Non è il sud, è qui….

Ricevo e pubblico dalla mia amica Marta. I cognomi sono inventati e di fantasia.

La scorsa settimana è terminato il corso d’inglese per adulti che ho tenuto per conto di un’associazione culturale di Padova. Il corso è andato bene e gli iscritti sono stati soddisfatti, tanto che hanno richiesto di poter proseguire con un ulteriore corso in autunno.

Il corso mi è stato affidato dopo una serie di trattative alquanto singolari, nel senso che inizialmente la responsabile dell’associazione, Sig.ra Stocca, mi proponeva una retribuzione di 12 Euro netti l’ora per insegnare di sera a 15 chilometri da casa con un rimborso spese di benzina di 4 Euro a serata… Come dicevo, dopo una serie di trattative alquanto imbarazzanti e degne di un mercato della frutta (la “Signora” ha lo stesso attaccamento al denaro e lo stesso modo di fare di Wanna Marchi) abbiamo pattuito un compenso di 18,40 Euro netti l’ora…..

 

Un paio di giorni fa la responsabile della didattica di questa associazione, la Sig.ra Molinaro, o meglio Dott.ssa Molinaro, come lei stessa ci tiene a farsi chiamare, mi manda un SMS dicendo che partirà in questi giorni un corso d’inglese commerciale, ma la docente incaricata ha dei grossi problemi a casa e non potrà più tenere il corso, perciò urge – testuali parole – “una sostituzione immediata e Paola (la Sig.ra Stocca ndr.) dice ke solo tu 6 in grado. Cominci ven e poi i gg. sono lun e mer. Dai risposta oggi pom. Grazie”.

Via SMS, dunque, nello stile tipico della DOTT.SSA Molinaro, mi viene offerto di tenere appunto questo corso della durata di 80 ore….. Lo stesso giorno mi arriva poi un altro SMS che dice “Ci vediamo oggi?”… Nel consueto stile dei tempi moderni, era la Sig.ra Stocca che mi invitava ad incontrarci per discutere di questo nuovo corso….

Chiamo la Signora e le dico che non so se potrò tenere il corso, perchè inizio a breve un lavoro full time e non so se riuscirò a farcela ad essere al corso dalle 19.30 alle 22.30 ogni lunedì e mercoledì…

Ad ogni modo quel giorno vado in associazione (anche per riconsegnare il materiale didattico del mio corso appena terminato e per sollecitarne il pagamento) e la Signora mi prega nuovamente di accettare il nuovo corso perché non ci sono altre docenti disponibili e non vuole perdere il cliente…Le ripeto il mio problema, ad ogni modo, giusto per avere maggiori dettagli, chiedo a quanto ammonterebbe la retribuzione, e lei mi risponde, col solito modo di fare di Wanna Marchi, che per questo corso mi pagherebbe 16 Euro netti l’ora…. Le dico subito che non accetto, anche perché il corso precedente mi veniva pagato a 18,40….che andiamo, a ribasso?? La Signora mi risponde che si tratta di un corso piuttosto lungo e quindi la cifra (lorda) totale sarebbe interessante, e voglio proprio buttarli via questi soldi? E che devo considerare che ormai i tempi sono cambiati, e che anche l’Italia si sta avvicinando alle condizioni dei paesi anglosassoni e degli Stati Uniti, dove il lavoro salariale è pagato una miseria e solo gli imprenditori possono guadagnare in modo decente, e che il cliente a lei paga 28 Euro l’ora per quel corso, quindi deve tenersi un margine di guadagno minimo giusto per coprire le spese di telefono e fax (spese non eccessive, visto il frequente uso di SMS, ndr.), e che anche loro come associazione fanno la fame, e che ormai la concorrenza è spietata e ci sono insegnanti madrelingua che insegnano a 10 Euro l’ora, ecc. ecc.…..

Le faccio notare che, se è per questo, un’altra scuola di lingue mi ha offerto 22 Euro netti l’ora, quindi ripeto che per meno di 20 Euro non posso fare quel corso, considerato anche che sarebbe di sera, dopo una giornata intera di lavoro, e che si tratterebbe di inglese commerciale, cosa che richiede una maggiore competenza e preparazione….. Oltretutto gli iscritti al corso che ho appena terminato sono stati più che contenti e questo, come diceva la Signora agli inizi, va riconosciuto….

  

La Signora dice che ora che ci pensa si è sbagliata, che il cliente in realtà a lei paga non 28 Euro, ma 34 l’ora, e che quindi potrebbe al massimo pagarmi 20 Euro l’ora facendoli figurare come “rimborso spese”…. Le rispondo che se decidessi di tenere il corso desidererei firmare regolare lettera d’incarico per collaborazione occasionale, anche per essere tutelata dal punto di vista assicurativo, ma mi risponde che se voglio essere pagata 20 Euro netti non se ne parla di collaborazione occasionale, perché in tal caso avrebbe una ritenuta d’acconto del 20% da pagare…assolutamente fuori questione, per non parlare poi del contratto a progetto, che le costa 200 Euro l’anno solo di commercialista!!!

A questo punto le dico gentilmente che, anche se a malincuore, non posso accettare di tenere il corso a queste condizioni e così ci congediamo.

