La non qualità di Trenitalia sul treno da Padova a Riccione

Sabato scorso ho deciso dopo un paio d’anni di tornare a Riccione in treno con mia madre. Sapevo già che tra i tagli dei treni operati da Trenitalia da dicembre c’era il comodo (anche se con orari troppo allungati – 3 ore per 240km – , infatti spesso arrivava a Bologna con 20 minuti di anticipo per ripartire poi in orario alla volta di Rimini rimanendo fermo 25 minuti in stazione) Intercity Venezia-Bari, ora soppresso. Utilizzo la tariffa scontata di ben il 50% il sabato, la Cartafreccia Day, per utilizzare un Frecciargento da Padova a Bologna e un Intercity da Bologna a Riccione. A bordo del Frecciargento delle 7.57 per Roma, in prima classe (i posti in seconda classe erano esauriti) gli unici giornali disponibili erano sportivi oppure “Il Giornale”. Scelgo per forza “Il Giornale”, che lascio sulla poltrona dopo aver letto le prime tre righe di una pagina di politica: “Invece di buttare i soldi per i pannelli (quelli fotovoltaici) si potrebbero utilizzare per la ricostruzione”. “Certo” – penso tra me e me -“i soldi per le energie alternative sono soldi buttati, vista la grande autonomia energetica del nostro paese. La ricostruzione questi sigori amici di Berlusconi la vorrebbero rifare stile l’Aquila dove dopo tre anni ancora il centro storico è inagibile e gran parte degli abitanti non sono ancora rientrati nelle loro case”. Un buon inizio.
Ma il punto è un altro: l’aumento continuo e senza sosta, e sempre a due cifre percentuali dei biglietti di Trenitalia. Utilizzando il sabato la promozione con lo sconto del 50% e la domenica la tariffa Mini, ho speso 56 euro per un viaggio da Padova a Riccione, di poco più di 230 km ! E’ una follia.
Quello che denunciano giornalmente gli attivisti no-TAV, purtroppo è già realtà. Gli unici treni un po’ veloci rimasti, sono appannaggio davvero di persone benestanti, perchè i prezzi sono raddoppiati se non triplicati nel giro di pochissimi anni, e – ma va ? – il prezzo dei biglietti Freccia non rientra nel paniere dell’inflazione.
Come volevasi dimostrare , i regionali veloci che ho visto domenica al ritorno erano molto più corti in termini di numero di carrozze di quelli di pochi anni fa e strapieni.
All’andata sull’Intercity 613 Bologna-Lecce, nella carrozza numero 6 , l’aria condizionata era guasta. Ricordavo che era previsto un bonus in caso di guasto dell’aria condizionata . Sparito. Annullato, per una scelta autonoma di Trenitalia. La rabbia mi sale al pensare all’articolo di Moretti sul sito Fsnews.it “La mia ossessione è dare al cliente senza aumentare il prezzo“.

A Bologna, mentre aspettavamo il Frecciargento 9448 giunto a Bologna con 18 minuti di ritardo
Complimenti ! Nei display del Frecciargento si leggevano le grandi novità dell’estate 2012 Trenitalia, tra cui un “nuovo collegamento Frecciabianca” Venezia-Lecce, con le ex carrozze Intercity ristrutturate , ed un aumento del prezzo del biglietto del 50% , dai 22 euro di Padova-Rimini a 33 euro circa (informazione che aggiungo io). Questo nel totale silenzio del Governo e dei mass-media. Il viaggio in treno è più rispettoso dell’ambiente, è meno pericoloso in termini di incidenti stradali e se i treni avessero capienza sufficiente e se l’aria condizionata dove prevista funzionasse come le porte di accesso ai treni, sarebbe anche rilassante, invece siamo diventati in dieci anni un paese da terzo mondo (per i treni regionali) e un trasporto ferroviario per ricchi per i treni veloci rimasti.

