La regione Marche investe 10 milioni di euro nel potenziamento ferroviario

Mentre i pendolari del Veneto vedono per l’ennesima volta rinviato l’avvio del servizio metropolitano regionale, prima previsto per dicembre 2012 (“Se siamo Nembo Kid”, disse l’Assessore Regionale ai Trasporti Renato Chisso, di Forza Italia) , poi per giugno di quest’anno, e per ora rinviato a settembre-ottobre, arrivano fin da giugno tagli dei treni regionali sulla direttrice Portogruaro- Venezia.

Il presidente della Regione Veneto, il leghista Zaia, invoca soldi da Roma per potenziare il trasporto regionale, ma le regioni Toscana ed Emilia-Romagna destinano il triplo / quadruplo della regione Veneto, e la differenza si vede.

Un treno Minuetto elettrico in sosta in una stazione delle Marche.

La Regione Marche ha investito 10 degli 11 milioni di euro costati per l’elettrificazione della linea secondaria Porto d’Ascoli- Ascoli Piceno, lunga 32 km, cosa che consentirà l’accantonamento delle vecchie automotrici diesel risalenti agli anni ’70 e l’utilizzo di moderni treni Minuetto. Ma l’elettrificazione da sola non basta, un caso tra tutti lo scandalo della Monselice-Mantova, elettrificata e percorsa da treni diesel inquinanti, vecchi, lenti e poco capienti. La Regione ha deciso – ed è qui la cosa importante che mostra una politica di destinazione diversa del denaro pubblica – di aumentare il numero delle coppie di treni da 3 a 19 . Un grande potenziamento quindi.

 

Le Regioni non sono tutte uguali, e al Veneto di virtuoso è rimasto solo l’aggettivo del governatore Zaia.

Veneto, la peggiore d’Italia del nord per il servizio ferroviario.

Il rapporto Pendolaria 2011 di Legambiente , scaricabile online, traccia un quadro terribile del taglio dei treni regionali in Italia. Spicca – in negativo – tra le varie regioni il Veneto con un -20% di treni regionali. Solo pochi giorni fa il presidente della Regione , il leghista Zaia, ha dichiarato che deve essere lo Stato a finanziare il trasporto ferroviario. Questo in una regione che , quando si parla di strade (magari da far gestire ai privati con pedaggi altissimi, tipo la futura Pedemontana o anche il Passante di Mestre che risulta l’autostrada più cara d’Italia – e per fortuna non attraversa i monti!) , di progetti e di cantieri ne ha molti. E’ una miopia tipica della Lega e del PdL in Veneto, che nella Regione affianco (la Lombardia) hanno un assessore di Forza Italia che si metteva a scattare foto (e per questo fu fermato dalla PolFer, alla faccia della democrazia e della trasparenza della gestione di Moretti delle Ferrovie Italiane) ai treni sporchi o ai wc guasti , ed una regione che , pur aumentando i prezzi dei biglietti dei treni, non ha effettuato alcun taglio.

Da tempo parlo, su questo blog, di quanto vengano “rallentati” i regionali , principalmente per il fatto che Trenitalia viene remunerata sulla base di quanto tempo un treno “impegna” la linea. E’ così che gli ex interregionali Venezia-Milano che impiegavano 10 anni fa 2 ore e 30 minuti, ora arrivano a 2 ore e 55 minuti, spesso con forti ritardi (domenica scorsa , sul mio, 85 minuti di ritardo in arrivo a Padova, senza diritti ad alcun rimborso perchè non previsto nel contratto tra Trenitalia e la Regione Veneto, due settimane fa soppresso tra Brescia e Milano).

Regionale Veloce arrivato a Padova con 85 minuti di ritardo.

Gli ex interregionali Padova-Bologna impiegavano 1 ora e 15 miuti ed ora siamo ad 1 ora e 35 minuti, pur con una linea che ora è stata interamente raddoppiata (mancava il tratto Pontelagoscuro-Occhiobello) ed innalzata la velocità con interventi tecnologici (i treni più veloci ora impiegano meno di un’ora tra Padova e Bologna, ma costano 23 euro contro gli 8,95 euro dei regionali “veloci”).
Tra Padova e Venezia gli ex interregionali impiegavano 29 minuti , ora 34-35 minuti anche se la linea è stata quadruplicata  e non c’è più la scusa del “collo di bottiglia”. Dunque un grazie al governo regionale di centrodestra. A forza di ripetere “Veneto ai Veneti” , i veneti sono rimasti senza treni e con le prossime opere stradali in gran parte a pedaggio. Però per carità, non hanno aumentato le tasse.