Inalazioni di acque termali , ma…

Per curare le mie faringiti quasi croniche (d’inverno, in continuazione, d’estate un po’ meno), sto seguendo una terapia d’assalto: delle specie di batteri liofilizzati (Ismigen) per attivare il sistema immunitario, delle punture di penicillina per neutralizzare il pericoloso Streptococco Gruppo A e una dozzina di inalazioni di acque termali (Acqua di Tabiano, all’Auchan con il 20% di sconto rispetto alle altre farmacie cittadine) . Nel manuale di istruzioni dell’apparecchio che uso tutte le mattine per le inalazioni , c’è scritto di non riciclare l’acqua usata perché non servirebbe a nulla essendo evaporato il principio attivo, l’idrogeno solforato. Su Wikipedia però ho letto che l’idrogeno solforato “è considerato un veleno ad ampio spettro, ossia può danneggiare diversi sistemi del corpo. Ad alte concentrazioni uccide il nervo olfattivo rendendo impossibile la percezione del suo sgradevole odore e può causare incoscienza nell’arco di pochi minuti.Un’esposizione a bassi livelli produce irritazione agli occhi ed alla gola, tosse, accelerazione del respiro e formazione di fluido nelle vie respiratorie. A lungo termine può comportare affaticamento, perdita dell’appetito, mal di testa, disturbi della memoria e confusione.”

Ehm…..

7 pensieri riguardo “Inalazioni di acque termali , ma…”

  1. E passare 24h/24 davanti al computer, hai mai pensato a quanto dannoso può essere????

  2. A me le troppe ore davanti al pc rendono isterico. Dopo una lunga giornata a tradurre mi metto sempre a fare qualcosa di manuale per scaricare la tensione (spalo la neve e sbuccio mele di solito)

  3. Caro Fabio che dire….
    non sei normale, hai presente il normale? ecco, NON sei NORMALEEEEE

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