Quando le bugie dei farmacisti sono troppo grosse

Foto scattata ieri mattina davanti alla Farmacia Centrale di Via Gorizia, a Padova.

Un commento di un cliente apposto sul volantino di Federfarma contro il Decreto Bersani a Padova 

 

Roma, 19 lug. – (Adnkronos) – Il decreto sulle liberalizzazioni varato dal Governo cancella di fatto i privilegi e le rendite di natura anticoncorrenziale dei farmacisti che oggi hanno abbassato le saracinesche in segno di protesta.

Tra i privilegi che il decreto Bersani intende fare scomparire c’e’ l’assicurazione al figlio del farmacista di detenere la titolarita’ della farmacia in caso di morte del padre, ma anche il privilegio esclusivo delle farmacie di essere gli unici esercizi commerciali legittimati a vendere i medicinali da banco, insieme a cosmetici, scarpe, giocattoli e alimenti per neonati. Il decreto, che ha provocato le reazioni dei farmacisti, elimina anche il privilegio per i ‘vecchi’ farmacisti, e cioe’ coloro che gestivano farmacie prima del 1991, di essere gli unici cui la legge concede la facolta’ di costituire societa’ di persone e societa’ cooperative.

Non manca poi un altro e forse meno conosciuto privilegio che consiste nel fatto che l’incompatibilita’ prevista per legge tra l’attivita’ di grossista e quella di rivenditore, ai farmacisti non si applica. In base alla giungla di norme che regolano il settore, di fatto solo ai grossisti non titolari di farmacie e’ impedito di partecipare a societa’ di gestione delle farmacie e non il contrario.  Una normativa i cui effetti hanno fatto si’ che oltre 8.100 farmacisti, (circa la meta’ visto che le farmacie private sono 15.978 e quelle comunali 1.365) controllano 40 societa’ di distribuzione intermedia, cioe’ imprese grossiste -societa’ per azioni, cooperative, ecc.- che acquistano prodotti dalle industrie farmaceutiche per poi rivenderli a tutte le farmacie. La quota di commercio all’ingrosso controllata direttamente dai farmacisti e’ cresciuta nel tempo fino a raggiungere oggi il 34%, con un volume di affari che viene stimato in 5 miliardi di euro. 

Un commento su “Quando le bugie dei farmacisti sono troppo grosse”

  1. Sono talmente grossolonale le loro bugie che per fare breccia ora tentano la via della grande alleanza delle corporazioni. Tutti insieme appassionatamente per difendere i propri privilegi.

    P.S. Ottimo il tuo sito, anche io a giorni passerò il mio blog WordPress su un server locale.

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