Sulla tassazione diretta e indiretta ….

Più di cinquant’anni fa Ernesto Rossi, nel suo “I padroni del vapore”, scriveva:

Teoria ancora oggi continuamente ripetuta sui giornali della destra economica: per non accrescere i costi di produzione – si dice – non conviene colpire con le imposte dirette i profitti industriali : questi profitti, se esentati dalle imposte, vengono reinvestiti in attività produttive, sviluppando l’economia nazionale, con vantaggio dell’intera collettività […] . I disinteressati sostenitori di questa teoria non tengono conto del fatto che il prezzo dei servizi pubblici costituisce un elemento del costo di produzione di qualsiasi attività industriale ; elemento che, se non viene coperto con le imposte sul reddito di chi lo ricava svolgendo tali attività, deve necessariamente essere caricato sulle spalle di altri contribuenti; né tengono conto del fatto che una gran parte dei redditi industriali, lasciati liberi dei carichi tributari, invece di venire investita nel finanziamento delle imprese, è sperperata dai Grandi Baroni, dalle loro famiglie, dai loro amanti, dai loro parassiti, dai loro eredi, in ville, gioielli, pellicce, feste, crociere, servitù, gioco e speculazioni sballate. E neppure si chiedono se […] l’incentivo alla produzione non risulterebbe maggiore alleggerendo le imposte sui generi di largo consumo e migliorando i servizi pubblici, per consentire ai cittadini più poveri una maggiore possibilità di nutrirsi, di ripararsi dal freddo, di curarsi la salute, di istruire e preparare i figlioli alle diverse attività professionali.

(Dal libro “Il partito dei padroni – Come Confindustria e la casta economica comandano in Italia).

E ora, guardate come un imprenditore italiano, lodato da Confindustria, tratta i lavoratori serbi della nuova OMSA , azienda che aveva ottimi utili in Italia ma che è stata delocalizzata in Serbia perchè il governo serbo non fa pagare tasse alle nuove imprese. E sui diritti dei lavoratori…. ha un governo di destra.

 

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