Uno sfruttamento legalizzato

da "Il Padova" di oggi

È da un anno che lavoro gratis come stagista. A questo punto mi domando a cosa mi sia servito studiare, con tutti i connessi sacrifici. Dopo il quarto stage speravo di trovare un impiego retribuito ed invece così non è stato. Ho iniziato ogni stage sempre fortemente motivata, ho ricoperto anche ruoli di una certa importanza, ho lavorato sodo sperando che notassero l'importanza del mio apporto… ma in fondo perché l'azienda dovrebbe pagare una persona quando può avere, peraltro gratis, tutti i neo-laureati che vuole? Purtroppo si sta facendo un uso distorto della legge che "regolamenta" lo stage. Una formula che poteva essere pensata come opportunità formativa e di potenziale ingresso viene ormai quasi unicamente usata al posto di contratti a termine o a progetto o per rimpiazzare carenze di personale. E d'altronde lo stage sembra essere diventato un passaggio obbligato per  "l'inserimento" nel mondo del lavoro. Penso che qualcuno dovrebbe vigilare per impedire che le aziende approfittino di questo sfruttamento legalizzato.

3 pensieri riguardo “Uno sfruttamento legalizzato”

  1. Che persona stupida, ma come si fa ad essere così stupidi e farsi sfruttare per un anno gratis? A che pro? Vedo che persino i miei amici che stanno facendo il praticantato per diventare avvocati alla fine vengono pagati 600 euro al mese! Bah, lo so, sono il solito venale, ma NO SOLDINI NO PARTY!

  2. Conconrdo. o cerchi lavoro, o cerchi uno stage.
    se ti trovi a fare un colloquio con uno che ti dice: noi cerchiamo solo stagisti, sai bene a cosa vai incontro.
    alla peggio basta dire che sei disposto a fare uno stage solo se ci sono scopi di assunzione, nel 90% dei casi ti dicono subito se sono interessati o no.

  3. Certo Alberto, peccato però che le aziende non te lo dicono che loro cercano solo stagisti, anzi, generalmente ti fanno credere che lo stage è a scopo assunzione aggiungendo, a mò di ricatto, che se nel corso dello stage mostrerai “impegno, flessibilità e spirito di adattamento” allora, in tal caso, si potrà pensare ad un eventuale….contratto a progetto !! (è il massimo che si possono permettere).
    Ripeto: parlo per esperienza, o meglio, non ho mai fatto stage perchè neanche a me va di lavorare a gratis sapendo che poi tanto non ti assumono, ma ci sono tante persone che in buona fede ci credono al discorso dello stage a scopo assunzione (come peraltro dovrebbe essere), e così buttano via mesi o addirittura anni della loro vita a svolgere un impiego che non solo non avrà una continuazione, ma finirà anche nel curriculum come “lavoro temporaneo” screditando paradossalmente il lavoratore, perchè lo sappiamo tutti che un potenziale datore di lavoro non ama vedere elencate troppe esperienze lavorative nel curriculum di una persona…. Gli annunci di lavoro richiedono persone “con continuità lavorativa”, non persone che abbiano fatto stage di qua e di là……
    Se mi dite poi come si fa ad avere alle spalle una continuità lavorativa quando il massimo che un’azienda riesce ad offrire ad una DONNA è un contratto a progetto o una collaborazione occasionale…….
    A riprova di quanto ho appena scritto, giusto oggi sono stata contattata per un impiego, peraltro molto interessante, presso un ufficio che si occupa di formazione e comunicazione, ma ricadiamo sempre sullo stesso problema: mancano i soldi per pagare le persone e quindi il mio inquadramento sarà la BORSA DI STUDIO…. Sono soddisfazioni a 32 anni…..

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