L’informazione medica al paziente: il mio caso dopo la settoplastica (e in previsione della tonsillectomia)

Dopo la fortissima mononucleosi che presi nel 1998 ebbi faringiti ricorrenti per cui tampone faringeo e visite da vari medici ORL erano la prassi. Ne ho viste di tutti, e di troppi colori.
Un medico del Poliambulatorio Arcella mi disse semplicemente che dovevo togliere le tonsille. Punto. Non una parola di più . Altri specialisti ORL invece avevano parere opposto, per il fatto noto che le tonsille svolgono una funzione di protezione delle vie aeree che in loro assenza verrebbe a mancare.
La comparsa di una rinite cronica ed il peggioramento della stanchezza diurna, soprattutto post-prandiale (e di quella serale) mi hanno fatto tornare più volte in reparto ORL, prima all’Ospedale S. Antonio, dove vari referti dicevano che il mio setto era “sostanzialmente in asse”.
Dato che la mia stanchezza peggiorava sempre di più sono tornato al Policlinico dell’Ospedale Civile dove mi hanno consigliato una polisonnografia, che dati i tempi di attesa enormi a Padova (oltre un anno) , ho fatto all’Istituto Besta di Milano dopo appena due mesi di attesa. Il risultato era che ho 13 apnee /ipopnee notturne con un indice di saturazione minimo dell’85% (grado lieve di OSAS, però ai limiti con la classificazione moderata) . Una nuova visita al Policlinico (quindi in una struttura differente) mostra che il setto sinistro è “decisamente” deviato , e quindi vengo operato di settoplastica nei primi mesi di quest’anno.
Ora respiro meglio, e me ne accorgo, sicuramente l’operazione andava fatta e sono contento di averla fatta, ma la stanchezza post-prandiale e quella serale non sono migliorate. “Certo ! Con l’ugola che si ritrova ! “. Questo è stato il commento dello spacialista, il 10 maggio scorso. Leggo (leggo IO, nessuno mi dice niente) dal referto che l’indice di grado tonsillare è 3 e l’indice Mallampati-Friedman è 3 anch’esso. Cerco IO su internet cosa vuol dire questa classificazione.

Grado tonsillare e scala Mallampati-Friedman

Questa semplice osservazione, oltre al testo contenuto nel sito, mi fanno comprendere che la posizione palatale è una cosa che cambia da persona a persona, e che si tratta di una questione meccanica, un po’ come quando si interviene con gli apparecchi di ortodonzia  per migliorare la chiusura (e la masticazione) .
Togliere le tonsille quindi , in presenza di una posizione palatale sfavorevole e di un grado di ipertrofia tonsillare alto, è una scelta “corretta”, mentre in altri casi no. Era semplice valutare il mio caso, anche vent’anni fa, e se qualcuno , cosa che è avvenuta solo venti giorni fa con un referto scritto, mi avesse spiegato i motivi  “meccanici” per cui era il caso di farla, non avrei passato anni di problemi respiratori , per non parlare del setto che per alcuni era deviato e per altri no (la risonanza magnetica di gennaio 2012 ha confermato che il setto sinistro era deviato e in corrispondenza una grande concentrazione di muco). L’informazione in medicina , completa, dal medico al paziente, deve essere un obbligo, e non deve essere il paziente a cercarsi su internet le informazioni.