La regione da terzo mondo ferroviario

dal “Mattino” di oggi

Ieri mattina, in occasione del penultimo giorno di Carnevale per far partire tre treni regionali per Venezia SantaLucia, sono dovuti interveniregli agenti della Polfer. Iconvogli presi d’assalto daipadovani, tra i quali tantissimi giovani già in maschera, sono risultati quelli che partono alle 9,29, alle 10,21 e 10,29. Tutti i treni era strapieni con viaggiatori stipati come sardine in scatola nei corridoi e nelle toilette nonostante fossero formati, ognuno, da numerose carrozze. Ci sono stati disagi anche suitreni regionali del ritorno, ingenere su quelli che sono partiti dalla laguna dalle 16in poi. Una valanga di persone,quasi tutte ancora mascherate sui treni arrivati instazione, al binario uno, alle19,26 per Rovigo ed alle 19,31 per Bologna. Ieri il consigliere regionale dell’IdV Antonino Pipitone ha provocatoriamente inviato Zaia a prendere il treno per rendersi conto dei disagi. Intanto oggi, martedì grasso,si prevedono treni ancora più affollati e, quindi, si consigliadi andare a Rialto e San Marco anche a bordo deibus Sita, via autostrada o dell’Actv,via Riviera del Brenta. Sono previsti treni straordinari soltanto al ritorno. Si riparte da Venezia alle 0,05 con treno diretto a Vicenza ed alle 0,55 con un altro convoglio per Montegrotto, Monselice e Rovigo. (f.pad.)

Qui sotto: mentre l’Ufficio per la Regolamentazione dei Servizi (che dipende dal Ministero dei Trasporti) ostacola l’ingresso di operatori ferroviari alternativi a Trenitalia imponendo ai treni che collegano la Germania con l’Italia il divieto di fermata nelle stazioni, i viaggiatori italiani si trovano con pochi treni regionali strapieni , e in molti casi rimangono a piedi ! Foto tratta dal sito ferrovieanordest.it

A piedi sui regionali sovraffollati di Trenitalia

 

 

Il disastro ferrovie

Anche oggi il mio amico Simone sta tornando a Padova da Genova. Mentre fino a dieci anni fa c’era un regionale ogni ora tra Milano e Venezia, ora ce ne sono tre in tutta la giornata, e qualche Milano-Verona . I regionali Verona-Venezia impiegano in media 1 ora e 25 minuti per percorrere gli 83 km che separano Verona da Padova, alla velocità commerciale di meno di 60km/h, il tutto perchè stanno fermi minuti e minuti in varie stazioni per far passare i “Frecciabianca”, gli ex Intercity ricolorati, con carrozze più rumorose dopo la trasformazione degli scompartimenti in salone unico e diventati, nell’operazione Intercity-Eurostar city, più cari di oltre il 30%. Già, perchè sia i regionali che i Frecciabianca non superano i 160km/h sugli stessi binari tra Milano e Padova.

Bene, partiamo con il regionale Genova – Milano, arrivato a Milano Lambrate con 10 minuti di ritardo ; Simone corre fino ad arrivare al treno per Verona pronto in partenza e con le porte bloccate. Impotente, aspetterà un’ora il treno regionale successivo.

 

Il regionale Brescia-Venezia in sosta a Padova (In ritardo)

Già, ma il “Frecciabianca” 9727 che si trova davanti al suo “nuovo” regionale ha un guasto  e così Simone a Verona giunge con 36 minuti di ritardo e perde anche l’altro regionale. Per chi da Verona proseguiva su un treno “Freccia”, il capotreno ha chiesto di comunicare chi e quando doveva arrivare a destinazione. Se hai un biglietto regionale , hai tempo da perdere, aspetti quello dopo . Di farti salire su un Frecciabianca che pure a Verona c’era, non se ne parla proprio. Hai pagato 13 euro scarsi invece di 28 ? Cavoli tuoi.

E infatti. Partenza da Genova ore 11.40 . Arrivo a Padova, 18.28. Forse.
Poi domandiamoci perchè i turisti dall’Italia scappano. Viene voglia di scappare anche a me. La Regione si è dimenticata nel contratto con Trenitalia (di cui ha tenuto all’oscuro, secondo quanto scrivono i quotidiani, persino alle associazioni di consumatori) , di inserire una semplice clausola:” se un treno regionale per ritardo implica la perdita di coincidenza con il treno che il viaggiatore avrebbe potuto prendere in condizioni normali, il viaggiatore può salire su un treno di categoria superiore per raggiungere la destinazione nel più breve tempo possibile”. Del rimborso anche del 50% dell’abbonamento mensile i viaggiatori che continuano ad arrivare in ritardo al lavoro , non sanno cosa farsene.

