"I mostri esistono, ma sono troppo pochi per essere veramente pericolosi;
sono più pericolosi gli uomini comuni, i funzionari pronti a credere e ad
obbedire senza discutere, come Eichmann, come Höss comandante di
Auschwitz, come Stangl comandante di Treblinka, come i militari francesi di vent’anni
dopo, massacratori in Algeria, come i militari americani di trent’anni
dopo, massacratori in Vietnam.
Occorre dunque essere diffidenti con chi cerca di convincerci con
strumenti diversi dalla ragione, ossia con i capi carismatici: dobbiamo essere cauti
nel delegare ad altri il nostro giudizio e la nostra volontà. Poiché è
difficile distinguere i profeti veri dai falsi, è bene avere in sospetto
tutti i profeti; è meglio rinunciare alle verità rivelate, anche se ci
esaltano per la loro semplicità e il loro splendore, anche se le troviamo
comode perché si acquistano gratis. E’ meglio accontentarsi di altre
verità più modeste e meno entusiasmanti, quelle che si conquistano faticosamente,
a poco a poco e senza scorciatoie, con lo studio, la discussione e il
ragionamento, e che possono essere verificate e dimostrate."
Primo Levi, appendice del 1976 a "Se questo è un uomo", Einaudi scuola.