Trenitalia: regione Veneto e Toscana a confronto

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Nei treni regionali, interregionali e locali, in Toscana, chi fa il biglietto a bordo, perché non è riuscito a farlo in stazione, pagherà una maggiorazione di massimo 5 euro, non di 25 come prevede Trenitalia a livello nazionale. La stessa logica vale anche per bus e autobus, nei quali si potrà fare il biglietto a bordo con una maggiorazione di 2 euro (se il costo del biglietto normale non supera i 3 euro) o di 5 euro (per biglietti più costosi). E’ una delle disposizioni contenute nei nuovi regolamenti sul trasporto pubblico locale, approvati dal Consiglio regionale toscano. Hanno votato a favore i gruppi di maggioranza e di Rifondazione comunista, mentre Forza Italia e Unione dei democratici cristiani e di centro si sono astenuti. Ad illustrare in aula i provvedimenti è stato il presidente della commissione Trasporti ed assetto del territorio Sirio Bussolotti (Democratici di sinistra). I regolamenti, uno per i treni, l’altro per autobus urbani ed axtraurbani, contengono una serie di regole per i gestori dei servizi, ad esempio sulle informazioni ai viaggiatori, le condizioni igieniche dei mezzi, la gestione dei reclami, i rimborsi dei biglietti e le sanzioni. Sui treni, ad esempio, nel caso di ritardo superiore alla mezz’ora, sarà garantito un rimborso del biglietto. Il consigliere Franco Banchi (Unione dei democratici cristiani e di centro) si è soffermato sul binomio “trasparenza-comunicazione”, sottolineando ad esempio, come non sia sufficiente lo sviluppo del sito internet, che non è accessibile a tutti. Per Giovanni Barbagli (Rifondazione comunista) i regolamenti rappresentano un buon modo per introdurre una serie di vincoli a vantaggio dell’utenza. “C’è un lavoro in progress e questi regolamenti ne sono una tappa” ha sottolineato l’assessore ai trasporti Riccardo Conti, ricordando come i passeggeri toscani ricevono sui treni regionali un trattamento diverso rispetto al resto del paese e come la Giunta regionale abbia lavorato per assicurare agli utenti il rimborso del biglietto in caso di ritardi superiori alla mezz’ora. “E’ un regolamento che contiene elementi validi, ma che non risolve certo i problemi dei pendolari” ha rilevato il capogruppo di Forza Italia Maurizio Dinelli, che ha sottolineato come, nel caso dei ritardi, si vada lentamente nella direzione indicata da tempo dai gruppi della Casa della libertà: chi subisce un disservizio ha infatti diritto ad un rimborso. Dinelli ha comunque ricordato che sui contratti di servizio si continua a ricorrere alle proroghe piuttosto che “andare a gara”. “Non sono più un utente, sono diventato un cliente, ma sui treni si viaggia sempre male” ha osservato Luciano Ghelli (Comunisti italiani), che ha invitato ad una particolare attenzione nell’applicazione dei regolamenti. Il capogruppo dei verdi Fabio Roggiolani ha, infine, sollevato il problema della presenza di un secondo macchinista su tutti i treni, compreso il 464. “Ci sono ragioni di sicurezza, di informazione ai passeggeri – ha osservato – sulle quali il Consiglio regionale deve prendere una posizione chiara”.

Tra Arezzo e Sinalunga e tra Arezzo e Stia viaggeranno presto sei nuovi treni: quattro Minuetto e due treni ad alta capacità. Li acquisterà La Ferroviaria Italiana SpA, che gestisce le due tratte, con una spesa totale di circa 31 milioni di euro, coperta per un terzo da fondi della Regione. Il Consiglio regionale toscano infatti ha approvato il programma di investimenti per il rinnovo del materiale rotabile per i servizi di LFI. I gruppi della Casa delle libertà si sono astenuti. Secondo il programma, nell’aprile del 2005 entreranno in funzione i quattro nuovi Minuetto, ciascuno con circa 120 posti a sedere e 345 posti totali, 50 metri di lunghezza ed una velocità massima di 160 km/h. I due nuovi treni ad alta capacità invece arriveranno nel dicembre del 2006; avranno 436 posti a sedere e 754 totali, lunghezza di 100 metri e velocità massima di 140 km/h. Il provvedimento è stato illustrato in aula dal presidente della commissione Territorio ed ambiente Sirio Bussolotti (Democratici di sinistra).

E ancora: http://primapagina.regione.toscana.it/indew.php?codice=8481

Il rimborso del biglietto in caso di ritardo
Chi viaggia sui treni regionali, in caso di ritardo superiore a trenta minuti può richiedere un rimborso pari al 100 per cento del costo del biglietto nel caso debba rinunciare e non usufruire del viaggio e del 50 per cento del costo del biglietto nel caso usufruisca con ritardo o con mezzi integrativi del viaggio. Il rimborso può consistere nella restituzione diretta del denaro o nell’emissione di un ‘buono’ valido per l’acquisto di altri biglietti. Per gli abbonati il rimborso sarà calcolato in maniera proporzionale rispetto alla tariffa dell’abbonamento stesso. Le modalità, in questo caso, saranno oggetto di un progetto che Trenitalia dovrà presentare alla Regione entro i prossimi tre mesi.
Il rimborso dovrà essere effettuabile in tutte le biglietterie presenziate.
Sui treni sempre affollati la prima classe non esiste più
Se, nell’ambito di un servizio extraurbano si registra per almeno una settimana il costante sovraffollamento delle carrozze di seconda classe, il gestore del servizio (Trenitalia) provvede al declassamento delle carrozze di prima classe. Da allora in poi il treno sarà composto di sole carrozze di seconda classe: e questo potrà permettere agli utenti di utilizzare tutta la disponibilità di posti offerti sul treno allo stesso livello.
Vendita dei biglietti in treno
Il viaggiatore che sale sul treno all’ultimo secondo e quindi non fa in tempo a recarsi alla biglietteria, può acquistare il biglietto sul treno, pagando un sovrappiù massimo di 5 euro. In Toscana quindi non si applica la misura varata su scala nazionale da Trenitalia, che prevede di far scattare automaticamente una multa a chi sale sul treno senza biglietto. Il regolamento toscano prevede questa misura solo per chi ‘cerca’ volutamente di non pagare.

Costa 6 euro e vale 3 anni. Si chiama Pegasocard, o Carta Pegaso, come il simbolo della Regione. E’ una tessera che consente a tutti i toscani di muoversi con facilità da una città all’altra, scegliendo ogni volta il mezzo pubblico più adatto alle proprie necessità. Si può salire su un autobus extraurbano, poi su un treno e quindi su un altro autobus urbano con un solo abbonamento a tariffa agevolata. La Carta Pegaso si può acquistare presso gli uffici centrali delle aziende di trasporto pubblico, alle biglietterie del treno oppure alle tabaccherie che espongono il marchio Pegaso[1]. Ci sono agevolazioni, per studenti fino ai 26 anni e per famiglie dove c’è più di un componente abbonato al sistema tariffario regionale Pegaso.

INFONumero verde della Regione Toscana: 800570530


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