La questione democratica

Dal momento che, in generale, la sinistra a livello mondiale presenta un ritardo teorico e prograinmatico molto grande rispetto a questo aspetto, la lotta per l’ampliamento della democrazia è centrale per la sinistra non soltanto nei paesi sottosviluppati. Il pensiero socialista, infatti, è progredito molto poco nella critica del sistema rappresentativo liberale e le esperienze democratiche realizzate nei paesi del “socialismo reale” sono state limitate o del tutto inesistenti.
Senza alcuna offesa per i nostri ospiti europei, in Europa, che noi chiamiamo “primo mondo”, ci sono paesi in cui c’è ancora la monarchia. Cioè, alcune persone ancora nascono nobili, nascono diseguali, problema che i liberali repubblicani hanno già tentato di af frontare nel XVIII secolo.
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Rispetto al dibattito sul sostegno al governo Lula, non riesco a trovare indizi di una politica che pensi l’ampliamento della democrazia e la partecipazione popolare come elementi centrali, che possono rappresentare la base materiale e la forza del governo. Al contrario, gli sforzi iniziali delI’équipe governativa hanno scommesso sulla formazione di una coalizione di forze partitiche di centro, e persino conservatrici, per raggiungere la maggioranza nel Congresso Nazionale.
Tutte le trattative riportate dalla stampa vanno nella direzione di cercare una relazione con frazioni del Pmdb2 e dissidenti di altri partiti (Ptb, Pdt e PI), nella prospettiva per cui attraverso questa strada è possibile raggiungere una maggioranza parlamentare che garantisca l’approvazione di progetti e l’ampliamento dei marginì di manovra del governo.
A mio modo di vedere, questa tattica creerì dei problemi. Ci legherà a partiti conservatori e a parlamentari avvezzi al clientelismo e allo scambio di favori. Faranno pagare caro, politicamente e finanziariamente, i loro voti, a garanzia degli interessi sociali e regionali che rappresentano.
Un’altra strada è possibile. Rafforzare e stimolare la partecipazione popolare nella discussione e nella decisione della gestione e delle politiche pubbliche è una strada differente e possibile.

(dal libro di Raul Pont, democrazia partecipativa)

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