Momenti di ordinaria … “sanità”

Personalmente mi reputo una persona per il momento fortunata, visto che fino ad ora non ho mai avuto necessità particolari di ricorrere alla sanità o alla medicina urgente. Tuttavia oggi ho dovuto rendermi conto di come sia cambiata la situazione rispetto a qualche anno fa.
Dovendo prenotare una visita medica oculistica per mio padre, mi reco innanzi tutto alla ULSS di Padova in via scrovegni. Fortunatamente non c’è coda e mi trovo subito davanti all’impiegata per le prenotazioni:"mi serve subito l’impegnativa, appena l’ha fatta può telefonare a questo numero verde 840.000.664 e prenotarla telefonicamente, tenga pero’ presente che i tempi di attesa per le visite sono di 3 mesi circa".
Sulle prime rimango allibito, se è vero che l’obbligo dell’impegnativa c’è sempre stato (giustamente) per la visita medica, non capisco invece l’obbligo al momento della prenotazione. Mi spiego meglio: una volta l’impegnativa aveva una durata limitata, i tempi di attesa per le visite potevano essere talmente lunghi da costringere il paziente a rifare l’impegnativa scaduta prima della visita effettiva. Ora non c’è niente da fare, non si possono più prendere certe scorciatoie, prima l’impegnativa e poi (forse) la visita.
Non mi soffermo nemmeno sui tre mesi necessari, l’ultima volta che ero stato li ne bastavano due e secondo me erano già tanti, tre poi…!
Augurandomi di poter fissare una visita in tempi relativamente non eterni, mi reco allora dal mio medico di base, che riguardo alle visite riceve solo su appuntamento.
Ricordo bene l’ultima volta che ho telefonato: le prenotazioni cominciavato alle 8.30 di mattina, ma quando finalmente sono riuscito a prendere la linea cinque minuti dopo sono riuscito a mettermi in lista per il rotto della cuffia.
Per le ricette la prassi era quella di andare in ambulatorio, fare le richieste alla segretaria che tra un paziente e l’altro andava dal medico a farsi firmare le impegnative, e nel giro di 15 minuti era possibile uscire con la ricetta pronta. Oggi entro in ambulatorio e scopro che la segretaria è in ferie (beata lei!), al suo posto un cartello: per impegnative e ricette, scrivere una richiesta scritta e metterla nella cassetta del rispettivo medico, sarà possibile venirla a ritirare il giorno dopo.
Cerco inutilmente allora un modulo per compilare la richiesta, cerco anche dietro al bancone della segretaria, ma niente. Mi chiedo come abbiano fatto gli altri prima di me, e sbirciando nella cassetta (aperta e non chiudibile…) scopro che tutti hanno usato il classico fogliettino di dimensione 9x9cm. Cerco una penna, scrivo i dati anagrafici, il tipo di richiesta e sperando di aver scritto tutto quello che il medico ha bisogno di sapere la imbuco. Sono uscito di casa pensando che sarei tornato con una prenotazione, invece devo aspettare domani per l’impegnativa (sperando di non aver sbagliato qualcosa nel biglietTINO) e solo dopo potrò chiamare l’USLL per una visita che mi hanno già detto non avverrà prima di tre mesi. Nel frattempo mio padre sceglierà di farne una privata alla modica cifra di 150 Euro, e io ho potenzialmente sprecato un giorno di ferie dal lavoro.
AUGURI!

Alberto Baldan
albald@bigfoot.com
http://alb.hey.to

Un commento su “Momenti di ordinaria … “sanità””

  1. …come ti capisco…sapessi cosa e’ successo a me e mia moglie in Questura a Udine…Che VERGOGNA!!!!!!

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