Un partito democratico stile Stati Uniti…

Topo Gigio è diabolico. Ha copiato gli slogan e il programma di governo dello psiconano. Che all’inizio se ne è risentito pubblicamente, ma poi ha capito. Topo Gigio li ha solo alleggeriti, ma di poco. Un “ma anche” qua. Un ripartiamo là. Un conflitto di interessi sbianchettato dappertutto. L’entusiasmo di Testa d’Asfalto per il suo seguace (perché se uno ti copia il programma vuol dire che lo approva, e quindi è dalla tua parte) è giunto fino a una dichiarazione di inciucio eterno. Topo Gigio lo tiene sulle spine e intanto lavora.
Giorno dopo giorno forma una squadra di governo con gli uomini dello psiconano. E’ come una campagna acquisti di Moggi, arriva sempre prima lui: il Roditor Cortese.
Veronesi, detto Cancronesi, diventerà il prossimo ministro della Salute. Ichino, giuslavorista in prima linea a favore dei precari (lui ne vorrebbe sempre di più) sarà ministro del Lavoro. La Bonino, che ha vigilato sul flusso incontrollato dei Rom in Italia e sui fondi europei alle mafie, continuerà la sua attività di ministro per la Comunità Europea. Per il ministero dell’Industria è stato arruolato Matteo Colaninno, presidente dei giovani industriali. Il padre Roberto, amico di D’Alema, è uno dei capitani coraggiosi con le pezze al culo che iniziò la distruzione di Telecom comprata a debito. Ed è stato anche (“ma anche”) condannato per il crac Italcase a 4 anni e un mese e all’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni.
Corre voce che Topo Gigio voglia completare la squadra con il figlio di Mastella alla Giustizia, Geronzi all’Economia (su segnalazione di D’Alema e Bersani), il figlio di Romiti al nuovo ministero di Val di Susa-Ponte-di-Messsina-nuovi-inceneritori con ampie deleghe alla manganellatura.
Si dice anche (“ma anche”) che Topo Gigio abbia scelto il portavoce, uno che fa concorrenza a Fede, Mentana e Feltri messi insieme. E’ il formidabile Riotta.
Non si interrompe un sogno, non si spegne un’emozione.

(dal blog di Beppe Grillo)

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