E così, dopo che per anni ho pagato (e pagherò) l’assicurazione furto/incendio (che copre anche il tentato furto) per la mia moto , un bel Suzuki V-strom 650, è arrivato il momento in cui purtroppo ho dovuto ricorrere all’assicurazione perchè mi è stato manomesso , in pieno centro a padova, il blocchetto di accensione (dove si mette la chiave, per intenderci) , ed ora è molto molto difficile sia accendere la moto che bloccare lo sterzo in posizione di parcheggio.
Preventivo dell’officina di Padova, 375 euro di cui 40 euro di manodopera. Sapevo già che c’era uno scoperto del 15% e una franchigia di 200 euro , e quindi l’assicurazione in caso di riconoscimento del sinistro (che è stato confermato dal perito) mi avrebbe dato 175 euro. Purtroppo però non sapevo un’altra cosa (come al solito a favore delle assicurazioni), e cioè che differentemente per le polizze furto/incendio delle auto , che possono essere sia a valore del nuovo che a valore commerciale , quelle dei motocicli coprono solo il valore commerciale non solo in caso di furto, ma anche per il costo dei ricambi sostituiti in seguito a un sinistro. Cosa vuol dire questo ? Che anche se io , una volta che so che devo sostituire il blocchetto di accensione, lo compro nuovo , e mi costa 330 euro, l’assicurazione considera il costo come 330 euro moltiplicato per il valore commerciale che ha la mia moto ora rispetto a quando l’ho comprata. Secondo questi dati , il valore della mia moto è ora il 33% di quanto valeva nuova , e quindi il “costo” scende da 330 euro a 110 euro + 40 di manodopera. Solo da questi (e non dal preventivo !) l’assicurazione, a suo favore , toglie i 200 euro di franchigia, e così non rimane niente.
Io sono rimasto semplicemente allibito, e se non fosse stato per la correttezza del mio agente assicurativo (correttezza extra-impresa) , non avrei visto un solo euro. Spero che questa esperienza possa servire a qualcun altro di voi per evitare di assicurare la moto in certi casi. In questo link potete vedere uno studio sul mercato RCA europeo che mostra come i premi RCA in Italia siano il doppio della media europea (Francia e Grecia sono in linea con la media europea).
Non è la prima volta che mi scontro con il confronto europeo nel campo delle assicurazioni: sempre con la mia compagnia assicurativa ho chiesto un preventivo per una polizza sanitaria e ho dovuto compilare un questionario sulla mia condizione di salute. E’ venuto fuori che l’assicurazione non coprirebbe non solo le patologie che ho ma anche molte altre, e quando ho mandato la stessa cosa ad un mio amico assicuratore spagnolo mi ha detto che per nessun motivo loro avrebbero tolto dalla copertura , nel mio caso, così tante patologie. Come dire, banche e assicurazioni sono internazionali, ma dove trovano un mercato senza regole per un governo amico / assente (o con un banchiere al Ministero dello Sviluppo Economico, tanto elogiato da BCE e Fondo Monetario Internazionale, come quello del governo Monti attuale, con una Ministra del Lavoro che lanciava in faccia agli studenti i libretti quando non superavano l’esame) , se ne approfittano. Ti rendi conto di aver buttato anche gli anni dell’università a studiare economia in un modello di libero mercato che semplicemente quasi sempre non c’è.