Tredici anni passati invano ! Acap-aps, una gestione disastrosa

Sono passati invano tredici anni di gestione del trasporto pubblico padovano locale, prima Acap, ora Aps Mobilità Spa (stessi direttori , comunque), senza che le legittime richieste di un servizio di trasporto frequente veloce e soprattuto presente abbiano avuto risposta.
Risale al 1992 una mia raccolta di firme – ero al liceo all’epoca – per chiedere più corse sulla linea 4 Bragni, dove nei feriali non c’è alcun bus tra le 7.35 e le 8.10 del mattino, in piena ora di punta . E tredici anni dopo la corsa delle 8.10 parte quasi sempre in ritardo (non parliamo di pioggia, in tal caso parte come minimo alle 8.30!). E quando chiami il “servizio clienti” , ti rispondono che sì, lo sanno, e il motivo del ritardo è che “il bus arriva già in ritardo al capolinea per cui parte in ritardo”. Grazie.
Tredici anni fa si parlava di un sistema informativo che informasse l’utenza in tempo reale dell’andamento delle corse. Dopo tredici anni, solo una decine di fermate sono state attrezzate con una riga di display, tutte rigorosamente in centro storico (mentre è in periferia , dove ci sono meno linee che coprono la stessa tratta, che se ne avrebbe più bisogno). Stamattina, quando ho scattato queste foto, una era guasta (Riviera Ponti Romani), e nell’altra c’era un bellissimo “INFO BUS ARRIVI”. Quante decine di migliaia di euro dei contribuenti è costata questa operazione “informativa” , ennesima incompiuta ? In Piazzale Stazione c’è un bel display che mostra solo una decina di corse….ergo…io non sono mai riuscito a trovare , nemmeno di domenica, l’indicazione dell’orario del 14 per Ponte di Brenta. Forse che quel tabellone indichi solo una direzione, quella di … Largo Europa ?
Il tabellone poco informativo di Piazzale Stazione a Padova
Ma veniamo a ieri. Ho atteso il 14 ben un’ora (un’ora!) in largo Europa, dalle 16.30 alle 17.30. Da lì mi sono diretto in stazione…sono saltate ben 3 corse, pare a causa di un incidente che ha paralizzato il traffico. Ovviamente nessuno sapeva nulla, altro che infobus ! In stazione il primo 14 che è passato è stato letteralmente preso d’assalto ed io insieme ad altre trenta persone circa siamo rimaste a piedi ! Risultato: 1 ora e venti minuti , con il bus numero 7, per raggiungere da Largo Europa , la rotonda di San Lazzaro, alle sei di sera ! L’anno scorso sulla linea 18 , che ora rimpiangiamo in tanti, c’erano i bus doppi, quest’anno , dopo un inizio di potenziamento di corse e di mezzi grandi, ci siamo ritrovati con in bus da 12 metri, insufficienti a servire la zona Ponte di brenta- Ikea-Centro Giotto- Università- Stazione !
Ben dieci fermate attrezzate con un display che dovrebbe informare di quando passano i bus...utile no?
Un peggioramento rispetto all’anno scorso. In questi giorni c’è l’orario prefestivo, ovvero corse molto ridotte. Sulla linea 7 c’è una integrazione in alcune fasce orarie, ma sul sito web dell’Aps non ce n’è traccia, bisogna andare alla fermata a leggere il cartellino apposto. Non male come Information Technology.
E soprattutto, in agosto, quando oramai per vari motivi la città non si spopola più come avveniva in passato, i bus passano col contagocce. E le linee 4, 19 e 24, che fanno per gran parte della tratta lo stesso pecorso, viaggiano sempre accodate, così se ne perdi una le perdi tutte !
E’ della settimana scorsa un incidente che ha semiparalizzato tutta la zona di Padova Est. L’anno scorso avevamo il servizio Padova SMS che informava gratuitamente tutti i cittadini di incidenti, lavori in corso, deviazioni per traffico, ecc. Era davvero ottimo e soprattutto non era sostituibile da nessun altro tipo di servizio, perchè raggiungeva ovunque tutti gli iscritti. Ora , il servizio è a pagamento e su richiesta del cittadino, quindi inutile. Come posso spendere 15 centesimi ogni volta prima di uscire in macchina o in bus ? Anche qui, un passo indietro, questa volta dell’Amministrazione Comunale. I Verdi “esprimono soddisfazione”, come si legge sui quotidiani, “per la riduzione di inquinamento elettromagnetico”; io esprimo insoddisfazione per l’inquinamento e le ore perse nel traffico che l’abolizione di questo servizio ha comportato. L’Amministrazione Comunale (tre giunte di sinistra e una di destra) è anche azionista di maggioranza dell’Aps. E a questa vanno addebitate le responsabilità per questa gestione , chiamiamola senza risultati, del denaro pubblico. Dopo tredici anni, un padovano non può ancora utilizzare i mezzi Sita-Acap nell’ambito urbano con un solo biglietto, mentre a Bologna dal 1990 chiunque può con un sms sapere quanto ritardo ha una specifica corsa di una determinata linea dei bus ! Ah, attendiamo le telecamere sui mezzi pubblici. Mi fa venire in mente la presentazione di internet ad alta velocità sui treni Eurostar, quando ogni giorno interi treni vengono soppressi o arrivano in ritardo per mancanza di materiale e scarsa manutenzione. Ma quella è un’altra Spa !

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