La passione e gli occhi che brillano per il proprio lavoro. 22 anni.

Oggi in palestra ho trovato un ragazzo di 22 anni , Alessio, che è stato bravissimo nel seguirmi e nel spiegarmi come fare correttamente gli esercizi. “Sei una persona straordinaria, cioè fuori dall’ordinario ” – gli ho detto – ” una delle poche che spiega il perché le cose vanno fatte in un certo modo”. Gli si vedevano negli occhi la passione per il suo lavoro (laurea in scienze motorie) e per farlo bene. Ero così anche io, finché facevo il lavoro che mi piaceva , gli occhi mi brillavano. Poi arrivarono un concorso dove chi mi interrogava in diritto amministrativo per prima (sì, una donna) ne violava i princìpi (che non vuol dire violare la legge, ma la Costituzione sì). Il resto, è stato un continuo degrado per cui le conoscenze e l’entusiasmo che speravi di portare per migliorare quella che per certi versi è una vocazione, quella del servizio pubblico e gratuito si sono rivelate non solo carta straccia , ma cose da non fare. Ovviamente una via d’uscita c’è: tornare a fare il lavoro che mi piace e per il quale mi sono tanto impegnato in un ambiente in cui venga valorizzato e non negato.

fabio_ufficio_informatico_2005
Io nell’ufficio informatico , nel 2005.

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