E ora pedofilo è chi “carpisce la fiducia di un minorenne…”

C’è una tra le varie norme (che per il resto approvo) del pacchetto sicurezza che mi fa davvero inorridire, ed è quella che riguarda l’accusa di pedofilia…

Basta chattare con un minore di 16 anni per beccarsi tre anni di carcere; allora come la mettiamo nei casi delle chat gay ? E come la mettiamo nei casi in cui sono padri o zii a violentare dei parenti ? Lì la fiducia non è carpita via chat, e non so nemmeno se si possa parlare di pedofilia tra parenti….

Tre anni di carcere ai pedofili che adescano minorenni via Internet. Istituzione della banca del Dna. Tre anni di carcere per i tifosi sorpresi armati anche 24 ore precedenti o successive alla partita. E confische patrimoniali per violentatori, piromani, e corruttori. Sono, queste, le principali novità del disegno di legge “pacchetto sicurezza” che sarà discusso oggi in consiglio dei ministri, ma che non ha l’approvazione di tutto l’esecutivo.

Il ministro alla Solidarietà sociale, Paolo Ferrero (Prc), “sta valutando come comportarsi” perché non condivide le norme che danno ai sindaci i poteri di emettere le “ordinanze lavavetri”. Il suo collega all’Ambiente, il Verde Alfonso Pecoraro Scanio, va oltre. “Non posso votare il ddl – ha dichiarato – se non ci saranno provvedimenti forti contro incendiari e avvelenatori, e se non saranno potenziati i forestali”. Altre riserve sono state avanzate dal ministero delle Pari opportunità: si profilano astensioni se non, addirittura, richieste di “aggiornamento”, e cioè di rinvio del cdm.

Il “pacchetto sicurezza”, al di là delle riserve della sinistra radicale, introduce vere e proprie novità, come, ad esempio, la facoltà di confiscare i beni dei mafiosi anche dopo la loro morte. La norma è stata introdotta dopo che, il 29 aprile del 2004, alla morte di Tano Badalamenti negli Stati Uniti (dove era imputato di associazione mafiosa), i suoi eredi hanno chiesto allo Stato la restituzione dei beni, del valore di centinaia di migliaia di euro, sequestrati nel 1985 al boss di Cinisi dai giudici Falcone e Borsellino.
La confisca dei beni scatterà anche per chi non è in grado di giustificare il proprio tenore di vita. Il ddl, articolato su 4 punti, prevede l’equiparazione di reati di allarme sociale (come furto, scippo o incendio boschivo), a quelli di mafia o terrorismo. Estende anche alle categorie di lavoratori autonomi “a rischio” l’accertamento dello stato di tossicodipendenza. Vieta ai pregiudicati di portare con sé armi giocattolo. E se la prende, in particolare, con chi commette reati sessuali.Pedofili e sfruttatori di minorenni condannati con pene esecutive, ad esempio, per beneficiare della legge Gozzini dovranno sottoporsi obbligatoriamente al un programma di riabilitazione.

Per chi adesca minorenni sotto i 16 anni on-line, inoltre, è prevista una pena fino a 3 anni. Per rischiare la condanna – recita il ddl – basterà chattare con un minore e intrattenere con lui una relazione “tale da carpire la sua fiducia”. Un giro di vite riguarda anche l’applicazione delle misure cautelari per reati che più provocano allarme sociale, dallo sfruttamento dei minori ai furti negli appartamenti. Una clamorosa novità riguarda il contenzioso fra pm e gip, là dove il pubblico ministero che si vede respinta dal giudice dell’indagine preliminare la misura cautelare, si rivolge al tribunale del Riesame.

Con la nuova norma, se il tribunale del Riesame dà ragione al pm, l’indagato va in carcere, prima, invece, bisognava aspettare il successivo pronunciamento della Cassazione. Il “pacchetto sicurezza” prende in esame anche la questione rom, non più rimpatriabili dopo l’ingresso della Romani nell’Ue. Nel 2004 i nomadi romeni espulsi erano stati 11.628, nel 2005 10.702, nel 2006 7.926. Questi cittadini potranno essere rispediti nel loro Paese dai prefetti per motivi di sicurezza pubblica.

Per la prima volta in Italia, sarà istituita la banca del Dna presso il dipartimento di Pubblica Sicurezza: i dati, conservati per 40 anni, saranno sotto il controllo del Garante per la privacy. L’ultima innovazione riguarda la lotta alla criminalità: le vittime di estorsioni o i testimoni di reati di mafia potranno ottenere un posto di lavoro nella pubblica amministrazione.


(23 ottobre 2007)

3 pensieri riguardo “E ora pedofilo è chi “carpisce la fiducia di un minorenne…””

  1. dopo la legge-censura sui siti e blog personali, sulla quale un portavoce del governo, Ricardo Franco Levi, smentisce e fa affermazioni che dicono l’esatto opposto del testo della legge censura-blogs… che ti aspettavi?

    che ci si poteva aspettare, dopo che ieri sera a porta a porta i politici di turno hanno dato sfoggio della loro totale ignoranza giuridica, paragonando l’omicidio colposo all’omicidio doloso (la cui differenza nelle definizioni è “granitica”) passando ore a dire le più grosse corbellerie immaginabili?

    Tra poco sarà reato il solo chattare tra maggiorenni e minorenni, e anche tra minorenni stessi (lo sai che se un minorenne si fa una foto senza vestiti e se la tiene sul cellulare è perseguibile per il reato di produzione e detenzione di materiale pedopornografico no?). Il regime di censura diventa piu’ forte di giorno in giorno.

    Ogni giorno si ha notizia di leggi scritte senza nessuna cognizione di causa e senza nessuna considerazione alle conseguenze e ai danni che queste provocano!
    Almeno Berlusconi le uniche leggi che faceva toccavano solo la sua sfera personale, questo governo ogni cosa che tocca, ne distrugge le basi democratiche, e riduce i piu’ elementari diritti civili.
    Assurdo.

    Solo Di Pietro si distingue un minimo da questi criminali.

  2. Solo verso le due norme che ho evidenziato in grossetto. Hai ragione…. l’ho citato tutto per informare, ma sono stato assolutamente poco chiaro 😉

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