Avevo 24 anni, nel 1998, quando ho contratto una forma molto violenta di mononucleosi; i medici temevano in primis che avessi contratto il virus dell’HIV, perchè avevo i linfonodi grandi come palline da tennis, febbre elevatissima (mentre nella maggior parte dei casi non supera i 37.5) . Il peggio però, arrivò dopo: da quell’anno mi stanco con una facilità incredibile, vado a letto la sera entro le dieci e mezza, insomma, zero uscite la sera.
Non ne faccio un dramma – soprattutto quando vai dopo un incidente stradale a farti i plantari e vedi ragazzi di 18 anni con un gamba in meno – però indubbiamente la mia vita è cambiata e spero che in futuro la scienza trovi qualcosa che mi consenta di tornare a poter aver più ore di “vita”.
Già, perchè allo stato attuale, la maggior parte delle ore della mia vita utile (quella in cui non dormo), è dedicata al lavoro. Appena torno a casa, cena e letto. Ho trovato in rete questo opuscolo sulla mononucleosi realizzato dall’ospedale Careggi di Firenze che parla della mononucleosi infettiva, e delle possibili complicanze. In effetti, nella slide 30 si parla proprio sia della CFS (sindrome da stanchezza cronica), per la quale però non c’è una relazione certa, sia di astenia persistente e ipersonnia.
E, primo nella lista, streptococco B-emolitico di gruppo A (che ho da qualche anno) con infezioni delle vie aeree: ovvero, le mie continue faringiti.

E ancora: http://www.albanesi.it/Salute/mononucleosi.htm
Dopo l’infezione, il virus di Epstein-Barr stabilisce un’infezione latente, che permane e può riattivarsi periodicamente. Altre conseguenze più spiacevoli della mononucleosi sono state scoperte solo recentemente. In alcuni individui (soprattutto di sesso femminile) permane un’alterazione degli equilibri endocrini che porta a uno stato di stanchezza persistente, la sindrome da stanchezza cronica, una vera e propria patologia, spesso invalidante. Per evitare facili allarmismi e la possibilità di confondere un periodo di stanchezza successivo alla mononucleosi con l’instaurarsi di una nuova condizione patologica, la sindrome da stanchezza cronica (CFS, Chronic Fatigue Syndrome) è ormai facilmente riconoscibile in centri specializzati (per esempio il soggetto presenta un’alta dolorabilità di punti ben precisi).

Complicanze più gravi – Nei casi di immunosoppressione, sia essa congenita o acquisita in seguito ad altre malattie o trattamenti clinici, l’infezione del virus di Epstein-Barr può portare a gravi casi di infezioni croniche e neoplasie ai linfonodi. La ricerca medica si sta concentrando sulla possibile relazione tra tumori e altre malattie (come la sclerosi o l’AIDS) e l’infezione da virus di Epstein-Barr.
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