Il furlan

Parsore dal nul al è simpri seren. Sopra le nuvole è sempre sereno.

Fret d’invier e cjalt d’istat, in chest mont al è simpri stat.

Freddo d’inverno e caldo d’estate, in questo mondo è sempre stato così.

Sot la nef, pan; sot la ploe fan

Sotto la neve pane, sotto la pioggia fame.

(Si dice per il frumento nel mese di dicembre).

Tant a va sot l’aghe tant va sot il sut

Tanto va in profondità l’acqua e tanto ci va il secco.

L’ombrene d’estat fas mal d’invier

L’ombra d’estate fa male d’inverno.

(Quando l’estate trascorre troppo mite o piovosa, non ci sarà un inverno freddo secondo la tradizione popolare).

Co starnudin i mus al ven bon temp

Quando starnutano gli asini viene bel tempo. (Questa proprio non la sapevamo).

La blave ‘e sta tai nui

Il raccolto sta nelle nubi

An di nef, an di ben

Anno di neve anno di bene

Se il cil al è seren e la mont a jè scure, no sta fidati, chi no ti sos sigure.

Se il cielo è sereno e i monti sono scuri, non fidarti, non sei al sicuro.

Marz sut, avril bagnat, mai temperat, beat chel ch’al à semenat.

Marzo asciutto, aprile bagnato, maggio mite, beato chi ha già seminato.

3 pensieri riguardo “Il furlan”

  1. be’ qua a Udine siamo nel periodo del ‘Friuli d.o.c.’…questo testo ci sta’ proprio bene..lasciamoci andare alle tradizioni!!! salutoni… luca

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