Prime impressioni dall’Australia

ieri sera ci siamo fermati a parlare dopo lavoro con lo chef del ristorante dove lavoriamo e praticamente si parlava del governo australiano che se ne approfitta degli studenti per arricchire gli australiani, cioe' a noi fanno pagare 10000 dollari,minimo, di scuola per anno e loro 800 dollari l'anno….poi se la gente (australiana) non ha un lavoro ti danno soldi,se gli australiani vanno a scuola,ma non hanno un lavoro…questo non vuol dire che non si trova,vuol dire che l'individuo non ha voglia di fare nulla, perche' se ti faccio vedere quanti annunci ci sono qui ti spaventi…cmq dicevo che se un australiano va a scuola ma non lavora…lo paganooooooooooooo!!!!!!
e poi anche se sei casa,e quindi ripeto,non hai un lavoro ma perche' sei te che non te lo cerchi ti danno tipo 5000 dollari al mese e ti mantengono…e non controllano,capisci.cioe' gli australiani mi diceva lo chef abusano e prendono per il culo il governo che tanto li accontenta in qualsiasi modo e con qualsiasi cosa. se fai un figlio ti danno 4000 dollari e via dicendo,cioe' cosi facendo stanno crescendo un paese alla pigrizia,capisci.
cioe' in italia devi lavorare senno' campa cavallo,qua invogliano gli australiani a stare a scuola per anni senza fare niente,tanto sono pagati per fare niente e ovviamente vivono sulle spalle di gente come me e mio fratello e tutti gli overseas students che sono qui come me che vogliono migliorare il proprio futuro pensando di trovarlo qui,si forse una volta che sei diventato cittadino australiano,ma ora devi mantenere quelli che lo sono gia'.
sei ancora contento della scelta che ho fatto?
io non dico che lo stato o governo non ti debba aiutare,forse perche' in italia non succede mai,ma credo che cmq le spese scolastiche e le leggi che ci sono per noi sono alle stelle,ma ora si capisce il perche'.cioe' in ogni scuola stella mia c'e' come minimo l'80% che arriva da oltreoceano..fai i conti delle entrate.
e ti diro' che cmq due miei compagni di classe,uno indiano e una cinese,fatto il test IELTS…tutti e due 5 (come me) ,quindi hai capito perche'?
3000 dollari di corso di inglese stanno bene a loro,capisci,se tu arrivi qui gia' con  un risultato che ti permette di cominciare la scuola o il corso che desideri fare…agli insegnanti di inglese cosa fanno fare?…..
 
Marco 

2 pensieri riguardo “Prime impressioni dall’Australia”

  1. io sono d’accordo con una poltiica del genere; vedi tu la vedi da straniero che vive in Australia, ma devi pensare che il governo viene votato dagli australiani. In Italia ti lamentavi che case e lavoro venivano date di preferenza agli extracomunitari, allo stesso modo si lamenterebbero gli australiani se avvenisse la stessa cosa lì. io sono molto favorevoel ad un sistema di welfare come quello che hai descritto. da noi oramai i giovani non si permettono più di fare figli perchè rischiano, soprattutto le madri, di perdere il lavoro o di non riuscire a sostenere il peso economico (asili nido, spese mediche, ecc.) . negli usa tutte queste cose non avvengono , quindi ritengo che l’australia, da quello che mi dici, sia decisamente più avanti degli usa. il paese per eccellenza dove la gente non sa cosa è la pigrizia, è l’italia, dove sei costretto a fare gli straordinari dove ti prendi le parole, Friuli esempio fra tutti. meglio l’australia. sono d’accordo con te che sfruttano i lavoratori stranieri (sono curioso di vedere cosa ti risponderà il british council, tieni conto che tu almeno – sotto mie forte pressioni – hai scritto una lettera ufficiale di protesta).
    in svizzera agli italiani dicevano :”italiani merda”, e li sottopagavano, lì dove sei almeno questo non avviene…

  2. Caro MARCO l’Australia è un paese falsamente ospitale e razzista e non è casuale che le sue truppe accompagnino l’imperialismo in ogni aggressione. Il fatto che l’immigrato paghi il welfare all’australiano serve a non spostare la ripartizione della ricchezza e a innestare un conflitto tra poveri locali assistiti e poveri immigrati sfruttati. Prima di partire Ti ricordavo chel’Italia è un paese ingiusto anche con i suoi abitanti ma l’australia lo è specie con gli immigrati: non so se definire una politica migliore dell’altra! Mi sento di sperare che tu viva questa parte della tua vita come una esperienza che si tramuti in conoscenza e coscienza che lo stato di proletario ti accompagna e solo se passi alla truffa e all’inganno “garantiti” cioè come libero professionista, bancario, ecc. puoi migliorare la tua condizione. Il fatto che tu, seppur giovane, porti i segni dello sfruttamento operaio nelle mani ma anche nella precarietà del lavoro deve tramutarsi in una presa d’atto che “così stanno le cose” e trovare modo con l’organizzazione democratica di altri tuoi simili per maggiore giustizia. In ogni caso tieni conto che un paese, una lingua, un mestiere e delle persone che Ti stimano Ti attendono quando sceglierai di tornare. Ripeto vivi la attuale esperienza come una parte di conoscenza e cerca di farti fregare meno soldi possibili anche dagli australiani. Saluti Silvio

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