Roma

Dopo oltre due anni che non tornavo nella Capitale, l’occasione buona per ritrovarsi con Sebastian e Ivana , che mi hanno fatto conoscere Palermo e dintorni nella mia prima volta in Sicilia di novembre 2009, è stata una gita a Roma (questa volta con i carissimi treni di Trenitalia, 92 euro in offerta con lo sconto del 30% ,2 euro in più di quanto spenderò per andare a Ibiza in luglio imbarcando la valigia!).

Le temperature erano abbastanza miti, un bel sole ci ha accolto , e la mia seconda volta in un bed & breakfast (la prima fu nel meraviglioso Bed & Breafast roserosse di Cagliari, nella zona del Castello , nel maggio dell’anno scorso) ancora una volta mi ha stupito per la qualità del servizio e per la pulizia dei locali. Un plauso a Sebastian che ha prenotato il tutto al bed & breakfast “HolidayaSanPietro” , una stanza quadrupla in zona S. Pietro , servita sia dal famigerrimo (per i furti)  bus 64 anche se io ci sono arrivato in modo ancora più comodo (e cioè seduto) utilizzando un regionale della linea per civitavecchia , che in 18 minuti da Termini mi ha portato alla stazione di S. Pietro !

Purtroppo a differenza dei miei amici il crollo fisico che mi prende nel tardo pomeriggio non mi ha fatto sconti, e così nè sabato sera (dopo un ottimo aperitivo-cena proprio fuori dalla Metro Subaugusta) né domenica sera ce l’ho fatta ad uscire dopo cena.

Inutile parlare ancora una volta (ed è il confronto con la civilissima Barcellona è a dir poco drammatico) del grado di sporcizia della città , delle automobili presenti ovunque , parcheggiate sopra i marciapiedi, a cui negli ultimi anni si è aggiunta la moda del “cane per amico”, possibilmente da portare fuori per farlo cagare sui marciapiedi, sulle strade o sulle aiuole e nei prati dove gli esseri umani è bene non si sdraino più per vedere il cielo , unica zona per ora non invasa dalle automobili.

Dopo ore di passeggiata in giro per Roma (immancabili Colosseo, Terme di Caracalla, Bocca della Verità ecc. il tutto in mezzo a centinaia di turisti spagnoli tra l’altro) , io e Peppe siamo andati a fare l’aperitivo al Fluid (alla gente di Bergamo questo nome ricorda qualcosa….;) , lounge bar molto carino vicinissimo a Corso Vittorio Emanuele ed a pochi passi da Piazza Navona ! Questo posto merita davvero , io ho assaggiato il cocktail della casa (ottimo, il Fluid appunto) ed un Perfect Manhattan, anche un po’ troppo perfect 😉

Il lunedì il ritorno a casa su un Frecciargento , tra porte che non si aprivano, bagni non funzionanti ma tutto sommato puntuale. 3 ore e 20 minuti per coprire la distanza tra Roma e Padova sono davvero poche !

E Matteoli (AN) disse:” chiederemo una deroga all’UE”…

Il ministro Matteoli (Alleanza Nazionale) , responsabile dei trasporti, dichiara pubblicamente che chiederà una deroga al regolamento CE 1371/2007 adottato di recente dal Governo Italiano per consentire l’indennizzo per i viaggiatori che hanno subito disagi per le condizioni meteo.

Che pena sentire tante sciocchezze.  Nulla vieta alle imprese ferroviarie di risarcire fattispecie più estese di quelle minime stabilite dal regolamento. E infatti, parlando di ritardi che danno origine al rimborso, la direttiva stabilisce “I risarcimenti minimi in caso di ritardo sono fissati come segue: a) il 25 % del prezzo del biglietto in caso di ritardo compreso tra 60 e 119 minuti; b) il 50 % del prezzo del biglietto in caso di ritardo pari o superiore a 120 minuti. I passeggeri titolari di un titolo di viaggio o di un abbonamento che siano costretti a subire un susseguirsi di ritardi o soppressioni di servizio durante il periodo di validità dello stesso possono richiedere un indennizzo adeguato secondo le modalità di indennizzo delle imprese ferroviarie. Tali modalità enunciano i criteri per la determinazione dei ritardi e il calcolo dell’indennizzo“.

