La possibilità di sviluppare ME/CFS dopo un’infezione avrebbe una predisposizione genetica

In un articolo ancora dI Marzo 2016 della Griffith University australiana, a proposito del fatto che potrebbe essere presto disponibile un test per la diagnosi di ME/CFS, almeno per un sottogruppo di pazienti, si dice (credo per la prima volta con certezza) che  i biomarcatori trovati  nei malati di ME/CFS provengono da polimorfismi a singolo nucleotide (SNP), piccole variazioni genetiche, che colpiscono i recettori canali ionici. Questi SNP predispongono la gente alla ME/CFS. “In almeno il 70 al 80 per cento dei casi le persone hanno una malattia infettiva come la mononucleosi (glandular fever, in inglese) che innesca un cambiamento nell’espressione di questi SNP”, ha detto Staines. Questo provoca  sia i sintomi – come la stanchezza, perdita di memoria e dolori articolari – che i biomarcatori trovati dall’equipe della della Griffith.

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