La terapia idropinica per la depurazione di fegato ed intestino era nota fin dagli antichi romani e oltre ad alcuni testi specifici pubblicati ad inizio ‘900 , ci sono dei libri in vendita che spiegano nel dettaglio caratteristiche delle diverse acque , caratterizzate da acidità e composizione molto differenti .
Una amica che ha come me la CFS, ma caratterizzata nel suo caso non da ipersonnia e problemi cognitivi (apprendimento , memoria, concentrazione, attenzione) bensì da difficoltà motorie e con una anamnesi di patogeni e parassiti intestinali , ha trovato grande giovamento , riuscendo ad aumentare la propria autonomia (e in queste condizioni è davvero un risultato straordinario).
Ho deciso anche io quindi . allettato dal fatto che lei sarebbe tornata alle Terme Tettuccio di Montecatini (PT) per tre giorni dal 22 al 24 agosto e che quindi non sarei stato solo, di provare la terapia idropinica.
Si tratta di una terapia che viene “passata” dal SSN con un ticket di 50 euro per un ciclo di 6 giorni + 6 (intervallati da un giorno di “riposo”) . Nel mio caso , sia i costi degli hotel sia problemi per avere alcuni giorni di ferie al lavoro hanno fatto sì che la prova sia durata solo tre giorni , troppo pochi per vedere grandi risultati, ma a mio modo di vedere sufficienti per capire se era dall’intestino/fegato che arriva la mia enorme stanchezza.
Devo ringraziare Sara per avermi guidato con pazienza , attenzione e dedizione in ogni fase dell’avvicinamento a questa nuova esperienza.
Già per una persona sana essere da soli in un ambiente completamente nuovo non è facile, se però hai una malattia che non ti aiuta nella logica, nell'”autoguidarti” nei percorsi , rischi di invalidare completamente la cura. E’ così che ho avuto una visita approfondita con la dr.ssa Bruno delle Terme Tettuccio che ha confermato alla palpazione il fegato grasso già evidenziato da una ecografia recente , e purtroppo non dovuto ad alimentazione sregolata o ad alto livello di alcolici, più facilmente aggravata dalla terribile mononucleosi che mi ha lasciato le transaminasi alte per una decina d’anni.
In attesa in ambulatorio (la visita è gratuita e compresa nel biglietto di ingresso alle Terme , 15 euro , o nei 50 euro per il ciclo di 6 giorni + 6 con il SSN) persone di ogni genere ed età e con le patologie più disparate (come l’artrite reumatoide, malattia autoimmune) con le quali abbiamo avuto occasione di parlare e che hanno riferito di effetti positivi di questa terapia di pulizia del fegato e intestino.
La stessa dottoressa mi ha prescritto quantità e qualità delle acque da bere: solo per il primo giorno anche l’acqua Leopoldina per stimolare l’evacuazione e due bicchiere prima di acqua calda Regina e poi Tettuccio, da bere in tre minuti mentre si cammina , intervallati da 10 minuti di pausa tra i primi due bicchieri di Regina e gli ultimi due di Tettuccio, il tutto a digiuno.
Dopo l’assunzione di queste acque si va in bagno e si può fare colazione.
Al ritorno da questi tre giorni, in cui ho avuto il grande piacere non solo di conoscere la bella città di Montecatini e Sara , ma anche di rivedere le amiche Luciana e Simona di San Giuliano Terme e le loro famiglie, gli effetti della pulizia del fegato di appena tre giorni si vedono nella pelle , nel viso e nelle mani, notoriamente collegate con il fegato.
Purtroppo la stanchezza fisica e mentale non ha mostrato miglioramenti; se fosse però così facile guarire da una malattia studiata da molti anni e con decine di integrazioni, diete alimentari, ecc. e che è la sorella della sclerosi multipla con alcuni giorni di terapia termale, forse la notizia si sarebbe sparsa.
Indubbiamente però nella CFS (e chissà in quante altre malattie) c’è una coesistenza di infezioni (intestinali ? nel cervello ? ) e in alcuni casi una terapia idropinica può fare la differenza tra l’essere allettati e no. Nel mio caso , oltre ad una immunodepressione (con un rapporto CD4/CD8 =1) , ho il virus HHV-7 attivo in PCR . Al momento però non ci sono farmaci per sconfiggere questo virus, come pure per l’Epsteinn-Barr , il virus della mononucleosi, per il quale ho anticorpi altissimi e sto valutando se trattare in inverno con il valacyclovir, interamente a mio carico ma con un costo sostenibile, sempre seguito da Immunologia a Padova.