“Mamma vado in Svizzera un week-end”

Anche stavolta la vicina, accogliente, liberale Svizzera non si è smentita. Mentre in Italia Vodafone e H3g si accapigliano a colpi di cause, mentre la Polizia postale dà la caccia ai cinquecentomila furbacchioni che hanno firmato il contratto per un videofonino 3 e poi sono passati al nemico “craccando” – termine ormai assai popolare – l’apparecchio comprato a prezzo d’affare, basta varcare la frontiera di Chiasso per scoprire che, anche in questo caso, ciò che in Italia è proibito qui si fa alla luce del sole. Come le coltivazioni di marijuana e come l’inseminazione eterologa, anche la guerra italica dei videofonini ha nel Canton Ticino un porto franco dove le regole sono meno severe che poche centinaia di metri più in basso, oltre il confine presidiato dai finanzieri.

http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni/scienza_e_tecnologia/svizzeracrac/svizzeracrac/svizzeracrac.html

E se c’è qualcuno che vuol venire con me, la società Cisalpino che gestisce i puliti e nuovi intercity tra l’Italia e la Svizzera, ha delle interessantissime offerte !

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