Tratto dal bellissim…

Tratto dal bellissimo sito di Alberto Allegro , mio ex-collega che ora si trova a Shangai, che trovate nei link qui a sinistra:

Lin ha visto arrivare i bulldozer, spazzare via il mondo dei suoi padri, e nascere come funghi i nuovi grattacieli. Egli, come tutti i suoi coetanei, ama quelle nuove torri, quelle nuove case, quella nuova possibilità di vita. In dieci anni lui ha visto cambiare il suo mondo e le sue prospettive. Ha deciso di approfittarne. Non ha voluto perdere tempo sui libri di scuola, voleva vivere subito. Al compimento dei 18 anni, con la fine della scuola dell’obbligo, grazie anche ai suoi piccoli occhialini da  studentello, lo stato gli ha regalato 2 o 3 anni di vita, scartandolo dall’obbligo di prestare il servizio militare, e subito si e’ tuffato nel lavoro, con l’obiettivo di crearsi un nuovo futuro. I primi stipendi, e il boom economico hanno fatto il resto, e affascinato dal nuovo mondo che cresceva davanti alla porta di casa, ha deciso di fare il salto e di andare a vivere da solo. Ma ben presto si e’ reso conto che il nuovo mondo costa, e parecchio anche, che l’indipendenza costa, e che anche il suo buon stipendio non era sufficiente per permettergli di realizzare il suo sogno. E Lin e’ ritornato nella sua vecchia casa, con i suoi genitori, e ha ripreso ad andare allo Starbucks Coffee, tutti i giorni dopo l’orario di lavoro, a scrivere lunghe lettere d’amore a quella ragazza Canadese, che ha conosciuto durante un’estate qui a Shanghai, e della quale si e’ innamorato. Con lei progetta il suo nuovo sogno, di scappare da questa città, da questa Cina, di raggiungerla laggiù, di iscriversi all’università’, di prendersi una laurea, e magari un giorno poi ritornare. Ma Lin e’ ancora in quel Coffee a sognare, e lo troverete ancora  a lungo, a quel tavolo all’angolo, perché non e’ facile scappare da qui, serve il permesso, serve chi ti invita, serve chi ti paga tutto, servono anni per tutto ciò, perché non puoi portare soldi con te, non puoi partire quando vuoi, perché non puoi fare quello che vuoi, anche se sei nella nuova Shanghai. E intanto Lin e’ seduto lì, e vedrà passare anche questo Natale, lui che aveva sognato di farlo con la sua fidanzatina, lui che aveva sognato di scambiarsi i regali la sera del 25 sotto l’albero, quell’albero che non si può permettere nella casa dei genitori, perché troppo piccola, lui che continua a vivere al distretto, lui che non sorride, che si sente un “Young Old Boy”, lui che sogna di “fare l’Americano”, seduto al tavolo all’angolo nello Starbucks Coffee in Nan Jin Xi Lu Rd. a due passi dal Natale.

shangai

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