Taglia taglia, non rimarrà più niente (tranne i SUV)

dal “Gazzettino” , ovvero quello che c’era una volta, non c’è più

di Davide Calimani

VENEZIA (22 febbraio) – Cordoni di polizia e carabinieri, spintoni, cori e qualche contuso. Il ritorno a casa di migliaia di persone che ieri avevano scelto il treno per raggiungere Venezia e che in treno volevano lasciarla, non poteva essere peggiore.
Dalle 17.30 a serata inoltrata, alla stazione di Santa Lucia c’è stato il caos e solo per la prontezza delle forze dell’ordine e per una buona dose di fortuna, non è successo nulla di grave.

“Vergogna, vergogna, vergogna”, hanno urlato per ore passeggeri inferociti all’indirizzo di Trenitalia. Terminati gli spettacoli in città decine di migliaia di turisti si sono diretti verso la ferrovia. Lì la brutta sorpresa. Non essendo previsti convogli speciali, in pochi minuti la stazione si è saturata. Ad avere la peggio sono stati i binari 11 e 14, quelli i cui treni erano in partenza per Bologna e Verona.

Link al forum sull’argomento di “Ferrovie.it” (la foto qui sopra è stata fatta da un lettore del forum)

Migliaia di persone hanno iniziato ad accalcarsi ed a spingere in direzione dei convogli. Verso le 18.30 i primi feriti, apparentemente non gravi. Un signore è stato scaraventato a terra dalla folla, mentre una donna è rimasta schiacciata. In un clima surreale, tra persone inferocite, forze dell’ordine schierate per impedire l’accesso ai binari, verso le 19 si è rischiato grosso. Il treno in partenza per Verona previsto su di uno dei primi binari, è stato improvvisamente annunciato sul binario 14. Almeno un migliaio di persone hanno improvvisamente attraversato di corsa tutta la stazione.

«State calmi, state calmi – ha urlato invano Maurizio Calligaro, capo di Gabinetto del sindaco – Non correte, non correte». Nulla da fare, la folla è rimasta fuori controllo. «Non è possibile che si verifichino simili episodi – ha detto preoccupato Calligaro – sono qui da un’ora a fare ordine pubblico ed ho già chiamato i vigili urbani in supporto. Continuano a spostare i treni ed invece di avvisare per tempo la Polfer, che potrebbe così organizzarsi, comunicano le variazioni ai passeggeri che corrono senza controllo».

Nonostante la cinquantina di poliziotti e carabinieri, la pressione della folla è stata più volte sul punto di prendere il sopravvento. Decine di persone, tra loro anche un padre con una bimba in braccio, hanno attraversato i binari. «È uno schifo, una vergogna – ha inveito Maria – Ho due bimbi piccoli, siamo schiacciati da ore e ci hanno già fatto perdere due treni. Si devono vergognare, vergognare. Sapevano che saremmo dovuti tornare indietro, visto che siamo arrivati in treno».

Verso le 19.30 gli animi sono ormai fuori controllo. Decine di persone esasperate fischiano ed insultano Trenitalia. «Quello che è appena partito era il terzo treno che questi signori mi hanno fatto perdere. Devo tornare a casa» urla inferocito Vincenzo Monaco.
«È sequestro di persona» replica un altro passeggero. Alle 19.40 circa, il treno per Verona che sarebbe dovuto partire alle 19.04 lascia la stazione. Tra le decine di passeggeri rimasti a terra esplode la rabbia. In molti minacciano di scendere sui binari e di bloccare tutto. Qualcuno se la prende con gli agenti della Polfer.

Nel treno appena partito migliaia di persone sono ammassate tra loro, in un vagone stracarico manca addirittura la luce. Sono ormai le otto e mezza circa quando Trenitalia inizia a cercare di reperire un treno speciale per riportare a casa i malcapitati viaggiatori che non sono riusciti a partire. Qualcuno dovrà spiegare perché non ci hanno pensato prima.

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