E’ venerdì 29 luglio, devo scendere a Padova per passare un week-end nella città del Santo , e visto l’enorme flusso di traffico previsto, scelgo di prendere il treno. La scelta ricade su uno dei pochi treni che portano a Padova senza cambiare a Mestre, l’intercity notte Trieste-Lecce in partenza a Portogruaro (VE) alle 21.02. A Mestre una viaggiatrice si sente male perché l’aria condizionata non funziona . Il guasto riguarda alcune carrozze di seconda classe (carrozze non nate per gli intercity ma vecchie di vent’anni e ristrutturate alla meno peggio) ed i finestrini sono bloccati e così il treno ritarda in continuazione la partenza tra le proteste dei viaggiatori a terra che si rifiutano di proseguire un viaggio per oltre 1000 km mentre alle dieci di sera ci sono in stazione oltre 30 gradi. Dato che nel frattempo nessuna informazione viene data ai viaggiatori sull’orario di effettiva partenza del treno intercity, decido di prendere l’espresso per Bari in partenza alle 22.19 da Mestre, tuttavia il treno non parte. Mezz’ora dopo l’orario previsto partono in contemporanea da Mestre l’intercity e l’espresso in direzione Padova, ma a Dolo ci fermiamo in mezzo ai campi. Nessuno sa nulla . Il mio amico che mi attende in stazione a Padova è allibito: i teleindicatori annunciano un ritardo di 30 minuti del mio treno, passati i trenta minuti il ritardo passa ad un’ora mentre noi siamo fermi a Dolo.
A Padova l’assistenza alla clientela è ovviamente chiusa (perché i treni viaggiano anche di notte ? ) , e i ferrovieri in servizio in stazione al binario 1 chiusi A CHIAVE nei loro uffici e a nulla serve al mio amico bussare nell’ufficio del Dirigente Movimento per sapere che cosa stia succedendo. Chiedo al capotreno il motivo di tale ritardo e mi viene detto che c’è un guasto al treno davanti al nostro (l’intercity sul quale ero salito a Portogruaro) e che dopo 2-3 minuti partiremo. Non capisco perché non si siano utilizzati gli altoparlanti in dotazione per avvisare tutti i viaggiatori invece di lasciarli all’ignaro di tutto. Stessa cosa in stazione a Padova: mentre centinaia di viaggiatori attendono i due treni, l’unica voce è quella del computer che annuncia il treno intercity notte delle 22.30 con un’ora di ritardo. A mezzanotte quel treno non è ancora arrivato e in questa mezz’ora nessuna informazione viene data ai viaggiatori. Ma come si fa ?
E i ferrovieri in servizio al binario 1 perché non si sono nemmeno degnati di informare i viaggiatori (con una voce umana) che c’era stato un guasto ? Per farla breve, l’intercity notte atteso a Padova alle ore 22.27 è giunto a mezzanotte e dieci. Pochi minuti dopo, il mio treno espresso. Mentre quattro ferrovieri sono stati licenziati da Trenitalia per aver collaborato con la trasmissione Report che denunciava la mancanza di sicurezza nelle Ferrovie italiane, continua l’andazzo dei viaggiatori abbandonati a se stessi nei treni e nelle stazioni mentre sono all’ordine del giorno ritardi, sporcizia e guasti sui treni di ogni categoria (intercity, regionali, Eurostar), sia che facciano capo alle Regioni (treni regionali ed interregionali ) sia a Trenitalia (che gestisce il traffico a media e lunga percorrenza), il cui maggiore azionista è il Ministero del Tesoro . Un altro mracolo italiano.
Marco Peressutti
Ormai i treni non hanno senso di esser presi.
– costano praticamente quanto il rispettivo viaggio in auto
– soffrono dei ritardi tanto quanto la possibilità di trovare coda in autostrada
– non offrono la possibilità di scegliere strade alternative come succede alle volte in auto
– in moto si fa comunque molto prima che in macchina…
a voi le conclusioni 😛
ciao Alberto,ecco le mie conclusioni:
non è proprio come dici tu.parliamo di costi.un esempio semplice ma che rende l’idea.
l’anno scorso io e fabio siamo scesi in Puglia con una mega offerta di Trenitalia a soli 15,00 andata e altrettanti il ritorno per Padova-Foggia.quindi fanno un totale di 30,00 a testa.
mia cugina stessa strada ma in macchina con il marito e quindi due persone hanno speso la bellezza di 700,00 andata e ritorno tra benzina e autostrada.prima di partire ovviamente son passati dal meccanico per un giusto controllo della macchina prima di affrontare un così lungo percorso.ti pare uguale come spesa Alberto?Anche se io e Fabio non avessimo usufruito dell’offerta di Trenitalia avremmo speso 60,00 a testa a/r, il doppio si, ma mai quanto i miei cugini.C’è anche chi usa il treno quotidianamente per andare a lavoro!!
Diciamo che l’Italia è allo sfacelo!Davanti ai problemi non ritengo normale tirarsi indietro,ma non parlo solo delle Ferrovie Italiane.Questi servizi vivono grazie a noi che ne usufruiamo.E comunque ti consiglio di farti un viaggio in Sicilia con la macchina,Alberto.Ma prima dovrai passare sulla Salerno-Reggio Calabria.Buona fortuna!
mi suggeriscono anche che il treno inquina infinitamente meno di un’automobile ….