Trenitalia si è adeguata agli standard minimi previsti dalla Direttiva, un film visto già altre volte. Ma non si attribuiscano all’Unione Europea colpe che non ha. In Spagna la RENFE indennizza per i ritardi dei treni AVE (equivalenti dei nostri Eurostar con materiale ETR, mi si perdoni se mi rifiuto di chiamare Frecciabianca i treni Intercity con i sedili nuovi e con una nuova colorazione , e prezzi aumentati del 30% rispetto a quando si chiamavano Intercity!) il 50% del biglietto per ritardi contenuti tra i 16 ed i 30 minuti, e del 100% per ritardi superiori a 30 minuti. Giusto per parlare di Europa.

E intanto l’Unione Consumatori si prepara ad una class action, con un sito dove si possono segnalare i propri casi di ritardi. Sulla Milano-Venezia, dove gli intercity sono stati ricolorati , cambiati i sedili interni e i prezzi aumentato del 30% per classificarli come Eurostar City, con gli stessi tempi di percorrenza che avevano gli Intercity 15 anni fa, ritardi compresi tra i 20 e i 40 minuti sono ormai la normalità . E non danno diritto ad alcun rimborso.

Aggiornamenti de la isla blanca

Non sono ancora passate 48 ore da quando sono qui e ho gia’ troppe cose da raccontare. E ancor peggio non so da dove partire. Il volo con la Neos (gruppo Alpitour) e’ andato benissimo, 1 ora e 50 da Treviso. Non ho fatto a tempo ad arrivare all’Hotel, il Nautico Ebeso (piscina fronte mare e camera con piccola terrazza su prato verde che da’ sulla costa) , che avevo gia’ conosciuto una ragazza di Trebaseleghe completamente pazza ed il suo ragazzo. Come al solito ho pensato di farmi delle belle camminate per raggiungere da qui Playa den Bossa. Sono 8 km al giorno , no comment 😉

Bene, non c’erano dubbi sul fatto che il sabato saremmo andati alla serata Matinee all’Amnesia. Il punto e’ che gia’ il pomeriggio eravamo al Bora Bora a ballare, alle undici eravamo dentro all’Amnesia e la serata finiva alle 8 del mattino. Alle 4 siamo usciti mentre oltre 400 persone erano in coda per entrare. Il grande Didac ci ha fatto entrare gratis (entrata 50 euro) , e la gente come sempre ….esaltante !

Ieri doveva essere il giorno del descanso (riposo). Macche’. Ci siamo ritrovati al Bora Bora con Maria, la ragazza che gestisce l’hostal Costa e dove andai l’anno scorso, mentre Elena e Marcelo sono arrivati direttamente dal supermercato con vodka e non so quali altri pastrocchi. Elena si mette a conoscere il mondo e cosi’ ci imbattiamo in un gruppetto di ragazzi di Madrid….anche loro con la loro bella raccolta di jota-be (J&B) , possibilmente da non confondere nella pronuncia con je-hace-be che sarebbe un’altra cosa…

In pratica ieri pomeriggio quei due pazzi hanno semplicemente fatto un casino dentro al Bora Bora e mi sono ritrovato a fare le foto con :

– due tipe cinquantenni inglesi

– una coppia tedesca

– Marcelo e Elena che non sapevano nemmeno piu’ dov’erano

La parte del leone pero’ ieri l’ha fatta un ragazzo (ovviamente di Barcellona, citta’ ideale per le contaminazioni in tema di musica, urban style, ecc.) che si e’ messo a ballare la tektronik . Ho girato un piccolo video che pubblichero’ quando saro’ in Italia. Beh, quando gli ho chiesto se conosce “LA COVA” gli si sono illuminati gli occhi 😉

Ieri sera dicevo, doveva essere il giorno del descanso. Metti che pero’ al Bora Bora trovi un gruppetto di ragazzi e ragazze originari delle Canarie ma che vivono a Madrid, che ti invitano alla festa della espuma all’Amnesia (si, seconda notte all’Amnesia, e quel posto non mi entusiasma tantssimo). Metti che hanno la macchina e i pass per entrare gratis (ho speso alla fine 30 euro per due Rum-Naranja, all’Amnesia non tengono l’Havana …gia’ questo sarebbe un buon motivo per non tornarci). Metti anche che sono spagnoli e quindi si rimane per forza fino al cierre (la chiusura). Sono rientrato, con il costume e la maglietta fradici dalla schiuma,alle 6 del mattino (dormendo 4 ore prima di uscire ieri sera), mentre un tot di signorine di colore mi facevano psssstt e io non volevo altro che un letto!!!

