La febbre dei tulipani

Nell’Olanda di fine Seicento il tulipano causò una vera e propria bolla speculativa , la prima grande ricordata nella storia. I bulbi venivano scambiati con maiali o pecore e ben presto iniziarono a valere più di una casa. Si trattò di un vero e proprio delirio collettivo, un contagio sociale della psicosi del boom: tutti comperano tulipani, perchè tutti altri vogliono comperare tulipani, perchè tutti si aspettano che tutti vorranno comperare tulipani e che quindi domani potrò vendere il mio tulipano a un prezzo più alto di quello a cui lo ho acquistato oggi. Tale cecità venne poi esasperata dall’introduzione e utilizzo di primitivi contratti finanziari (ma eravamo ne 1600!) che permettevano il commercio, in danaro reale, in bulbi che difatto non esistevano, in quanto non ancora piantati.
Lo spettacolare libro di Mike Dash, che ho letto quasi per caso alcuni anni fa e di cui si trova in Rete la prefazione di Matteo Motterlini mostra che la follia speculativa arriva da lontano, e che i danni , gravissimi, sono sempre gli stessi. Quattro secoli dopo ancora la nostra finanza mondiale non ha gli strumenti per evitarli. Qui sotto, i bulbi di tulipano nero che abbiamo acquistato ieri a “Verdecasa” appena piantati:

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