Rumore e stress

Il rumore ha purtroppo un collegamento particolare anche con il sonno. Infatti non è senza motivo che durante il sonno chiudiamo gli occhi ma non gli orecchi: il senso dell’udito conserva la possibilità di entrare in stato di allarme anche durante il sonno. Torniamo a casa stanchi morti e distrutti dalle svariate situazioni di stress che si sono sommate durante il giorno. Ma nonostante la stanchezza fisica non riusciamo a «staccare » perché l’organismo si trova in uno stato di eccitazione permanente, poiché nella maggior parte delle persone, che presentano un iperfunzionamento del simpatico, il meccanismo dello stress mantiene lo stato di veglia. Lo stress da rumore, che si protrae anche nelle ore serali e notturne, fa sì che la reazione di allarme non possa venir interrotta. Le sollecitazioni acustiche provenienti dalla strada o dagli appartamenti vicini (litigi, grida, baccano, il rumore di piatti, radio, televisione) rendono ancor più difficile o addirittura impossibile prender sonno. Ma anche quando una persona dorme possiamo osservare che basta un rumore di breve durata, dell’intensità di circa 50 decibel, per modificare l’elettroencefalogramma e il flusso cerebrale, determinando una diminuzione della profondità del sonno. Le persone sottoposte a questo esperimento non si svegliavano ma passavano ad un sonno superficiale. Le modificazioni del flusso cerebrale dimostrano che, anche in fluendo solo sulla profondità del sonno, nell’organismo della persona addormentata « succede qualcosa » . Possiamo se non altro dedurne che le sollecitazioni da rumore, che raggiungono l’uomo durante la notte, producono un netto scadimento della qualità del sonno anche se non arrivano a svegliarlo. Dato il notevole disturbo provocato anche da rumori relativamente modesti, possiamo immaginarci come sia faticoso il sonno quando è sottoposto a sollecitazioni acustiche più intense e soprattutto più durature. Secondo una ricerca fatta in Svezia sui militari, l’allarme aereo, per fare un esempio, faceva aumentare i movimenti inconsci durante il sonno da una media di tre movimenti al minuto ad un massimo di 17 al minuto. In alcuni esperimenti sul sonno per studiare l’effetto delle diverse soglie di rumore (producendo rumori analoghi a quelli che si hanno nelle abitazioni in prossimità di strade di traffico) si è visto che il 23 per cento delle persone sottoposte all’esperimento si sono svegliate con un suono avente l’intensità di 35 decibel; con 45 decibel se ne sono svegliate il 42 per cento e con 60 decibel addirittura l’80 per cento.

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