più del latte di mucca.
La vera causa delle carenze di calcio e dell’osteoporosi è un’eccessivo consumo di alimenti ad acidità elevata, per esempio carne, caffeina, carboidrati e zuccheri raffinati, nonchè latte e latticini pastorizzati.
Il consumo di questi alimenti costringe il corpo a ricavare calcio e minerali dalle ossa per tamponare l’acidità del flusso sanguigno il quale, come menzionato in precedenza, deve mantenere un pH alcalino pari a 7,35 , altrimenti subentra il decesso.
Per conservare questo equilibro del pH , il sangue fa incetta di minerali alcalini nell’organismo. Il maggior deposito di minerali nel corpo è l’apparato muscoloscheletrico.

(dal libro di Ann Boroch, “Guarire dalla sclerosi multipla”, che ho terminato di leggere pochi giorni fa)