Tra ritardi quotidiani e treni soppressi

dal “Mattino di Padova” di oggi

Ormaida diversi anni prendo tutti i giorni il treno da Este per Padova. Adesso c’é una novità positiva. Trenitalia ha aggiunto un nuovo treno (il regionale 11559). per il ritorno, con partenza alle 18.27 da Padova e arrivo previsto a Este alle 19.05. Fiduciosa mi reco in stazione alla sera e… sopresa! Ai primo binario mi attende un trenino monovagone, già strapieno, e un sacco di persone che vogliono salire ma, ovviamente non ci riescono.
Io sono tra i fortunati che riescono a stiparsi a bordo, ma molti sono i pendolari costretti a rinunciarvi e ad aspettare il treno successivo, il nostro trenino parte ovviamente in ritardo. Penso fra me e me: è il primo giorno, forse non poi tevano prevedere questo afflusso di gente. Sicuramente domani correranno ai ripari.

Martedì 13 dicembre. Non prendo il treno delle 18.27 per tornare a casa. Prendo l’IR 2247 delle 19.36 per Bologna con cambio a Monselice (ultimo treno utile per tornare a casa). L’IR é in ritardo, non di tantissimo, una decina di minuti, normale aniministrazione. Viene annunciato dall’altoparlante e dai tabelloni in arrivo -ai terzo binario. Dopo cinque minuti dall’annuncio il treno non si vede ancora. Casualmente mi giro verso il primo binario, dove invece era previsto in arrivo un treno notte per Siracusa e Palermo. E’ un treno senza cuccette. Strano. Mi viene il dubbio che si tratti proprio del mio IR. Allora corro al I binario, chiedo al controllore che mi conferma quanto avevo immaginato. Gli dico che non é stato annunciato il cambio di binario e che un sacco di persone stanno aspettando al terzo binario. Per tutta risposta allarga le braccia, sale in treno e partiamo. Intanto una mia amica mi dice che ha tentato di prendere il regionale delle 18.27, sempre monovagone. La polizia ferroviaria é intervenuta per far scendere le persone dal treno: era troppo pieno, il numero di persone era superiore al limite di sicurezza. Comincio a pensare che non abbiano nessuna intenzione di aggiungere un vagone. Forse è una soluzione troppo semplice, meglio -aspettare che la gente si scoraggi e prenda i trni successivi –
Mercoledì 14 dicembre. Alla stazione di Monselice provo a prendere l’ormai famigerato treno sempre testardarnente monovagone che parte alle 18.27 da Padova. Arriva in ritardo. Siamo in tanti che vogliono salire-e ci riusciamo. Il macchinista però si rifiuta di partire: siamo troppi, non ci sono le condizioni di sicurezza. Intanto ai binario vicino è pronto il treno che dovrebbe partire alle 19.19 per Este, questo sì con parecchi vagoni (ci staremmo sicuramente tutti comodamente). Rimaniamo fermi. Alcuni si stancano di stare in piedi e sa1ono sull’altro treno. Adesso il treno non è più così pieno. Partiremo? Alla fine parte prima il treno delle 19.19 (anziché il nostro, come sarebbe logico, visto che era previsto in partenza cia Monselice alle 18.55) Ancora meno logico che nessuno ci dica quale treno partirà per primo.
Giovedì 15 dicembre. Come al solito vorrei prendereil treno regionale 20751 delle 6.58 da Este per Padova. Alle 7.00 da]l’altoparlante arriva il seguente annuncio (non ne seguiranno altri): «Tutti i treni sono in ritardo. Consigliamo ai signori viaggiatori diretti a Padova e Venezia di salire sul primo treno che passa». Illuminante! Alla fine il primo treno per Padova passa alle 7.45. Senza che in tutti questo arco di tempo qualcuno si sogni di informarci in merito alla durata del ritardo. Io, intanto, ho avvisato al lavoro. Non so quando arrivo. Spero siano comprensivi.
Venerdì 16 dicembre. Stamattina il treno arriva con 25 minuti di ritardo. Non è così tragico. Ci hanno persino avvisati e ci hanno comunicato le ragioni del ritardo: guasto al locomotore. Al lavoro saranno comprensivi anche oggi. Quando arriva il treno capisco tutto: E’ un Taf, dicono che sia un treno sensibile al freddo perché i congegni elettronici vanno in tilt con il freddo. Non so sia vero. Ma anche l’anno scorso nel periodo da dicembre a febbraio si guastava in media un palo di volte a settimana, con ritardi spesso di un’ora o con conseguente soppressione del treno.
Alla sera non mi va meglio. il treno delle 19.18 per Rovigo – è in ritardo. A Monselice il ritardo è di 16 minuti. Così ci annunciano scusandosi prima di scendere dal freno. L’autocorsa sostitutiva che dovrebbe partire da Monselice per Este Montagnana non c’è già più. E’ già partita. Probabilmente con pochissime persone. La maggior parte dei pendolari che la prende scende infatti dal regionale per Rovigo, ma ormai a questo siamo abituati e nessuno protesta più: ci si rassegna ad aspettare il treno delle 20.21. Non aggiungo commenti. – –
Questa è solo l’ultima settimana di passione. Ma i disagi sono continui e quotidiani, tanto che ormai alcuni disservizi vengono purtroppo accettati e vissuti dai pendolari come normale amministrazione. Solo una domanda: c’è qualcuno che ha veramente intenzione di fornire un servizio degno di questo nome per i pendolari? Ci occupiamo tanto dei problemi dell’alta velocità, ma questi quando li vogliamo risolvere?

Chiara Prando
Este

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