Tre giorni di sole mare spettacolari a Barcellona

Ci vuole molta fortuna per trovare tre giorni consecutivi di sole a Barcellona. Se ne sono accorti sicuramente i miei quando a marzo di quest’anno hanno trovato neve nella capitale catalana dopo 20 anni di assenza 😉

Spiaggiaaaaaaaaa

Lo scorso fine settimana si celebrava l’11 settembre la festa dell’indipendenza della Catalunya , quest’anno un po’ più in sordina per la politica di Zapatero di riconoscimento delle identità e delle autonomie locali. E’ stata l’occasione per conoscere una zona di Barcellona che non avevo mai visitato, e oggetto di una radicale (e da molti contestata) rivoluzione urbanistica, la zona Maresme i Fòrum.

La zona Maresme i Fòrum a Barcellona

L’hotel è stato una vera e propria sorpresa positiva ! Pulitissimo, dal settimo piano dell’Hotel Diagonal Zero c’era una vista invidiabile. Una habitacion grande quasi quanto il mio appartamento, schermo LCD Sony Brava, regolazione della gradazione e della luminosità e della temperatura con touch screen e sistema operativo Windows XP, ottimo isolamento acustico e davvero a pochi metri sia dal mare che dal centro commerciale Diagonal Mar, per non parlare della fermata della metro e della linea di tram che porta a Marina e Glòries, dove si trova la celebre Torre Agbar.

Mentre passeggiavamo nella enorme zona pedonale costruita sopra la “ronda litoral”, scorgiamo nei pressi dell’accesso al parcheggio sotterraneo, gestito dalla società di servizi muncipali che tra le altre cose gestisce anche i parcheggi, il cartello di inizio lavori per l’installazione di colonnine  per la ricarica di veicoli elettrici all’interno del parcheggio . Quando si dice un paese progredito !

In allestimento le colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici nei parcheggi comunali di Barcellona

Simone ai piedi di un monumento nella zona Fòrum di Barcellona

L’imponenza degli spazi e dei monumenti / edifici è ben evidente da questa foto che ritrae Simone, mio compagno di viaggio in questa meravigliosa vacanza. A pochi passi dalla zona hotel , il Diagonal Mar, centro commerciale con wi-fi gratuito per i clienti, ampia zona esclusivamente pedonale (le auto , sottoterra, come dappertutto a Barcellona) per accedere ai negozi e per godersi il sole ! La nostra colazione (7 euro per due persone) alla pasticceria Viena:

Colazione alla pasticceria Viena

La cena del sabato invece nel ristorante interno dell’hotel, all’aperto e sotto una bella pergola, in un quartiere silenziosissimo (il contrario del canile di via Galante dove vivo, a San Lazzaro) , per 22 euro a testa + IVA:

La domenica mattina , unico appuntamento di festa (e che vale più di tutti gli altri che abbiamo saltato),  il Souvenir, il club del Matinée della domenica mattina, nella zona industriale di Viladecans , poco fuori Barcellona. Sul muro a fianco della discoteca, un messaggio che rende bene i valori del popolo spagnolo della notte. Qui da noi c’è una cosa tipo….”PADRONI A CASA NOSTRA”.

Il pomeriggio della domenica un po’ di riposo ci ha permesso di uscire di nuovo la sera , al ristorante libanese del centro commerciale, meno di 14 euro a testa:

Al ristorante libanese del centro commerciale Diagonal mar

Sembra impossibile riuscire a trovare sempre qualcosa di nuovo nel miglioramento della qualità della vita a Barcellona, eppure anche questa volta sono rimasto stupito. Continuano le campagne informative sul velocissimo allargamento della rete metropolitana. Alle linee 11 e 10 inaugurate appena pochi mesi fa si aggiunge il raccordo a nord tra la linea 3 e 5 . Notare i valori che contraddistinguono l’azione amministrativa delle istituzioni pubbliche a Barcellona :” sostenibilità ambientale”.

La linea 5 e linea 3 della metro di Barcellona

E per finire….nella fermata della metro, una decina di fotografie, di quelle che viste da diverse angolazioni mostravano un ragazzo o una ragazza (o un uomo o una donna, o un bebé) , una esposizione per mostrare “tutti gli uomini e tutte le donne che vivono e lavorano nella nostra città, a Barcellona. Persone di tutti i colori e di tutte le razze, tutti con pari dignità.

