La miracolosa bioarginina

In un post del 2008 ho parlato della stanchezza cronica che ho da quando mi sono preso la mononucleosi , un’infezione molto diffusa e che di solito non lascia le conseguenze. I medici sono discordi sull’attribuire la stanchezza cronica al virus Epsteinn-Bar, ad ogni buon conto da quel momento :

– almeno a metà giornata avrei bisogno di un riposino di mezz’ora- tre quarti d’ora, dopo il quale (quando riesco a farlo, ovvero quasi mai per l’orario di lavoro) rinasco. Se non lo faccio, alle dieci sono a letto. Facendolo, riesco ad arrivare alle unidici e mezza

– non riesco a far tardi la notte, anche riposando prima di uscire la sera.

ovviamente, come nel caso degli affetti dalla sindrome da stanchezza cronica in versione più pesante (c’è chi non riesce ad alzarsi dal letto ed ha dolori in gran parte del corpo),  molte persone ti prendono per pazzo , depresso (è però vero che la mancanza di vita sociale che consegue dal non poter uscire la sera , nemmeno nei fine settimana, non aiuta certo) e chi più ne ha più ne metta.

Questo post di aggiornamento solo per direi ai miei lettori che dopo aver tentato per anni con integratori di vario genere (potassio, ferro, vitamine, cure omeopatiche, aminoacidi generici, ecc.) in seguito ad una visita presso l’osp. S. Antonio un medico mi ha consigliato la bioarginina, un farmaco contenente L-arginina, un aminoacido (presente anche nella carne rossa) in fiale che si compra in farmacia senza ricetta. Una cosa bella che mi ha detto è stata: “Guardi, questo non è un prodotto per cui bisogna aspettare mesi per vedere se funziona, lo provi per una settimana.” . Ho iniziato a prenderla e dopo 3-4 giorni ho visto dei risultati evidenti: sono più vigile , meno stanco e quindi anche più di buonumore. Gli unici effetti collaterali sono che non si può prendere per sempre (ogni 2-3 mesi bisogna fare una pausa di un mese e che non costa pochissimo: prendendola tutti i giorni, 80 euro circa al mese. Inutile dire che questi aminoacidi non hanno risolto il problema, ma solo alleviato.

Ancora oggi, mio padre è a lavorare al computer tre ore dopo di quando io sono già a letto a dormire, e ha 30 anni in più di me. Ora devo capire che relazione c’è tra questo aminoacido e i deficit del mio corpo.

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