L’Italia dei treni lumaca

 

MODICA (Ragusa) – Partiti undici ore fa da Trapani siamo arrivati in treno a Modica. Avremmo potuto raggiungere prima Mosca o Dakar e anche Dubai. Ci vuole più tempo per attraversare la Sicilia sui binari che volare da un'altra parte del mondo. E meno male che per un pelo non abbiamo perso quello delle 8.10, quell'altro delle 9.40 faceva un giro vorticoso e noi avremmo visto Modica e le sue chiese barocche solo domani mattina alle 7. Vanno piano i treni in Italia. E su certe tratte, anche più piano di venticinque o trentacinque anni fa. Portano ritardi da spavento, puzzano, si fermano all'improvviso in mezzo ai campi.

http://www.repubblica.it/2007/01/sezioni/cronaca/treni/treni-lumaca/treni-lumaca.html 

In Germania invece da pochi mesi, anche alcuni treni regionali viaggiano con l'impostazione d'orario a 200km/h. Per fare un confronto, i nostri treni Intercity sulla linea ad alta velocità Firenze-Roma viaggiano ad una velocità di impostazone di 180km/h. I tre interregionali rimasti (fino a pochi anni fa ce n'era uno ogni ora) tra Padova e Milano percorrono i 230km della linea a doppio binario, pianeggiante, che consente velocità fino a 180km/h in alcuni punti, in 2 ore e 55 minuti , ad una velocità commerciale di poco superiore agli 80km/h.

http://www.ferrovie.it/fol.tim/timdett.php3?id=2345 

8 pensieri riguardo “L’Italia dei treni lumaca”

  1. Io non mi lamento di Trenitalia. I prezzi dei biglietti sono assolutamente bassi. I credo la maggior parte degli altri paesi europei si paga molto di più (almeno in francia, in svizzera e sicuramente in gran bretagna).
    Ti faccio subito un esempio: gatwick – folkestone (circa 1h30): 19.50 sterline, circa 30 euro.

    Trento- verona: 1 ora = circa 5 euro

    Ci si deve lamentare davvero del brodo grasso?

  2. A proposito, se i treni puzzano ci sono 2 ragioni:
    1. I passeggeri sono talmenti luridi che lasciano il loro odore ovunque
    2. I passeggeri sono talmente luridi e maleducati da fare la pipì costantemente fuori dall toilette (alias hanno il pisello storto o la pisella storta).

    Dobbiamo essere noi i primi a trattare bene e con cura le cose pubbliche

  3. Una cosa che invece mi secca è la totale mancanza di treni dopo le 11 con partenza da milano: potrei sicuramente espandermi economicamente e “colonizzare” milano!

  4. Povero Interprete, il destino vuole che io e te non andiamo d’accordo su nulla. Tu sei tra i fortunati che , da Vicenza, hai ancora treni regionali (ergo, economici) da prendere. Ti sposti poco e nelle zone vicine. Prova a raggiungere Brescia , Milano, non parliamo di Firenze , e vedi che i prezzi dei treni IC/Eurostar sono, paragonati al potere di acquisto medio (forse tu prendi più di 1000 euro al mese, beato te) , cari esattamente come quelli stranieri, se non di più. A Londra, fatto pari il cambio euro/sterlina, i prezzi erano più bassi che a Padova (perchè lo stipendio medio londinese non è di 1000 sterline ma ben più alto). Ho speso personalmente 38 euro andata e ritorno, in seconda classe in intercity, per i 470km tra Padova e Rimini. Sul fatto che i treni puzzano, le cause che tu mi hai elencato credo siano vere solo in parte. I treni italiani sono sporchi. I capelli della gente sporcano i poggiatesta, se nessuno li pulisce. E non parliamo del sapone o della carta igienica che manca. Se la porta del treno si apre. Su uno dei tuoi cari e amati TAF verona-venezia, ho dovuto cambiare ben due carrozze per trovare una porta per scendere.

  5. Ehm a Londra forse prenderanno di più di 1000 sterline al mese, ma resta sempre e comunque tutto il resto dell’Inghilterra dove effettivamente si prendono 1000 sterline al mese (parlo del lavoratore medio)! Londra è un caso singolo, bisogna invece considerare l’insieme, sbaglio? E cmq è da circa un anno che non faccio interpretariati a Londra città, ma fino a un anno fa c’era la metropolitana a 2 sterline a tratta (alias 3 euro …). Certo che dal centro congressi di earls court fino a soho e tornare indietro erano ogni volta 4 sterline, mica poco!
    Cmq sì, forse frequento tratte non particolarmente costose, visto che lavoro spesso a Verona o al massimo vado in aereoporto a Venezia. Però anche per Milano le tariffe non mi sembrano eccessive. Certo che se poi prendiamo in considerazione l’Eurostar … beh quello costa molto di più anche in Inghilterra. Prova a prendere un Eurostar da Ashford International a Lille e poi mi sai dire! I prezzi sono da capogiro e sicuramente conviene prendere il traghetto.

  6. Cmq sono d’accordo, siamo di vedute diametralmente opposte su tutto. C’è forse una singola cosa che ci accomuna?

  7. Domanda: come mai in Inghilterra invece i treni, seppur costosi, sono puliti ??? Teniamo presente che il popolo inglese è notoriamente poco avvezzo all’igiene e che anche in Inghilterra ci sono persone incivili sui treni…..forse che al costo elevato del biglietto corrisponde un servizio (anche di pulizia) elevato???
    In Italia bisognerebbe vergognarsi dello stato dei nostri treni: io sarei disposta a pagare di più, ma a patto che la pulizia e la puntualità fossero rispettate!!!! Certi treni sembrano quelli dell’India, carichi di persone stile carro bestiame….. neanche nel terzo mondo !!!!

  8. Beh, diciamo che ORA sono più puliti. Fino a circa 4-5 anni fa i treni nel Kent facevano davvero pietà: oltre ad essere costosissimi erano davvero sporchi (a confronto sui nostri ci si può stendere la polenta) e risalivano probabilmente alla preistoria. Non so se ricordate che fino a 4-5 anni fa c’era ancora un mini sportellino per ogni 4 sedili che si apriva manualmente con un piccolo chiavistello. Per chiuderlo poi bisognava abbassare il finestrino e chiudere il chiavistello da fuori. Insomma preistoria.

    I treni sono stati rinnovati da poco, ma ho notato (circa una settimana fa) che i problemi sono gli stessi che qui da noi: il sanitario era occluso e conteneva almeno 3 litri di pipì. In compenso ci galleggiavano vari pezzettini di carta e … altro!

    Detto ciò ho cambiato toilette. Risultato? Il sanitario funzionava, ma non c’era né acqua né sapone per lavarsi le mani. Mi sono dovuto tenere le mani sporche fino al mio arrivo a Gatwick.

    Siamo sicuri che l’erba del vicino è sempre più verde? Sono un agguerrito sostenitore dell’Inghilterra e degli inglesi.

    La citazione sugli indiani mi ha fatto venire in mente Sundeep, un mio cliente indiano. Quando l’ho visto per la prima volta, si stava trapanando il naso con l’indice. In seguito, in tutta tranquillità ha cercato di stringermi la mano per salutarmi. A quel punto ho fatto cadere la mia borsetta e per raccogierla ho evitato di dargli la mano. E’ un buon cliente, paga bene e subito, ma non gli ho mai stretto la mano e non ci tengo a farlo. Lo so, sono OT, ma mi sembra un aneddoto divertente!

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