Da La Voce di Romagna, edizione Ravenna Faenza Lugo del 24 maggio 2005.
RAVENNA – Le locomotive elettriche più moderne non possono raggiungere Ravenna se non rispettando pesanti limitazioni di velocità. Per eliminare il vincolo occorre una serie di interventi sulla sede ferroviaria. Il problema per i treni passeggeri si porrà con l’estate del 2006 in quanto Trenitalia sta progettando con il prossimo orario dell’11 dicembre di ritirare dalla Roma-Ancona i pendolini Etr 450 che lasceranno il posto a composizioni intercity.
Com’è noto agli Etr 450 è affidato il nuovo Eurostar estivo Roma-Ravenna. Manca ancora l’ufficialità, ma Trenitalia sembra intenzionata a dedicare tutti gli Etr 450 al servizio low coast `treni Ok´. Cosa succederà la prossima estate con il fatto che le locomotiva E 444 oppure E 402, di solito adibite alla trazione degli Ic, tra Rimini e Ravenna non possono superare i 70 chilometri orari con ulteriori limitazioni a 50 su due travate metalliche?
Per questo motivo anche l’Ic notte Trieste-Lecce viene affidato alle locomotive E 656. Il problema riguarda anche i merci, le locomotive E 405 entrate recentemente in servizio sulla linea del Brennero, una volta giunte a Castel Bolognese devono rallentare la loro veloce andatura. Queste limitazioni frenano di fatto un miglior utilizzo della linea che oltretutto serve in caso di interruzioni sulla Bologna – Rimini come itinerario alternativo.
Intanto dal 12 giugno sarà attivo il nuovo collegamento Eurostar Roma-Ravenna e sempre da giugno nei fine settimana (sabato e domenica) viaggerà il nuovo collegamento Milano-Ravenna-Ancona che sarà effettuato con l’Etr 500 accessibile però a tariffa intercity [vedi topic Milano-Cervia, binario estivo]. Il servizio è stato da tempo sollecitato dalla Provincia di Ravenna, in particolare dall’assessore ai trasporti Gino Maioli. Anche l’Ascom di Cervia da tempo sostiene la necessità di migliori collegamenti a media e lunga distanza.
“La creazione del servizio Milano-Ravenna-Ancona – dice il direttore Cesare Brusi – è un segnale positivo ma molto debole.
Secondo noi è necessario anche il venerdì. Restiamo dell’idea che il Treno Azzurro termini il servizio raggiungendo Bologna come avveniva qualche anno fa”.
Aldo Viroli
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