Marco se ne va

Oramai è ufficiale. Marco che negli ultimi tre anni e mezzo è stato il mio compagno fedele di gite, viaggi, vacanze, discoteche, un insieme di ricordi infinito e di momenti straordinari passati insieme, martedì prossimo parte per almeno tre anni per l'Australia, per conseguire un diploma di scuola superiore e trovare un posto di lavoro che gli consenta di studiare senza avere uno stipendio da miseria. Per me è un bruttissimo momento, per lui una possibile occasione di studio e un'esperienza nuova. E' una sconfitta per questo paese del cavolo che non dà un lavoro dignitoso (come stipendi, orari di lavoro, possibilità di studiare e lavorare) a giovani perbene evolenterosi come lui, presone buone e non gli – italianissimi imprenditori rampanti senza scrupoli – la razza SUV.  Avrei preferito che rimanesse qui perchè tanti sono i progetti che avevamo fatto insieme e che ancora non abbiamo realizzato (la gita in motonave al parco di Broni, le Cinque Terre, un viaggio all'estero) , però lui ha altre (legittime) aspettative. Andrà a Sydney dove già vivono suo fratello e la relativa moglie, in una città stupenda sul mare, dove potrà migliorare il suo inglese! 

E allora caro Marco, un grande in-bocca-al-lupo, sai che ci sarò sempre, anche se via internet- oramai , qualunque cosa accada !

Un abbraccio. 

8 pensieri riguardo “Marco se ne va”

  1. Scelta ESTREMAMENTE pericolosa (se vuole ritornare in Italia): è vero che da un punto di vista linguistico un soggiorno in Australia può essere davvero edificante, ma è anche vero che al suo ritorno (se poi decide di ritornare), non troverà una situazione affatto rosea: raramente i titoli di studio conseguiti all’estero vengono accettati in Italia, se non ulteriormente integrati con altri esami (quindi ci vorranno almeno altri due anni in Italia per veder riconosciuti i propri sforzi). Ahimè in Italia si accetta con difficoltà il titolo di studio conseguito all’interno dell’UE, figuriamoci un titolo di studio di un paese così lontano.
    … cose all’italiana ovviamente!
    Non ha comunque fatto una scelta sbagliata. In Italia già da tempo si promuove la politica del terrore e delle tasse ai lavoratori autonomi e industriali, e sinceramente, se continua così, mi trasferirò anch’io. Una mia collega trasferitasi in Olanda ha detto più volte: caro italiano, sei una lingua fantastica che mi permette di mangiare qui in Olanda, ma cara Italia, sei tanto bella, ma non ti voglio più vedere nemmeno in cartolina!

    La politica all’italiana dice chiaramente: vattente, non ti vogliamo!

    Buon viaggio Marco

  2. Cito Beppe Grillo:

    In Italia, se togliamo le seguenti categorie:

    – bambini
    – pensionati
    – dipendenti pubblici
    – sindacalisti
    – evasori
    – politici
    – falsi invalidi
    – disoccupati
    – criminalità organizzata
    – carcerati

    ciò che rimane sono due milioni di persone che producono per tutti. Persone che vengono vessate dai dipendenti pubblici, rapinate dalla criminalità organizzata, prese per il c..o dai politici, sbeffeggiate dai carcerati indultati, derise dagli evasori, compatite dai falsi invalidi, segnate a dito dai sindacalisti. Persone che versano i contributi per i pensionati e il sussidio di disoccupazione ai disoccupati. Due milioni di persone che tutto il pianeta ci invidia. Un miracolo economico. Ognuna mantiene un nucleo familiare di una trentina di unità. Ma è una razza da soma che si sta pian piano estinguendo. Gli italiani presto dovranno mantenersi da soli. Due milioni di persone sostengono, con le loro tasse, intere regioni italiane e classi sociali. Se qualcuno di questi due milioni è in ascolto, avrei una proposta. Contiamoci, firmiamo una richiesta di asilo all’Australia. Due milioni di lavoratori che producono l’intero Pil italiano sono una ricchezza non trascurabile. Un patrimonio dell’umanità. Ci basterebbe un pezzetto del Queensland o del Victoria. Una nuova vita senza parassiti. I circa 56 milioni di italiani rimanenti potrebbero farsi adottare dalla Fao. Ne avrebbero certamente bisogno.

    Ps: Spero che Bossi non mi telefoni.

  3. ogni parola ha un significato ,ma una frase non lo ha “MARCO SE NE VA” come già diceva interprete dopo sarà difficile tornare in italia dovrà fare molti giri, ed io ne so qualcosa sono straniera e vengo proprio dall’austria dove vuole andare marco ma sono venuta in italia perchè è brutto stare li dopo un po ti rompi i coglioni. Dicerto vi starete chiedendo come mai parlo bene l’italiano se vengo dall’austria semplice! mi piace l’italiano! marco non andare in austria! l’austria è brutta!

    un bacio e buona fortuna

  4. Non conosco l’Austria, ma Marco comunque va in Australia, che è un po’ più in là. Ad ogni modo se ti va dammi le tue impressioni sull’Austria, mi farebbe piacere condividerle con i lettori del blog. Ciao !!

  5. Non so che dire, a me piace molto l’Austria, specialmente a livello organizzativo. Mi sembra tutto bello e pulito. Premetto che sono stato solo a Innsbruck, ma ho avuto modo nel corso della mia carriera di tradurre per moltissimi relatori e uomini d’affari austriaci e mi hanno dato tutti un’ottima impressione: tutti estremamente complimentosi, tutti che ti trattano con il tappeto rosso. Qui in Italia, a parte in alcune aree, non sanno nemmeno che cosa sia un interprete, cmq questa è un’altra storia.
    Io a dire il vero ho vissuto in provincia di Bolzano (che culturalmente non mi sembra poi così diversa dal resto del Tirolo) e trovo i bolzanini, in particolare quelli germanofoni, particolarmente cordiali ed educati. Io poi di mio adoro la precisione e mi sembra che gli austriaci rappresentino proprio questa caratteristica. Ma si sa, l’erba del vicino è sempre più verde! Texa94, ti faccio i complimenti per l’italiano, peccato per la caduta di stile “ti rompi i coglioni”: espressione molto esplicita, ma davvero volgare. Prova piuttosto a dire: è tutto seccante!

    Ben tornato Fabio, adoro commentare il tuo blog (quando ritengo di avere le competenze in materia per farlo). Mi dispiace solo che il tuo ultimo post non mi lasci alcuno spunto per una replica costruttiva (temo che al di là dei bilanci aziendali le mie conoscenze in materia di banca e finanza siano limitate). Facci avere notizie di Marco, che sicuramente si starà godendo una fantastica primavera inoltrata, mentre noi tutti dobbiamo subire il freddo e le (orribili) novità della nuova finanziaria!

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