Stasera dovremmo visitare il centro di Ibiza, che Marcelo non ha ancora visto.  Gli altri vorrebbero andare al Cocoon , una festa spaziale che si tiene il lunedi’ sempre all’Amnesia, ma mi sentirei irresponsabile a non dedicare una notte allo Space. No ?

Il clima e’ semplicemente ideale, ventilato, il sole ti accarezza mentre passeggi in un luogo sicuro. Gia’. Nell’isola dell’eccesso del divertimento no-limits, non ci sono siringhe in giro (l’eroina e’ una cosa sconosciuta) e la gente si ferma sulle strisce. In taxi per gli 11 km che ci separano dall’Amnesia, abbiamo speso 13,75 euro . Da dividere in tre.  Questa mattina, colazione con tostadas, marmelada y mantequilla.

Buon luned¡ a tutti.

Barcellona !!!!!

Un fine settimana pieno di sole a Barcellona , quello passato. Purtroppo stavo già covando un’infezione batterica in gola (ma va ?) e quindi sono crollato di stanchezza dopo aver ballato appena quattro ore nell’after più bello che abbia finora conosciuto, il Souvenir. Qui in foto con Stefano (che mi ha ospitato per le 24 ore di sonno che ho fatto da lui su 48 di permanenza nella gran capital catalana):

Al Souvenir finalmente dopo mesi in cui non riuscivamo a trovarci , anche Alicia e sua cugina Patricia , con le quali ci siamo divertiti un sacco !

Ho girato cinque video, uno più bello dell’altro, linko qui quello della traccia che ho eletto migliore della settimana, la voce di Clarence nell’ennesima grande opera di Taito Tikaro, “Today is my day”:

Problemi contrattuali per la nuova linea che attraversa i Pirenei (dalla Spagna)

I quotidiani catalani lavanguardia e elperiodico non sono andati per il sottile: è la prima volta che un’opera ferroviaria viene conclusa esattamente il giorno previsto contrattualmente. Oggi il consorzio TP Ferro consegnerà i 44,5 km di linea ferroviaria che attraversa i Pirenei per congiungere Francia e Spagna con un tracciato ad elevata velocità (200km/h). Contrariamente alla nostra linea Bologna-Firenze AV , che verrà inuaugurata a dicembre, questa linea per ovvi (ma non da noi) motivi di sicurezza ha una galleria a doppio tubo , di circa 8km .

Un treno AVE percorre il tratto tra Figueres e Perpinya, in Catalogna.

La nuova linea che collega Francia e Spagna, a Figueres.

Il punto è che il contratto prevede che lo Stato non tiri fuori un euro per quest’opera e il consorzio riceva 1300 euro per AVE (treno Alta Velocidad Espanola)  che transiti, e poco più di 500 euro per ogni treno merci. I treni però non circoleranno prima del 2010, quindi il Consorzio chiede l’indennizzo previsto contrattualmente, che è una cifra esorbitante. Questo perchè non è stato ancora completato (anche se i lavori sono a buon punto, tant’è che manca solo un anno) il tratto di cui si occupa la società Adif , in qualche modo controllata dallo Stato. Ecco la foto dello “scandalo”, tratta da un forum (grazie a Javi di Hospitalet de LLobregat) :

Contatti sono in corso tra il Ministero del Fomento (Trasporti) ed il Consorzio ma è sicuramente una situazione imbarazzante per il governo spagnolo. L’articolo ironicamente poi dice – sbagliando – che i treni AVE nemmeno potranno passare su questa linea, limitata a 200km/h, non sapendo forse che per ragioni di pendenza e/o raggio delle curve spesso le linee costruite in montagna hanno dei limiti inferiori di velocità. Ad ogni buon conto, la linea loro l’hanno finita , e con una galleria a norma.

