MELISA test: molti, molti dubbi…..

Aggiornamento di febbraio 2013: ho cambiato il titolo di questo post che originariamente si chiamava “E tutto è peggiorato nel 2008 con l’impianto in titanio” perchè l’esperienza che ho vissuto non mi ha assolutamente convinto che il peggioramento sistemico (stanchezza, problemi gastrointestinali, aumento delle infezioni, ecc.) che ho avuto a partire dal 2008 fosse dovuto all’impianto in titanio che ho, quanto molto più probabilmente al consumarsi per bruxismo notturno delle otturazioni in amalgama contenenti mercurio che inevitabilmente si è sprigionato e accumulato nel mio organismo. Effettuare il MELISA test in Italia è stata praticamente un’odissea, e alla fine non è risultato che il mercurio nel mio sistema immunitario causi reazioni autoimmuni (e per fortuna!) , cosa anche confermata dalla RSM all’encefalo risultata negativa.

Schermata 02-2456343 alle 22.01.22

Per quanto riguarda il titanio, cosa che avrei voluto testare, ci sono stati vari malintesi con la struttura dove ho effettuato il test (la OXI.GEN lab di Brescia) e infine questo centro ha smesso di effettuare questo tipo di test in Italia. Una cara amica di Pisa ha ottenuto referti per sali differenti da quelli di cui aveva richiesto le analisi, e che sono stati corretti ” a mano”, anche girando per mezza Europa. Lascio a voi un commento.

5 pensieri riguardo “MELISA test: molti, molti dubbi…..”

  1. Dai, in 10 mesi sarai come nuovo!
    Giusto giusto per arrivare all’appuntamento del 21 dicembre … 😛

  2. caro admin vorrei sapere se possibile la tua esperienza con il melisa e l’oxigen lab perchè anche io l’ho avuta e ora non so piu che pesci prendere  

  3. Salve, avrei necessità di far svolgere un LTT Test – Melisa a mia madre e cercando ho visto che solo l’Oxigen Lab effettua questo tipo di test…leggendo il tuo post però vorrei capire un po’ meglio perchè non consigli di effettuarlo presso quella struttura?! Grazie…ti lascio la mia mail elmartig@yahoo.it Saluti
    Paolo Enrico Martignon

  4. Salve,

    vi scrivo per chiedere un vostro parere.

    Nel 2009 un dentista mi ha estratto un dente (il 36), con l’intenzione di collocare un impianto.

    Poco dopo la messa in posizione della vite, passato l’effetto dell’anestesia, mi sono accorta che non tornava la sensibilità.

    Solo grazie a mie ricerche (il dentista minimizzava) e dopo parecchi mesi, ho scoperto che mi era stata procurata una parestesia.

    Il fenomeno, tuttora in corso, interessa tutta la zona intorno alla vite incriminata, ovvero il lato posteriore sinistro: la parte gengivale, il mento, i denti.

    Non solo col tempo non è diminuito, ma poco a poco ho iniziato a notare a momenti anche una sensibilizzazione (non un vero dolore, ma un po’ come quando si soffre di sinusite) sulla guancia, intorno all’occhio, in testa, sempre nella fascia sinistra.

    Ho fatto tutti gli esami possibili: TAC, Dental Scan, Cone Beam, elettromiografia, potenziali evocati…

    Dagli esami risulta che il nervo mentoniero non è stato lesionato, e la vite risulta a distanza di sicurezza.

    Ho consultato più di un professionista riguardo all’opportunità di rimuovere la vite, visto che non vi ho mai voluto far mettere sopra il dente.

    Tutti mi hanno detto che ormai la vite è osteo-integrata e la parestesia non scomparirebbe.

    Mi ero quasi messa l’anima in pace…

    Ma circa due anni fa mi è stata diagnosticata una problematica neurologica, ovvero una disfonia spasmodica.

    La mia voce trema, si interrompe bruscamente, in sostanza non è più fluida né controllabile, a causa di spasmi che la mia laringe compie in maniera spontanea.

    Sono guida turistica e cantante…capirete quanto questo sia per me sconvolgente…

    Pensandoci bene, le prime stranezze alla voce sono cominciate proprio a pochi mesi di distanza dalla comparsa della parestesia, e inevitabilmente ho fatto un collegamento, che però viene sistematicamente smentito (tranne un paio di eccezioni) da tutti i medici, dentisti e neurologi, che in questi anni ho consultato.

    Avevo due amalgame e le ho fatte rimuovere in ambiente protetto, ma per ora nessun risultato.

    Ho fatto il Mineraltest e il Dott Gerardo Rossi mi ha comunicato che dalle mie analisi non risulterebbe una intossicazione da titanio.

    Secondo lui, poichè la vite è ormai osteointegrata, interna quindi, non può dare reazione.

    Però in effetti c’è un altro elemento.

    Vista la parestesia, non mi sono mai decisa finora a mettere un dente sopra alla vite.

    Quindi in effetti un elemento esterno c’era eccome! Ovvero una grossa vite che stava a tappare il buco, cioè la vite interna, ed essendo in bocca era perennamente a contatto con la saliva, etc…!

    Che ne pensate?

    Potrebbe aver causato galvanismo?

    Una settimana fa ho sostituito questa grossa vite con una più piccola, ormai coperta dalla gengiva.

    Per ora nessun risultato…

    Sapreste darmi qualche suggerimento?

    Cosa ne pensate?

    Potrebbe aver senso ancora far rimuovere la vite interna?

    In bocca ho anche 2 capsule: una sul 24 e l’altra sul 15.

    Grazie infinite

    Chiara Furiani

    Terni

  5. ma perchè non fai togliere l’impianto? Togliamo sempre gli impainti in Titanio; è difficile, ma con gli strumenti adeguati è la prassi ormai

Lascia un commento