Il sottopassaggio della stazione di Padova

Leggo sui quotidiani di oggi che in seguito al deragliamento del tram inizieranno quanto prima lavori in parte previsti, per quasi 3 milioni di euro , per il rifacimento del piazzale della Stazione. Un piazzale davvero "brutto", anche se costato all'epoca carissimo (con i lastroni di marmo subito sostituiti e quindi pagati due volte perchè i bus passandoci sopra li spaccavano in due), e nemmeno innovativo. A Firenze Santa Maria Novella, sotto il piazzale della stazione, c'è un parcheggio interrato con negozi. Noi all'epoca non fummo nemmeno in grado di prevedere che il sottopassaggio della stazione, che arriva da via Avanzo, sbucasse in Corso del Popolo, eliminando quel passaggio pedonale a raso che paralizza la circolazione (insieme agli altri 5 semafori non sincronizzati che ci sono nel kilometro scarso dell'asse Corso del Popolo – Corso Garibaldi).
Perchè non cogliere l'occasione di questi lavori per :
– realizzare un piccolo scivolo per le biciclette lato via avanzo in corrispondenza dei gradini per agevolare il passaggio delle bici (portate a mano) nel sottopassaggio ferroviario

La canalina in stazione a Rho (MI)
– allungare il sottopassaggio ferroviario in modo da attraversare il piazzale della stazione e uscire su Corso del Popolo
A Reggio Emilia, l'hanno fatto . E noi, con tre milioni di euro ?

 

http://www.fiab-onlus.it/treno/canalina.htm
http://www.comune.tn.it/trento/trentoci.nsf/4466e9689bede711c125695f00330333/ff9b1ba09e74132bc12572b40051393e?OpenDocument

2 pensieri riguardo “Il sottopassaggio della stazione di Padova”

  1. Sinceramente non ho una grande esperienza per dichiarare che una volta si andasse meglio, tuttavia nel mio piccolo noto che ultimamente si eseguono i lavori con un’approssimazione avvilente.

    Lavoro in una ditta (www.cavepietra.it) che fornisce pietra per pavimentazioni esterne (la Trachite, che c’è un po’ in tutta Padova).
    Hai idea di quante volte abbiamo spiegato quanto inutile sia posare lastre di 8-10 cm (con conseguente spreco di materiale prezioso), quando invece l’importante è che il massetto di cemento sottostante sia fatto a regola d’arte?
    La pietra deve servire ad abbellire la superficie, non a sostenere i carichi!

    Ma niente, affidano i lavori a ditte improvvisate che, pur di rimanere basse coi costi, costruiscono massetti che dopo poco cedono. Fateci caso: prima di tutto cede il cemento sotto, poi il traffico spacca le lastre o fa saltare i cubetti.
    E poi, invece di andare a rivalersi sugli incompetenti che hanno curato la posa, si va in giro a dire che la pietra non è più quella di una volta, che non resiste più come un tempo, che è scarsa… Ma ci rendiamo conto che una volta si viaggiava coi carretti, non con suv da 2,5 tonnellate? e che, comunque, la pietra anche col traffico odierno resiste benissimo, se il sottofondo è fatto con criterio? a chi giova risparmiare qualche euro oggi se fra un anno è tutto da rifare?

    Alle ditte che vendono la pavimentazione in pietra di certo questo non giova, visto che è un danno di immagine per il nostro prodotto e che, scaricando la colpa su di esso, di solito la seconda volta si mette asfalto…

    Faber, scusami lo sfogo, ma il tuo post è cascato proprio a pennello.

  2. Ciao Andrea. innanzitutto grazie per il tuo contributo da persona esperta che lavora nel settore, davvero molto gradito 😉
    Devo anche darti il benvenuto tra i lettori del blog, spero che parteciperai e magari un giorno, dato che siamo Padova su Padova, ci beccheremo 😉
    Interprete, organizziamo una cena tutti insieme (Marta compresa) ? 😉

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