Questo è come viene trattato un cliente Trenitalia

Treno Frecciabianca (in realtà intercity ristrutturato, più rumoroso che non prima della ristrutturazione, ma con biglietto piu’ caro del 30% ) 9746 da Venezia  a Torino Porta Nuova, 23 maggio 2011. Arriva a Padova con 13 minuti di ritardo su 30 di percorso, anche se sui tabelloni c’è scritto 5 minuti.

Il mio amico ha 15 minuti di tempo a Milano per cambiare il treno per Genova.  Avvisa il capotreno chiedendo eventualmente se potesse fare qualcosa, dato che molte e molte volte il capotreno , in casi diversi , si può mettere in contatto con il capotreno di altro convoglio per garantire l’arrivo a destinazione dei passeggeri.

Questi gli si rivolge in malo modo dicendogli: “Ma cosa crede che possa fare io ? Deve andare all’assistenza alla clientela in stazione “. Allucinante. Come se il capotreno non sapesse che alle 21 a Milano l’assistenza alla clientela è chiusa , e in ogni caso sarebbe inutile perchè perderebbe il treno. Il mio amico gli chiede il numero di matricola per fare una segnalazione, e il capotreno gli dice che lui non glielo dice e deve leggerlo lui, e poi si gira. Quando il mio amico glielo richiede, viene minacciato di essere identificato dalla Pol.Fer a Brescia. Vado sul sito di Trenitalia e cerco un numero che non sia un call center , il vuoto totale. Chiamo il club Freccia di Milano e Venezia, entrambi aperti fino alle 21 , ma non risponde nessuno (sono le 20.20) .
Questo è un paese da cui scappare, ma non certo per colpa dei giudici. Forse lo è perchè anche denunciare è troppo difficile. Abuso di potere.

 

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