Anche da noi,  qualcosa si muove. Finalmente, a cinque anni dal completamento del raddoppio della linea ferroviaria tra Pescara e Bari tranne per un pezzo di 500 metri in galleria a nord di Ortona, iniziano i lavori. Nel 2011 anche questo tratto sarà raddoppiato.  Oggi come oggi i treni hanno allungamenti di percorrenza abnormi , che ho verificato di persona mentre tornavo dalla Puglia di oltre 20 minuti, per compensare il “senso unico alternato” di questo piccolo tratto, decisamente trafficato soprattutto durante la stagione estiva.  Cosa farebbero gli spagnoli che inveiscono tutti i giorni contro il governo se vivessero in Italia ?

http://www.ferrovie.it/fol.tim/img/FN2544101.jpgL'imbocco della galleria di Ortona, ancora per poco a binario unico.

L’Assessore identificato dalla Polfer perchè fotografa i treni sporchi

Modello sovietico o fascista, chiamatelo come volete, ma è l’Italia di Trenitalia. Dal “Corriere” di oggi

MILANO – Ormai da alcuni giorni l’assessore ai Trasporti della Lombardia, Raffaele Cattaneo, prende i treni dei pendolari per vedere com’è il servizio. Questa mattina però il suo viaggio sul treno in partenza da Bergamo alle 7.32 per Milano – uno dei peggiori – è finito con la Polfer che lo ha identificato. Cattaneo era accompagnato da un giornalista e da un fotografo, che ha ripreso alcune immagini. Arrivati alla stazione di Lambrate, ha spiegato Cattaneo, il capotreno si è accorto del fotografo e ha chiamato la Polfer. «È sconcertante un trattamento da modello sovietico come nemico della patria – ha commentato Cattaneo -. Sono amareggiato e sorpreso che Trenitalia si preoccupi di chi fa le foto e non della qualità del servizio».

MEZZ’ORA DI RITARDO – Il treno in questione è arrivato a Milano Centrale – anche a causa del tempo perso per controllare l’identità dell’assessore e del fotografo da parte della Polfer a Lambrate – con 34 minuti di ritardo. Ma nel viaggio che Cattaneo ha fatto assieme al sottosegretario della Lombardia, Marcello Raimondi, ha anche visto due carrozze chiuse, aperte in un secondo momento, due carrozze senza riscaldamento e una sporcizia tale da aver trovato anche una bottiglia di spumante vuota. «Quando siamo arrivati – ha spiegato Cattaneo – ho chiamato immediatamente il direttore nazionale del servizio regionale di Trenitalia Laguzzi, con cui ho un appuntamento questa mattina. Sono il loro principale cliente, come Regione, e fra le funzioni che ho c’è anche quella del controllo del servizio, che ho esercitato nel modo più elementare prendendo il treno e pagando regolarmente il biglietto. Negli ultimi cinque giorni ho preso cinque treni diversi. Sono sorpreso che non controllino i biglietti ma chi fa le fotografie».

LE FOTO IN TRENO – A proposito delle fotografie, l’ufficio stampa Fs fa sapere che, per motivi di privacy, da anni le ferrovie non autorizzano generiche riprese fotografiche e video sui treni di Trenitalia, salvo autorizzazioni particolari. Cattaneo non aveva comunque richiesto alcun permesso.

Roma-Milano ogni mezz’ora, ma un solo Genova-Rimini

dal forum del sito “ferrovie.it”

Ieri sera il 3972 (Genova-Rimini) e’ stato soppresso ….

Ai sig. clienti che si trovavano a Brignole e’ stato proposto di raggiungere Genova PP, dove avrebbero trovato il reg. 2192 (la cui partenza e’ stata ritardata di circa 20 minuti) col quale avrebbero potuto raggiungere Voghera, da dove avrebbero potuto proseguire in direzione di Piacenza

A Voghera la folla di passeggeri si e’ riversata con qualche dubbio (NESSUN ANNUNCIO dagli altoparlanti!) sul 20393 delle 19:20 che e’ giunto a Piacenza abbastanza in orario verso le 20:30.

