Provate a chiamarlo servizio pubblico

dal "Corriere" di oggi

A CASA !!!! 

Caro Beppe, sono indignata dalla reazione isterica e aprioristicamente critica dei tassisti contro il decreto sulle liberalizzazioni del governo, tipica di chi vede intaccato un proprio privilegio. Questi signori hanno creato un sistema di gestione del servizio taxi di tipo mafioso. Per motivi di lavoro, frequento abitualmente gli aeroporti di Roma. Se posso mi servo del servizio ferroviario, ma ciò non sempre è possibile, sia per problemi di orario sia perché, in particolare, l'aeroporto di Ciampino non è collegato in maniera efficiente. Ebbene, qualche volta ho dovuto ricorrere al taxi dall'aeroporto per tornare a casa. Potrei scrivere un libro sulle nefandezze commesse dai tassisti, e si badi bene, non episodicamente ma sempre, tutte le volte che ho dovuto farvi ricorso. La prima cosa che balza agli occhi, a Ciampino, è la mancanza di una normale fila: i taxi sono parcheggiati in modo arruffato in fila per quattro al centro del piazzale. All'arrivo del malcapitato potenziale cliente, un procacciatore (non trovo un termine più adeguato) si avvicina e chiede quale sia la destinazione, per poi ripeterla ad alta voce ai tassisti in attesa. Appena saputo che il malcapitato è italiano e desidera "solo" arrivare a Roma, inizia un vergognoso scaricabarile da parte dei tassisti, che si rifiutano con le scuse più impensate di effettuare la corsa, cioè non altro che il proprio lavoro. Tale inverecondo spettacolo si conclude spesso solo dopo le mie pressanti insistenze, talvolta accompagnate dalla minaccia di rivolgermi ai Carabinieri, o grazie a qualche rara anima candida presente che, forse ancora ingentilito di fronte a una signora, si offre di effettuare la corsa, sia pure rimarcando in modo assurdo questa sua disponibilità, come se fosse un suo favore personale e non semplicemente il suo dovere, tra l'altro profumatamente pagato (30-50€ da Ciampino a Roma, 60-100€ da Fiumicino). Ricordo per inciso che a Ciampino pullulano i voli low-cost, quindi è impensabile che uno straniero spenda più di taxi che di aereo, eppure questi signori hanno la faccia tosta di attendere il "pollo" straniero per spennarlo. In conclusione, non so se le misure adottate dal governo siano la soluzione del problema, ma a giudicare dalla reazione isterica di queste persone, devono veramente aver colpito nel segno. Perciò, bene Prodi, avanti così, non ti curar di lor ma guarda e passa.

Laura Perico, perl23@katamail.com

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