 

Quella sera, alle 22.15, ricevo un SMS dalla DOTT.SSA Molinaro che riporto fedelmente:

 

“Mi spiace ke non abbia accettato il corso. 20 euro/h è difficile ke

te li diano altri centri. Le cifre std sono 15 anke lordi.

Un consiglio ke posso darti x il futuro: prendi ql ke viene se ti piace insegnare.

Io sto lavorando anke x 12 euro nette ma ho la certezza di avere sempre il lavoro assicurato.”

 

Il mattino seguente ho sentito la necessità di risponderle (via SMS per adeguarmi allo stile):

 

“Non capisco il tono accusatorio del tuo messaggio e dei tuoi consigli

per il futuro: ieri ho semplicemente scelto di non accettare un’offerta

che non ritenevo adeguata.. Non mi sembra sia un problema..

Ciao,

Marta”

 

La Dottoressa, che evidentemente ha anche tempo da perdere, si è sentita in dovere di replicare (e purtroppo la grammatica ne ha anche risentito;): 

Nessun tono accusatorio Marta. Probabilmente c'è ki lavora con passione e mette il denaro in secondo piano e ki invece lavora solo x denaro. 20 euro sono 40.000 lire di una volta x 80 fa somma a cui io non rifiuterei coi tempi ke corrono.Abbiamo 2 visioni diverse. L'esperienza te ne farà rendere conto. Ciao"

 

4 pensieri riguardo “Non è il sud, è qui….”

  1. Non ho capito una cosa (visto che ho partita iva, non me ne intendo di prestazioni occasionali, ma quello che dice è vero, per la prestazione occasionale dovrebbe pagare un 20% in più): ma che tipo di contratto ti avrebbe proposto? (In nero)?

  2. cmq 12 euro mi sembra una tariffa da fame (squalifica il mercato che da noi in veneto è già basso), ma 20 euro tutti netti e vicino a casa … mmm ci avrei pensato (anche se è pochino), visto che alla fine non si tratta che di 2 appuntamenti settimanali.

  3. Certo, mi proponeva di lavorare in nero, perchè per lei non era proponibile pagare il 20% di ritenuta d’acconto per la prestazione occasionale come fanno tutti…!!
    Comunque quello che mi ha infastidita non è stata la tariffa misera (che già mi aspettavo), ma il fatto che la Molinaro poi mi abbia scritto quei messaggi (scritti con le “K” come i teenager) come per farmi la paternale….ma che cavolo te ne frega se io non accetto??? E’ professionale mandare i messaggi al cellulare per “rimproverare” le persone come se fossero dei bambini??? Tanto più che se proprio io sono troppo costosa per te, non avrai certo difficoltà a trovare altri laureati in lingue da sottopagare……
    Il punto è che non solo ti pagano una miseria, ma passi anche da avida di denaro se solo pretendi di essere pagata il giusto (non TANTO, ma il giusto…..)
    Ricordiamoci che ai miei tempi (ovvero circa 15 anni fa) io pagavo 15.000 Lire per andare a ripetizioni di matematica…. Con il cambio Lira/Euro di fatto ora sarebbero 15 Euro….. dopo 15 anni…… e queste mi propongono 12 Euro l’ora?!???
    A questo punto vado a fare la colf!!!! Così almeno ho meno responsabilità……

  4. beata te! Io pagavo 40.000 per un’ora di matematica (nel 1995)! Ovviamente erano soldi in nero e visto che il prof era molto bravo aveva sempre la fila di studenti ed era complicatissimo trovare un posto.

    Il problema delle tariffe è sempre il solito. Non è che voglio esprimere opinioni a favore o a sfavore. Semplicemente, se una persona ha urgentemente bisogno di denaro a volte si può anche accettare temporaneamente una tariffa più bassa. Se però, come nel tuo caso visto che hai un nuovo lavoro, ti offrono una tariffa bassa in un momento in cui l’esigenza di denaro extra non è così forte, forse hai fatto bene a rifiutare. Ognuno deve valutare la propria situazione.

    I messaggi con la K fanno un po’ teenager, è vero, ma quello è davvero il minimo. Non è molto bello l’atteggiamento da mammina, dopo tutto sei una persona adulta e matura. Cmq consolati, tempo fa mi ha contattato un signore di padova per la traduzione e doppiaggio di alcuni nastri riguardanti alcune conferenze sul marketing. Mi ha dato un giorno per proporre un preventivo. Il giorno dopo l’ho chiamato e gli ho fatto la mia proposta e, sorpresa delle sorprese:
    1. è scoppiato a ridere
    2. si è incazzato come una iena perchè a suo avviso sono un “usuraio”.
    Io ho semplicemente risposto in tono molto pacato che la tariffa non era poi così alta rispetto agli standard di mercato e cmq a lui andava la scelta.
    Che dire? Non ho tempo da perdere con chi ti offre 20 euro per fare un lavoro che richiede ore su ore, concentrazione, notevoli capacità di ascolto, abilità linguistiche, conoscenza degli elementi del marketing e una voce decente per doppiare! Pazienza, non sempre si può ottenere quello che si vuole. A volte è meglio rinunciare a un lavoro mal pagato per pubblicizzare se stessi, è più remunerativo!

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