In quel di Piacenza il tabellone degli orari indicava in ritardo (dai 30 ai 50 minuti) diversi IC/ESCI provenienti da Milano. Un annuncio vocale ha informato che i viaggiatori provenienti da Genova avrebbero potuto utilizzare senza supplemento l’IC 549 delle ore 21:51 (che pero’ non fa certo tutte le fermate del 3972…!), ma neppure due minuti dopo viene annunciato che l’IC 549 aveva 25 minuti di ritardo

Quando e’ stato annunciato l’arrivo (con piu’ di 50 minuti di ritardo) dell’ ESCity 9785 per Ancona, una cinquantina (o forse piu’) di persone hanno deciso di salire, visto che oltre tutto era mezzo vuoto. Casualmente il CT non e’ passato a controllare i biglietti :roll:

Note a margine:
– alcuni passeggeri che pensavano di fare per esempio Genova-Brignole-Imola senza cambiare, hanno dovuto prendere ben 5 treni… Con la ben nota efficienza di TI se sono arrivati possono accendere un cero (o meglio 5) alla Madonna

– le informazioni: vaghe, approssimative, demandate al buon cuore dei CT di turno che NON ERANO INFORMATI.

– la frequentazione del 3972 e’ piu’ che buona… Decisamente maggiore di quella del 9785
Se ci sono tante persone che in un giorno feriale prendono il treno per andare da Genova verso l’Emilia nonostante il PESSIMO collegamento, chissa’ quanti ce ne sarebbero con un servizio appena meno indecente

– i commenti… diciamo che i piu’ gentili proponevano l’impiccagione

Matinée: gli artisti del suono

Un altro fine settimana di brividi nella capiale catalana e al Souvenir , dalle 6.30 del mattino al cierre (chiusura), alle 13.

Una traccia – tra le tante bellissime – che ho eletto a memoria di questa mattinata , Lover Why remixata dal bravissimo dj spagnolo Albert Neve:

Il Souvenir è , insieme, bello e maledetto: nella maglietta che ho ormai dal 2007 , c’è scritto dietro:”I’m addicted” , cioè ne sono dipendente. Non sono a quei livelli ma un sabato notte in disco per me non vuol dire niente, nemmeno a Barcellona , se poi non ho le forze per andare al Souvenir . All’entrata ho incontrato per la prima volta Javi, conosciuto su badoo. Entro con Danilo in pista e dopo un po’ un tizio mi saluta e mi abbraccia: è Stefano , che avevo conosciuto di ritorno da Ibiza con Alberto di Barcellona. Abbiamo passato insieme le 24 ore successive , siamo rimasti insieme tutto il tempo. Che bello !

Ore otto di domenica mattina: Stefano e Fabio al Souvenir

Come ho scrito ad Emiliano in un sms oggi pomeriggio, i dj del Matinée sono dei veri artisti: giocano con la musica come un pittore gioca con i colori . Ed ecco che , dopo una coda di 50 metri alle otto di sera della domenica per l’altro appuntamento del Matinée allo Space, eravamo in oltre duemila a ballare un remix minimale di “I miss you” degli everything but the girl, una traccia che nessuno mai si sarebbe sognato di remixare in quel modo. E quando sono iniziate le prime note di “Toca’s Last Night”, un tripudio: in tanti davvero in tanti a cantare la traccia più bella dell’estate, che in Italia non è ancora per niente diffusa….  e tanti di loro erano quelli che l’autorevole quotidiano italiano Il Giornale chiama “mostri” nell‘articolo dedicato alla chiusura della discoteca Alter Ego. I mostri per me sono le mamme e i papà di famiglia che, calati nel ruolo di dipendenti bancari o assicurativi (e ancor peggio, le Poste), ti consigliano un fondo pensione a garanzia del tuo futuro che poi potrebbe svanire nel nulla nel nome del “libero mercato”.

Ho iniziato a muovere i primi passi anche con il catalano a Barcellona; so appena dire come mi chiamo e salutare, ma mi sono messo a leggere qualche rivista in catalano e presto più attenzione ai segnali e cartelli. Già, Barcellona mi piace troppo.