Barcellona è di tutti !

Qui sotto invece, Bergamo.

Quei poggiatesta usa e getta sui treni, durati pochi mesi…

Era l’ottobre 2007. L’amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti, dichiarava un impegno forte (200 milioni di euro ) nell’ambito dell’obbiettivo “treni puliti” . L’articolo apparso su ferrovie.it (e su tutti i mezzi di comunicazione) dice : ” La novità assoluta è costituita dall’applicazione sui sedili di tutti gli ottomila treni dei pendolari di nuove foderine antisporco. Si tratta di coperture a strappo “usa e getta” concepite per poter essere immediatamente sostituite in caso di necessità. La loro installazione è già iniziata e si concluderà entro giugno. (2007). ” Io li ho visti per pochi mesi, e voi ?

Qui sotto, i risultati di questa attenzione verso l’igiene dei treni , su uno dei tre regionali rimasti ( solo 5 anni fa erano 12)  tra Milano e Venezia, oggi pomeriggio (foto del mio amico Simone che , dopo essere stato trasbordato su un altro treno per il guasto del suo regionale 2188 Genova-Milano nei pressi di Pavia, sta lentamente arrivando a Padova) . Delle foderine poggiatesta usa e getta, sono rimasti solo i velcri a cui dovevano essere attaccati, sui sedili.

Articolo su “L’Espresso” sulle Ferrovie

Quando Easyjet ti cancella il volo (e la vacanza)

Per fortuna non è capitato a me, ma al mio caro amico Danilo di Roma, che ora vive Madrid. Io e Simone eravamo ad Ibiza, pronti per organizzare una splendida serata al Supermartxé al Privilege con Maria e Francis , quando mi arriva un sms da Danilo:” ci hanno cancellato il volo ! voglio piangere !”. Con il volo, è stata cancellata la sua vacanza (e dei suoi amici di Madrid) dell’intero fine settimana. Era il terzo volo che Easyjet gli cancellava, e gli è stato proposto di partire lunedì mattina (anzichè il venerdì sera), cioè lo stesso giorno in cui sarebbe terminata la sua vacanza a Ibiza !

E così, Danilo ha perso la vacanza. Non ha avuto nessun risarcimento pecuniario perchè – a dire della compagnia – il volo era stato annullato per problemi tecnici dell’aereo e non per cause della compagnia. Mi sono letto il regolamento comunitario che si occupa degli indennizzi e della riprotezione (ovvero nuovo biglietto aereo gratuito in data diversa) dei viaggi, e in effetti questi rimborsi vengono esclusi se la compagnia aerea non poteva prevedere questi disagi.

In proposito, pochi giorni fa American Express  mi ha scritto proponendomi una polizza multiviaggi (in realtà la società assicuratrice è la Mondial Assistance, che è la stessa che assicura – con il pagamento di una somma aggiuntiva – i voli Easyjet). Leggendo le “Condizioni Generali di Polizza” , che si trovano ovviamente su un PDF differente da quello “principale” proposto con le cifre allettanti dei rimborsi, si legge che “in caso di riprotezione del viaggio, la polizza rimborsa il solo 50% delle spese di riprotezione del viaggio” (e solo nel caso il viaggiatore arrivi in ritardo all’aeroporto per documentato ritardo del mezzo pubblico, e non in caso di cancellazione del volo originario da parte della compagnia) , e che “in caso di perdita di bagaglio, sono inoltre esclusi dall’assicurazione i documenti, i titoli e collezioni di qualsiasi natura, gli oggetti d’arte, le armi in genere, le chiavi, le merci, le attrezzature professionali, i telefoni portatili, i personal computers, i campionari, le pellicole fotocinematografiche, i nastri magnetici ed i compact-discs, gli strumenti musicali, le attrezzature da campeggio, le attrezzature subacquee e sportive in genere ed i caschi” .

Cosa ne pensate ?

Genova e le Cinque Terre

E così, per la prima volta in 35 anni, ho visto un po’ di Liguria. Che bellissima sorpresa ! Tutto questo è stato possibile grazie al fatto che Simone che è di Genova ha potuto ospitarmi nello splendido capoluogo e mi ha fatto da guida.

