Caro direttore, leggo sul mattino di domenica 19 settembre, defilata, quasi una piccola annotazione al centro della pagina che riporta le parole del consigliere comunale Ascierto. Che si scaglia contro un consigliere comunale della nostra città, eletto nelle liste dei «Democratici di sinistra», ma accusato non per questo ma di omosessualità. Durante una seduta dell’organo democratico del comune patavino, l’on. Ascierto (An) avrebbe contestato la facoltà del consigliere di celebrare i matrimoni tra i «normali». Proprio quest’ultima («normali») è la parola utilizzata da Ascierto secondo il mattino. E se è effettivamente così, si esprime un brutto miscuglio di ignoranza mista a razzismo. Manifestato nell’ambito di un organo, il consiglio comunale, che dovrebbe essere l’assisa cittadina della civiltà, della tolleranza e del rispetto dei diritti liberali espressi nella Costituzione.
Cosa si vorrebbe? Una normativa che differenziasse i cittadini in «normali» ed omosessuali. Che precisasse che i diritti degli eletti si distinguono a seconda delle loro inclinazioni o scelte in materia di sessualità. Una normativa di questo tipo sarebbe del tutto illegittima e contraria ai valori del nostro Stato e della nostra comunità. Parole espressione di una duplice ignoranza, dunque. Comprensiva anche delle regole che caratterizzano la nostra democrazia. Ed offese personali con tanto di nome e cognomi, dei consiglieri «diversi». Un fatto increscioso che il suo giornale relega al centro, in piccolo, in una pagina ancor più centrale. Non so se si debba dare tanta importanza al le parole di Ascierto. Ma di certo nasce una profonda indignazione. Ed una sfiducia per le forze politiche di destra. Ma qui può rivelarsi utile il ruolo della libera informazione giornalistica.. Potrebbe essere interessante sentire le scuse degli altri componenti di An (nella speranza che vengano!). Sarebbe bello che il mattino cercasse in quel partito i distinguo (che dovrebbero esserci), o parole che testimoniano un approccio democratico e tollerante. Perché non possiamo permetterci una destra che vuole normative differenziate per i cittadini, distinguendoli a seconda di sesso, razza e religione. E così potreste, forse, agevolare una transizione di An verso valori di tolleranza, evidentemente non ancora compiuta. Perché in questi mesi il vociare dell’estremismo xenofobo ed intollerante si sente echeggiare da ogni angolo del pianeta. E in qualche punto rappresenta purtroppo l’humus nel quale nascono l’odio ed il terrore.
Diego Zaggia (da "Il Mattino di Padova" di oggi)
…non e’ solo questione di Destra o Sinistra, io ci metterei dentro pure il Vaticano…e’ li’ che devono iniziare a cambiare le cose, se fosse cosi’ facile!