L’anomia come causa del crimine

Merton ha modificato il concetto di anomia riferendolo alla tensione cui è sottoposto il comportamento individuale quando le norme accettate dal soggetto entrano in conflitto con la realtà sociale. Nella società americana – e in una certa misura in altre società industrializzate – i valori generalmente accettati enfatizzano il “farsi strada” , il “fare soldi” e così via: in poche parole il successo materiale. Si suppone che il raggiungimento di tali obiettivi passi attraverso l’autodisciplina e il duro lavoro. Secondo questa convinzione , chi lavora veramente sodo può avere successo indipendentemente dal suo punto di partenza nella vita. In realtà non è così, perchè la maggior parte di coloro che partono svantaggiati ha possiblità di avanzamento molto limitate. Quelli che non “riescono”, però, si vedono condannati per l’apparente incapacità di ottenere successi materiali  . In questa situazione sono forti le pressioni che spingono a “farsi strada” in ogni modo, legittimo o illegittimo che sia.

(dal meraviglioso libro “Sociologia” di Anthony Giddens, che sto leggendo al ritmo di 100 pagine all’anno ma consiglio vivamente a tutti).

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