Scuola, conoscenza , bravura o….. rifiuto della violenza ?

Ne parlavo giusto questa sera, dopo aver sentito in TV proprio ieri un ragionamento che facevo anche io, e che vale anche per le organizzazioni e l’ambiente di lavoro. L’aver suddiviso il lavoro in sotto micro-attività fa sì che tutti possano essere efficienti nel fare una micro-cosa e che nonostante questo il risultato finale possa essere un disastro totale. Accadde anche – se ricordo bene ne hanno parlato a Geo ieri – durante il periodo della strage di ebrei. Le coscienze erano sollevate dal fatto che ciascuno faceva solo una piccola parte di quel programma di morte , sofferenza, e distruzione : chi caricava le bombole del gas mortale, chi faceva i saponi con le “materie prime” (donne bravissime ed efficienti) che erano le ossa dei morti, e così via. Io penso questa cosa , poi sottolineata anche dalla immagine che ho ricevuto poco fa via whatsapp , ovvero che non sia una laurea o anni di studi completati con ottimi voti a renderti una bella persona, quanto lo sia UNA SOLA COSA : il rifiuto , sempre e comunque, di qualsiasi forma di violenza, sia essa psicologica, fisica o di prevaricazione (anche “giustificata” dalla gerarchia, ad esempio sul lavoro). Quando la violenza viene tollerata o trattata con indifferenza, è questo il seme per la catastrofe. Anche con una laurea con 110 e lode ed un lavoro di “responsabilità”.

(Il video è da 1 ora e 45 minuti qui . http://www.raiplay.it/video/2017/01/Sveva-Sagramola-ed-Emanuele-Biggi-in-Aspettando-Geo-09b21d00-ac67-4503-9904-98bde96dacf6.html)

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