Con la Cinque Terre Card abbiamo potuto prendere tutti i treni regionali (uno ogni ora a tutte le ore) che collegano questi cinque borghi arroccati tra collina e mare per il giorno di validità della tessera. Un mare pulitissimo, un cielo terso ma soprattutto un clima così diverso dall’afoso Veneto (almeno per la parte di pianura, si intende!).

Ora capisco perché, quando a Ibiza gli parlavo del clima ideale (asciutto, ventilato) dell’isola, Simone non si scomponeva più di tanto !

Cinque Terre meravigliose, certo, ma anche Genova ha dei pezzi di verde mozzafiato, dai Parchi di Nervi (con il roseto) alla passeggiata sempre a Nervi lungomare.

Altra presenza graditissima per me che sono appassionato di treni, il treno corre sempre vicino al mare, e Genova può contare più di sette stazioni servite dai treni regionali, anche se come nel resto d’Italia le biglietterie self service regionali erano tutte fuori servizio, idem per gli ascensori di accesso ai binari, mentre le carrozze dei regionali avevano tutte più di trent’anni. Siamo un paese con i treni regionali vintage, ovvero da buttare nella spazzatura !

Sicuramente, la parte più interessante della visita alle Cinque Terre è stato il percorso di quasi 4 kilometri che abbiamo fatto a piedi lungo la costa , da Riomaggiore a Manarola (la famosa “via dell’Amore”) e poi da Manarola a Corniglia , passando per il vecchio percorso della ferrovia , quando ancora era a binario unico, prima del raddoppio a monte.

Il resto delle foto, comprese alcune panoramiche che ho realizzato con l’ottima IXUS 800 di Canon, nel link “album di foto”.

Una settimana a Ibiza per gli openings

E così ho avuto il mio primo assaggio di vacanza nella isla blanca, Ibiza, dal 26 maggio al 1 giugno. L’occasione (in origine avrei voluto visitare il Salento, grazie al volo Ryanair su Lecce, ma non avevo trovato nessuno disponibile) è stata data dal volo (tasse escluse) a 6 euro di Ryanair.

Anche questa volta ho alloggiato all’Hostal Costa (zona Cases Baratas, non lontano dalla rotonda del Mc Donald’s) , a 8 euro di taxi e circa 35-40 minuti a piedi fino al Bora Bora (Playa den Bossa), anche se la bella spiaggia di Figueretas  è decisamente più vicina , per 23 euro a notte 😉 . Passando da un tempo decisamente pessimo di Padova (e anche mentre sto scrivendo questo post si sta scatenando un temporale) a temperature previste con max di 21 gradi, sono stato ancora più sorpreso dal trovare punte di quasi 30 gradi di massima.

Il vento dell’isola, il sole non eccessivamente forte e i colori del mattino, mi hanno davvero sorpreso. Ibiza è bella in maggio e di mattina passeggiare lungo la spiaggia è bellissimo!

Quel fine settimana però coincideva anche con i famosi “openings” come li chiamano addirittura gli spagnoli (che invece nel loro idioma chiamano los cierres le chiusure) . In particolare c’era l’apertura del Pacha (47 euro l’ingresso) con David Guetta. Già quel tipo di discoteca, abbastanza italian style (gente fighetta) non mi piace, poi quando ho visto code di centinaia di persone, sono stato contento di …. andare a riposare e essere in piedi di buon mattino il giorno successivo.

Tutti i pomeriggi ero nella zona del Bora Bora, e dalle sei a notte inoltrata ero lì a fare quattro salti e chiacchiere. Ho trovato una coppia brasiliana che però vive a Londra, Luciano e Giuliana , che però ha preferito andare a Pacha e Circoloco DC10 :

Per quanto riguarda lo Space, beh…..ogni volta che sono a Ibiza ( ma lo stesso avviene a Barcellona), succede qualcosa di insperato….. un ragazzo di Malaga, Lolo , se n’è venuto a Ibiza a lavorare e sta nell’appartamento della sorella di Maria, la mia amica che gestisce l’hostal. Il secondo giorno che sono arrivato si tenevano allo Space le selezioni per barisiti, sicurezza, ecc. ed è stato preso come barista. Facile immaginare come siamo riusciti ad avere il ticket green (35 euro anzichè 60) per l’ingresso di domenica , dalle 16.30 alle 6 del mattino (il sottoscritto però è tornato a casa ben prima).

