Dal “Gazzettino” di oggi

Voglio raccontare una storia raccapricciante in merito alle abitazioni, cosiddette popolari, dell’ATER di Padova e in special modo quelle del quartiere di Torre in provincia di Padova. Gli appartamenti, di varie metrature, circa tre anni fa sono state consegnate alle varie famiglie. E fin qua niente di strano ma man mano che queste famiglie traslocavano nel parcheggio del condominio cominciavano a vedersi fuoristrada, macchine sportive nuove di pallino. Non riuscivo a capire come questa gente alla quale era stata consegnata una "casa popolare" potesse permettersi questo "lusso". Ma una mattina, ciliegina sulla torta, passando per via Luxardo (ubicazione dei condomini ATER) nel parcheggio condominiale è spuntato un bel camper nuovo (per intenderci quelli da 35-40 mila euro). Come tutto ciò non bastasse durante l’estate sempre nello stesso parcheggio condominiale ho potuto "ammirare" anche un motoscafo. L’anno scorso invece nel parcheggio del condominio ATER ho visto spuntare un altro camper.

Volendo informarmi sono venuto a sapere che la tipologia di gente alle quali vengono assegnate queste abitazioni: 1) Anziani e persone disabili; 2) liberi professionisti come idraulici, elettricisti, parrucchieri e chissà che altro; 3) categorie agevolate come le forze armate alle quali viene assegnato una percentuale di abitazioni a disposizione.

Non sono stato capace di sapere sei vi è una famiglia di un certo operaio monoreddito o no.

Ora mi chiedo come possa essere possibile tanta leggerezza (non vorrei dire compiacenze) da parte delle autorità competenti addette alla assegnazione di queste abitazioni.

In ogni caso penso che, secondo lo statuto dell’ATER, chi ha diritto alla casa ATER non potrebbe mai avere tante abitazioni da poter spendere quei "pochi" soldi necessari (non per pagare le rate del camper) alla sopravvivenza come vi sono centinaia di famiglie al limite della "fame" che avrebbero bisogno di un alloggio cosiddetto "popolare".

Franco di Padova

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