Ma avevano detto….

DAVOLI (CATANZARO) – Carlo Giovanardi, l’ex ministro per i Rapporti con il Parlamento, aveva assicurato che possedere una ventina di spinelli non sarebbe più stato reato con la nuova legge Fini. E invece a Davoli, nel Catanzarese, sono bastati tre grammi e mezzo di hascisc per far scattare le manette ai polsi di due ragazzi.

I deputati della Rosa nel pugno non sono stupiti: loro da subito l’avevano gridato ai quattro venti che quella legge non andava bene: “E gli arresti di oggi lo dimostrano”. Giacomo Mancini c’era sui bandi del Parlamento quando il governo Berlusconi introdusse la nuova legge sulla detenzione delle sostanze stupefacenti nel maxiemendamento per le Olimpiadi di Torino. La sua opposizione prosegue anche oggi che è stato rieletto in Parlamento: “Il mio partito è sempre stato contrario a quella norma. L’avevamo detto che i ragazzi avrebbero rischiato la prigione per qualche spinello, ma nessuno ha voluto ascoltarci”.


Giovanardi, l’ex ministro, era stato chiaro: “Per gli assuntori non ci sarà pena in carcere ma sanzioni amministrative: divieto dell’uso del motorino, ritiro della patente. E anche per i piccoli spacciatori, resta l’alternativa della comunità terapeutica”. Ma l’interpretazione che della legge hanno dato i magistrati a Catanzaro non è così comprensiva: per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti” sono stati concessi gli arresti domiciliari ad un insegnante di danza di 21 anni e ad un idraulico di 19.
La droga, assicurano i carabinieri, era stata divisa in dosi e pronta per essere venduta.

“In una regione dove la malavita organizzata è purtroppo così invasiva anche nell’organizzazione delle nostre istituzioni statali, arrestare due ragazzi per qualche spinello è quasi un controsenso”. Giacomo Mancini, omonimo e nipote dell’ex segretario nazionale del Psi, vuole candidarsi alla carica di sindaco di Cosenza e si vanta di conoscere bene i problemi della regione: “E’ la fattura della legge sulla droga che deve essere modificata: mostra profonde lacune. Spero che il nuovo Governo presto ci metta mano: bisogna evitare che cose del genere, l’arresto per qualche spinello, possa ripetersi ancora”.

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