Dante non avrebbe mai offeso Goethe

Io amo questo paese, amo questa città. Sono venuto qui solo per questo – né per motivi di lavoro né per l’università. Sono un ragazzo tedesco di Dortmund. E sono giornalista. Ieri sera sono uscito in piazza a vedere la partita Germania – Italia. Sono stato a San Niccolò, a Firenze, con una bandiera tedesca. Forse non era il caso. Ero l’unico con il tricolore “s b a g l i at o ”. Ma voi sareste andati in Germania a vedere una partita senza portare i vostri tricolori? Quando stavo andando lì c’erano tifosi italiani che mi salutavano e che dicevano una frase abbastanza cattiva che mi scioccava.

Poi a San Niccolò volevano bruciare la mia bandiera e c’era gente che mi gridava “bruciamo pure te!”. Poi in continuazione quella frase bruttissima. Tutto il primo tempo dovevo sentire da tanti parti “dopo il primo gol lo ammazziamo”.

Questo si può dire scherzando. Però questi ragazzi scherzavano con una cattiveria negli occhi che non avevo mai visto così in Italia. C’era altra gente che diceva “dove c’è tanta gente, ci sono anche tanti idioti”. Vabbé, magari. Ma la maggior parte dei tifosi tifa per la sua squadra – e non solo contro l’altra! Si può scandalizzarsi dell’articolo che aveva lanciato il settimanale tedesco “Der Spiegel” sul suo sito web un paio di giorni fa’. Un articolo che era satira e che non era stato precedentemente previsto dalla direzione. Si può anche scandalizzarsi della copertina della “Bild”, di frasi come “stasera si mangia gli spaghe tti”. Anche se la “Bild” in Germania è un giornale il quale la maggior parte dei tedeschi ed anche i suoi lettori non prendono tanto sul serio, perché sanno che vuole proprio e soltanto scandalizzare. Sanno che sono come “The Sun” in Inghilterra. Ieri sera ho sentito tante cattiverie contro di me ed il mio paese. Dopo il primo tempo sono andato via con i miei amici e siamo andati in un irish pub. Mi sentivo quasi come se io fossi in un’amba – sciata, in un luogo sicuro. Non c’era nessun altro tedesco, ma gente che sapeva guardare una partita e tifare a modo. Poi gli Azzurri hanno vinto. Ero deluso per la squadra tedesca, ma contento per quella italiana.

E sono tornato a casa. Ed invece di vedere gente che festeggiava, che era contenta di aver vinto, di aver guardato una partita molto interessante, dovevo sentire ancora tante volte quella frase. C’erano due o tre persone che pure mi davano la mano e che dicevano “è andato così”. Io gli porgevo gli auguri. Posso solo indovinare quante volte ho sentito quella frase cattiva ieri sera.

Almeno 350 volte di sicuro. O era tutto puro odio, o nazismo o semplicemente stupidità. Di solito non sono mai molto sensibile per cattiverie. Ieri sera invece sì. Perché era la prima volta che mi sentivo proprio male e indesiderato in questa città. A Firenze non mi aspettavo qualcosa del genere. Domenica andrò a vedere la partita e a tifare per l’Italia. Ma pensate ad una cosa: Dante non avrebbe mai detto a Goethe:"tedesco di merda".

 Martin Schoreder – giornalista – www.ilpadova.it 

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