Ed eccomi qui a leggere un po’ di spagnolo mentre chatto con Cristina che il 16 dicembre ha gli scritti di un concorso che potrebbe rappresentare per lei una svolta dal punto di vista lavorativo. Tanti verbi nuovi, come asustarse (prendere paura), una decina di significati che ha il verbo echar (incredibile!), e alcune espressioni idiomatiche che mi divertono molto.
Ad esempio, il nostro “mi ha messo la pulce nell’orecchio” , in spagnolo si traduce con “me ha dejado la mosca detràs de la oreja”, cioè “mi ha lasciato con la mosca dietro l’orecchio” . Comunque fastidiosa, siamo d’accordo 😆
Infine, ho visto come si rende l’espressione ” Ho un sacco di compiti da correggere” : “Tengo muchos examenes para corregir”.
Ho visto anche come rendere l’espressione “ci fu”: “Hubo”. Nel caso citato dal corso, “Ayer fue un dia terible, lo que pasò fue que hubo una huelga en la oficìna y salimos màs tarde” (Ieri è stata una giornata orribile. E’ successo che c’è stato uno sciopero in ufficio e siamo usciti molto tardi). Che ridere, ieri in effetti c’era sciopero !! Quando si dice che un corso ti racconta la vita 😉
Infine, per la serie “parla italiano che ti capiscono, in Spagna” , l’espressione “prima di tutto” si rende con “antes de nada”. Ecco perchè Alberto ha fatto una faccia molto strana quando gli ho detto “antes de todo”…
Sabato mattina, ore 10.14; mentre quegli scalmanati catalani sono al Souvenir (sì, è aperto anche il sabato mattina), mi ascolto “Chance to be free” dell’italiano Luca G su Flaix. FM . L’ultima volta al Cafè Olè allo Space di Barcellona, ha presentato in diretta questa traccia ^_^
Qui sotto, l’ingresso della fermata “Almendra” del Metro del Baix LLobregat, a Barcellona, nell’aprile 2008. Non dite nulla; tanto verde nella periferie delle città italiane delle stesse dimensioni non c’è.