Bene, per quanto riguarda le foto sappiate che non sono state ritoccate ed il colore del cielo ed el mare è proprio quello che vedete. Ovvio che ho già riprogrammato vacanza in Ibiza , dal 10 al 22 luglio, e lì finalmente tornerò a casa mia, alle feste del Matinée (un solo sabaato, e basta e avanza :D)

Sarò invece costretto a buttare le Nike LTD2 taglia 44,5 che purtroppo, come le Air Max 90, hanno la pianta troppo stretta per i miei piedi di c***a (ho il piede piatto) e mi hanno procurato ben 4 vesciche sul piede destro (diventate cinque l’ultima notte).

Quando sono a Ibiza sento meno la necessità di mangiare (qui a Padova, per lo stress, mangio troppo e anche troppe schifezze, a partire dall’irrinunciabile cappuccino con brioche delle 9.30) e per la mia intolleranza a pasta e pane , los platos combinados spagnoli sono semplicemente il top. Questo il pranzo da 9 euro mentre tornavo dalla spiaggia poco dopo mezzogiorno , a Figueretas:

Per il resto , come vi dicevo, scene di una Ibiza militarizzata nella zona di Playa den Bossa. In questa foto sullo sfondo dell’entrata del Bora Bora, le auto della Guardia Civil che fermavano auto e persone con perquisizioni e controlli. Ho assistito personalmente ad una di queste ed è davvero inquietante, non fosse per il fatto che poi di fronte a controlli così imponenti ed efficaci (davanti allo Space perquisizioni fin dentro le mutande, e appena entrati tonnellate di droga – ma da dove è entrata ?) c’è sempre di tutto in giro. Ha iniziato la Spagna a fare come l’Italia ? Ovvero andare a perquisire chi va a ballare senza controllare porti e aeroporti ? Ibiza è o non è un’isola ? Da dove arriva la droga, dagli zaini dei turisti ?

E per come è concepito in Spagna l’uso di droga, può dare una qualche idea il cartello di presentazione dell’Ushuaia , un lounge beach dove si balla, con dj di altissimo livello ( non ci sono andato, ma ci sarà tempo in luglio).

Ed eccoci finalmente allo Space, con Maria. Qui termina il mio racconto. Solo sappiate che abbiamo passato tutta la notte con due ragazze di Madrid, una delle quali ora vive ad Ibiza. E’ stata una notte bellissima, anche grazie a loro.

E per chi dice che il mare di Ibzia è brutto…..

P.S. Le molte altre foto si trovano come sempre al link “nuovo album di foto”

Quella ragazza in sedia a rotelle lasciata a piedi dalla Sita all’aeroporto di Venezia

Ancora una volta il ritorno da Barcellona fa emergere la grande arretratezza del nostro Paese. E spesso non servono nemmeno più di 10 minuti per accorgermene. Insieme a me e ad alcuni viaggiatori che stavano salendo sul Bus Sita S.p.A. per Padova dall’aeroporto di Tessera, lunedì alle 17.35, una mamma con una giovane ragazza in sedia a rotelle. La signora chiede aiuto all’autista per far salire la carrozzina attraverso gli scalini (nessuno dei bus di quella linea ha la pedana e l’accesso ribassato, ammesso che la Sita S.p.A. ne abbia uno!) , e l’autista allarga le braccia. Voglio intervenire per offrire il mio aiuto alla signora, ma la voce non mi esce. Se solo fosse stato con me uno dei miei amici spagnoli, non sarebbe successo. La signora torna dentro all’aeroporto per chiedere aiuto al personale che lì dentro si occupa del trasporto disabili, ma nel frattempo la corriera parte e la ragazza rimane giù, mentre la guardo negli occhi impotente.
Mi riprometto che la prossima volta farò quello che non ho fatto oggi . Il confronto con Barcellona, è disarmante: tutti i bus di tutta la città , compresi quelli che portano ai due terminai dell’aeroporto sono adibiti al trasporto di disabili, hanno meno di dieci anni ed il biglietto viene emesso a bordo senza alcun sovrapprezzo; una macchinetta emette uno scontrino ed il conducente inserisce l’importo presentato dal cliente e automaticamente scende il resto in un vassoio .
Ma noi italiani, siamo i migliori del mondo…..