L’alba

Un’altra serata al Titilla era finita. Avevamo la schiena a pezzi , le magliette incollate alla pelle , una gran sete , ma ci restava il ricordo dei ragazzi conosciuti appena quella sera ; li avevamo salutati con la stessa intensità di un addio , sapendo che l’empatia condivisa con loro non si sarebbe ripetuta , ma sarebbe rimasta un unicum da conservare gelosamente nel profondo , un’improvvisazione che non ammette repliche .
Ma non bastava . Non bastava alle nostre anime , ancora avide di sensazioni . Esse ci condussero , ansiose , verso qualcosa che non avremmo mai immaginato . Scendemmo dalla collina e ci ritrovammo in spiaggia . Il sole , appena sopra l’orizzonte , aveva una luce ancora lieve , timida , ma di una purezza mai vista prima di allora ; i raggi erano scintillanti nastri d’oro che sfiorando il mare giungevano da noi , avvolgendoci . Davide ed io ci guardammo a lungo negli occhi , le parole erano superflue : ognuno sapeva cosa stava provando l’altro. Per un istante fummo anche noi raggi di sole . Un pensiero si insinuò limpido nella mia mente : siamo tutti luce che continua in eterno il suo viaggio . Non moriremo mai .

2 Agosto 2004, Stefano

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