E la chiamano riforma….

da www.ilsole24ore.com di oggi

«La legge di riforma del risparmio firmata oggi dal presidente della Repubblica e sbandierata dal governo come panacea alle truffe, ai crack bancari, finanziari ed industriali e alle bancarotte fraudolente, è l’ennesima frode a danno dei risparmiatori se non un incentivo per i bancarottieri a proseguire indisturbati nella loro opera di distruzione del pubblico risparmio».
L’accusa è del presidente dell’associazione di tutela dei consumatori Adusbef, Elio Lannutti, il quale sottolinea come in base alla nuova normativa «i manager ed i dirigenti che falsificano i bilanci sociali, sono puniti con la reclusione fino a due anni, ma se tale illecito dovesse comportare una variazione del risultato di bilancio inferiore al 5%, o all’1% del patrimonio netto, subiranno l’assoluzione più ampia, mentre le false comunicazioni a danno dei soci e delle società, sono punite da 6 mesi a 3 anni». Tanto che – secondo Lannutti – «Tanzi e Cragnotti, Boni e Fiorani, Sonzogni e Mennella, già graziati dalla “salva Previti”, sentitamente ringraziano». Ancor più ridicola – secondo l’Adusbef – la previsione di attentato al risparmio che introduce la modica quantità del falso in bilancio con pene da 3 a 6 anni (negli Stati Uniti da 12 a 25 anni), che scattano qualora i manager o dirigenti truffano almeno 59.137 risparmiatori. Infine – conclude Lannutti – «se il Governo dovesse nominare nel Consiglio dei ministri di domani un banchiere di affari in attività come governatore di Bankitalia (anche con il consenso dell’opposizione), risparmiatori ed utenti bancari rischierebbero di cadere dalla padella nella brace, per i gravissimi conflitti che tale designazione può comportare».

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