Quiero cenar sòlo con un caldo de gallina

Dopo una mattina passata a stirare e a riordinare la cucina , sto lentamente andando avanti con il corso di spagnolo. Espanol 24 è un corso davvero ben fatto ed avvincente, e se c’è una cosa che mi sorprende é il fatto che ogni volta trovo una risposta ad una domanda o ad un problema che mi è capitata di recente parlando o scrivendomi con i miei amici di Barcellona. In questa fase avanzata del corso si approfondiscono le “frasi fatte”, ovvero quelle frasi che o le conosci oppure non riuscirai mai a comprenderne il significato, e dei “falsi amici”, ovvero di parole identiche a quelle italiane ma con un significato completamente diverso.

Con il verbo hacer ad esempio, ci sono i casi seguenti:

Hacer filigranas = scervellarsi

Hacer la calle = battere (prostituzione)

Hacer la pascua a alguien = dare fastidio, creare problemi a qualcuno

Hacerle tilìn  a alguien = Piacere a qualcuno (“Desde hace tiempo ese chico le hace tilìn a mi hija”)

Hacer la vista gorda = Far finta di niente (“Menos al que los guardias hicieron la visa gorda y no nos pusieron la multa”

Hacer la pelota a alguien (contrariamente a quanto si potrebbe pensare)=Adulare, lusingare qualcuno (Felipe siempre le hace la pelota al jefe porque espera un aumento)

Hacer sombra a alguien = Mettere in ombra qualcuno, superare una persona in meriti o qualità

Per quanto riguarda i falsi amici, mi ha lasciato di stucco sapere che “caldo” esiste in spagnolo e vuol dire “brodo”, mentre “calzoncillos” non significa ovviamente calzoncini bensì mutande da uomo 😉

Infine, “cascar”, non vuol dire cadere bensì sgusciare, rompere (ad es. las nueces), “gracioso” significa spiritoso e non grazioso (il che vuol dire che anche venerdì scorso non ho capito un cavolo di quanto mi diceva Patricia al Dmix)

Nella foto qui sotto, un piatto classico spagnolo, il “plato combinado”: proteine , fibre e carboidrati in un mix ideale per meno di nove euro ai piedi della maestosa Sagrada Familia a Barcellona.

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