“Ciao ti piace la mia nuova auto? Ha il GPS e il Bluetooth, si prende l’indirizzo dal mio telefono e mi porta a destinazione.”
“Mmmm, ma che sistema operativo ha?”
“Windows Automotive, credo.”
“No guarda, io ho preso la vecchia Diane del nonno e ci ho messo su Linux: ha 35 cavalli ma fa i 180 all’ora, trasporta 7 persone, traina un rimorchio da 8 tonnellate e fa Genova Milano in 1 ora guidando da sola.”
“Bello! Me la fai provare?”
“Certo, prego.”
“Perché non si apre la porta?”
“Perché, vuoi entrare dalla porta?, Noooo, non è sicuro entrare dalla porta, non ne hai bisogno, dalla porta potrebbe entrare un ladro. Entra dal finestrino!”
“Ok, ma non mi fa entrare lo stesso.”
“Certo, il tuo nome non è scritto sul libretto di circolazione, aspetta che lo porto alla motorizzazione e lo aggiungo… Ok fatto.”
“Ok, sono dentro. Ma…. il volante? i pedali?”
“A non lo sapevi? Se vuoi usare il volante ed i pedali lo devi sapere prima, devi uscire e prenderli dal bagagliaio.”
“Non si apre.”
“Certo!, Sul libretto di circolazione c’è scritto che puoi entrare solo dal finestrino, mica che puoi aprire il baule. Vabbè tieni questo permesso temporaneo e prendi quello che serve.”
“Uff… che fatica! Fatto. Ma… muovo i comandi e non succede nulla!”
“Sicuro! Tu adesso hai i comandi, ma li devi collegare al resto della meccanica, cosa credi?”
“Mmmmm cosa vuol dire scegliere il senso di rotazione del volante?”
“Bè la macchina è mooolto personalizzabile, lascia a te la scelta se andare a destra quando sterzi a destra oppure a destra quando sterzi a sinistra, e viceversa. Ah… ehm.. attento a scegliere bene i pedali…”
“Vabbè dai prima di partire accendiamo la radio?”
“….. non so come dirtelo….”
“Si?”
“La radio non c’è.”
“Non c’è?”
“No. Ti spediscono gli spartiti ed il testo, e le canzoni devi suonarle e cantarle tu… Vuoi mettere la soddisfazione?”
“Non è che sia comodissima ’sta macchina, però.”
“Ah! Sei un servo del sistema, delle multinazionali che ti vendono auto sulle quali sei costretto a spegnere il motore per sostituire un pistone. Puah!”
“Andiamo in riviera?”
“Aspetta!”
“Che c’è adesso?”
“Devi prima fare un piano di viaggio, da notificare all’ANAS, e poi controllare le cartine stradali che hai a bordo.”
“Prendiamo l’autostrada?”
“…..er… ehm…”
“No?”
“Non puoi andare in autostrada con questa auto.”
“E perché?”
“Non mi voglio mischiare alle auto che usano tutti! E poi, trini antan…. a.. cmp… gh gh ..p.”
“EHHH?”
“Uff, non è compatibile, VA BENE?”
“Compatibile?”
“Si la sbarra del casello non si apre, per questa auto.”
…..
“Ok arrivati. Ma non funzionano i freni! Adesso come facciamo? Chi è il tuo meccanico?”
“Intanto quest’auto non si guasta mai, se succede qualcosa è solo colpa tua: chissà cosa hai fatto con quel pedale! Le rarissime volta che ho avuto qualche problema ho dovuto cercare qualcuno che avesse un’auto simile e che fosse disposto ad aiutarmi con pazienza, magari chiedendo ad altri suoi amici. Non esiste un’officina autorizzata per quest’auto.”
“Ok, ho tirato il freno a mano.”
“Che fai? Non vorrai spegnere il motore?”
“Si perché?”
“Il motore di questa auto NON SI SPEGNE MAI! Nemmeno sotto tortura! Sono 6 anni che non la spengo, e pensa che nel frattempo ho cambiato 3 volte le bielle…”
Tempo dopo….
“Azz!”
“Che succede?”
“La mia auto Windows Automotive ha appena preso un virus, il cruscotto vuole vendermi viagra e mi mostra donne nude!”
“Siamo fermi allora…”
“Aspetta arriva qualcuno!
“E’ un tipo su un auto tutta bianca, silenziosa, leggera, linea morbida e sinuosa. Sta bevendo un drink mentre prende il sole sul tetto e l’auto guida da sola…”
“Meno male, si ferma.”
“Ci dai un passaggio?
“Ma non guidi, tu?”
“No, non ho la patente, non ho la minima idea di come si guidi un’auto, e non ne ho bisogno: le dico dove devo andare e lei mi ci porta.”
E perché la tua auto, la sdraio, la crema abbronzante, il drink, i vestiti, gli occhiali, il libro che leggi, sono tutti della stessa marca?”
“Perche così vuole il mio consulente d’immagine.”
“Ehi! E’ una mela quella?”
“Si. Non posso caricarvi, comunque.”
“Perché?”
“Perché?”
“Non siete della marca giusta. Ciao!”
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